Vittorio Veneto, abbatti e ricostruisci altrove con i crediti edilizi: nuovo progetto con contributo comunale
Risponde alle sempre più numerose richieste da parte di chi si trova con seconde case che non riesce né a vendere né ad affittare
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Mutuare la progettualità regionale dei crediti edilizi e calarla nel contesto comunale, rispondendo così alle sempre più numerose richieste che arrivano in municipio di cittadini che si trovano con seconde case, spesso ereditate, o altri immobili che non riescono né a vendere né ad affittare, perché ad esempio si trovano in zone periferiche poco servite, e sui quali devono pagare l’Imu.
Tra i primi comuni della Marca Trevigiana, Vittorio Veneto sta studiando l’operazione dei crediti edilizi con abbattimento sostenuto da un contributo comunale. L’amministrazione comunale punta a chiudere questa nuova progettualità entro un mese, così da testarla nel corso del 2024.
«Stiamo studiando la modalità per concedere un contributo a chi vorrà abbattere un immobile a patto che poi il sito, una volta completata la demolizione, rimanga zona verde. Il privato, ad abbattimento ultimato, riceverà dei crediti edilizi da poter “spendere” in altre zone della città, previste dal Pat e dal Pi, dove andare a costruire nuove strutture in linea con le nuove normative sismiche ed anche efficienti da un punto di vista energetico – spiega il vicesindaco Gianluca Posocco -. In base a dove si andrà ad abbattere, il credito edilizio avrà un diverso valore. Dettagli questi che sono in fase di definizione. Vittorio Veneto sarà tra i primi comuni trevigiani a dotarsi di una simile possibilità dettagliata in un apposito regolamento».
Per dare corso agli abbattimenti di edifici che oggi non riescono ad avere una nuova vocazione, perché collocati ad esempio nei borghi collinari della città o perché ormai in uno stato di degrado, il comune stanzierà un contributo. «La demolizione di una casa di circa 300 metri cubi potrà beneficiare di un contributo di 5mila euro – esemplifica il vicesindaco -. Puntiamo a stanziare per questo primo anno 100mila euro per sostenere gli abbattimenti di edifici, azione che consentirà di dare un po’ di ordine alla città e al territorio soprattutto nelle zone periferiche. La regione aveva già fatto una simile operazione, ora noi dobbiamo tradurla nella capacità del comune: non è semplice. Ho ricevuto tante richieste da famiglie con redditi normali che si sono trovate in eredità case vecchie senza alcun valore storico, spesso in decadenza, e sulle quali pagano l’Imu non riuscendo a venderle. Se funziona, investiremo per dare ordine al territorio. Intanto iniziamo con delle prove».
Attuando questa procedura, il comune istituirà anche un registro dei crediti edilizi nel quale saranno iscritti i crediti ottenuti dall’abbattimento di edifici, crediti che potranno essere utilizzati dai proprietari per nuove costruzioni oppure ceduti a terzi.