A Venezia torna "Una città che canta"
Domenica, 12 giugno, 42 cori, 1250 cantori per 8 ore di musica no-stop: torna Venezia in coro, con consort da tutta Italia
VENEZIA - Dodici ore in musica in Laguna: riparte domenica 12 giugno, dopo lo stop pandemico, Venezia in coro. L'Italia dei cori, che muove numeri e passione, è protagonista domenica prossima a Venezia in coro, manifestazione organizzata da Asac veneto da 31 anni che vedrà la città trasformarsi per un'intera giornata in palcoscenico del canto corale. Messe cantate, esibizioni no stop e calli in musica. Per respirare la passione e l'impegno di migliaia di coristi dilettanti per cui la pratica corale non è solo un hobby, ma un percorso di crescita continua.
In città, a partire dalla mattina, si susseguiranno concerti e performance: le parrocchie di Venezia ospiteranno i cori per le messe mattutine, alla Sala Grande di San Teodoro si avvicenderanno dodici cori per brevi concerti e altri cori animeranno calli e campielli. Fino all'Open singing finale in campo Santo Stefano che vedrà i partecipanti, a cori riuniti, proporre alle 17,30 un breve concerto conclusivo. I cori saranno accompagnati dalla band di ottoni diretta da Diego Cal.
I 42 cori partecipanti provengono da Veneto, Friuli, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Sardegna. “Venezia in coro - sottolinea Alessandro Raschi, Presidente Asac Veneto - intende accendere un riflettore sulla realtà corale che in Italia svolge un ruolo sostitutivo rispetto all'educazione scolastica. Il sistema italiano, infatti, non prevede se non in percorsi specifici la pratica musicale attiva. E le persone, per interesse, tradizione famigliare, vita comunitaria si rivolgono ai cori che soprattutto nelle realtà rurali hanno spesso saputo nutrire vere carriere musicali”.
La maximaratona, che vede Venezia diventare palcoscenico per dodici ore dedicate alla musica corale ha richiesto un'organizzazione capillare per non confliggere con i ritmi della città. “Negli anni, abbiamo portato a Venezia oltre diecimila coristi. Un modo di fare cultura che ha un impatto importante anche sulle attività cittadine. I nostri coristi pranzano nei ristoranti e nei bacari della città, portano entusiasmo e bellezza”.
Il Veneto è una delle regioni italiane in cui la pratica corale è più viva e attiva. Asac Veneto, che dal 1979 coordina e disciplina l'ampio mondo del canto corale non professionale riunisce 300 complessi corali per un totale di 11 mila cantori. “Siamo una forza viva, la pandemia ha fatto crescere il desiderio di fare musica dal vivo e di farla insieme - conclude Raschi - E Venezia segna davvero la ripartenza ufficiale delle nostre attività”.