Un'altra verità sul giallo di Vittorio Veneto: Elda è morta dopo una caduta, è stata spinta
Nuovi elementi emergono dalla relazione consegnata dal medico patologo in Procura
VITTORIO VENETO - Si aggiunge un altro tassello al giallo della morte di Elda Tandura, la vedova 66enne di via Caprera deceduta a causa di un’emorragia cerebrale, forse causata da un pestaggio.
Come riporta il Gazzettino, infatti, la donna è morta a causa di una caduta, provocata da una violenta spinta: questo le ha causato un trauma alla nuca ed il conseguente versamento ematico.
Non sono stati sufficienti due interventi per salvare la donna, morta dopo settimane di coma. Novità che emergono dall’autopsia effettuata sul corpo della donna, che era stata ricoverata in ospedale il 24 ottobre scorso.
Come riporta il quotidiano, il sostituto procuratore ha ipotizzato, per l’amico 47enne della Tandura – inizialmente indagato dalla Procura di Treviso – il reato di omicidio preterintenzionale.
L’uomo era già stato denunciato nel 2012, ed è imputato in un processo per lesioni e maltrattamenti sulla 66enne. Quella notte erano stati i vicini a chiamare i soccorsi del 118: al loro arrivo la donna era riversa a terra, priva di sensi.