Un assegno d’arte solidale
Debora Basei raccoglie 4mila euro per le famiglie in difficoltà con le sue 'mascherine d’arte'
| Emanuela Da Ros |
“Credo sia fondamentale prendere la vita come un’opera d’arte da costruire e modellare, riuscire a vedere oltre il dolore e la sofferenza: io creo per sopravvivenza spirituale”.
Debora Basei, ieri ha firmato un assegno con il suo nome d'arte ovvero #dadadebora.
Creando durante il lockdown delle mascherine che riproducevano opere d’arte di artisti locali o internazionali ha voluto dare il suo contributo alle famiglie messe in ginocchio dalla pandemia.
Con le Art cover, come le chiamate, ha compiuto un gesto di solidarietà, che - afferma - ha aiutato lei stessa a superare le difficoltà. “Gesto un po' "dadaista" la firma d'arte su di un assegno - commenta Debora Basei -. A tutti gli effetti, il mio nome "dada", non è per nulla un acronimo ma prende ispirazione dal movimento Dadaista quel movimento artistico che, nel 2006, dopo tanta sofferenza, mi ha aiutata a risollevarmi dal dolore terreno, mi ha dato la conferma che a tutti gli effetti "vivere" significa giocare e la tua vittoria o sconfitta (spirituale e di conseguenza materiale) dipende solo da te. Ogni tanto bisogna solo avere il coraggio di vedere oltre. Tutto ciò che ci accade, può avere più letture. Ciò che non distrugge, rafforza”.
Le Art Cover ideate da Debora Basei, con l’aiuto di Angela Buso, Daniele Marchioni, Gaia Maschio e il sindaco Chies che ha creduto subito nell’iniziativa, aiuteranno chi è in difficoltà “grazie - è convinta Basei - alla bellezza della quale gli artisti si sono fatti portavoce spesso con tutta la loro sofferenza e incomprensione”.