Vittorio Veneto, finisce un’era: dopo 40 anni chiude l’edicola-tabaccheria di via Matteotti
La città perde l’ennesima edicola
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - Domenica 2 luglio sarà l’ultimo giorno di apertura e di lavoro per l’edicola-tabaccheria di via Matteotti: per i coniugi Oscar Da Rold e Susanna Biasio, dopo quasi 40 anni di attività, è arrivato il momento di chiudere e di godersi la meritata pensione. Vittorio Veneto perde così l’ennesima edicola. Nonostante questa sia, per giro d’affari, la più importante della città, nessuno ha voluto prendere le redini dell’attività, tutti frenati dagli orari di lavoro 7 giorni su 7. Diversamente la licenza del monopolio di Stato, quindi la tabaccheria, ha trovato subito un acquirente.
«Chiudiamo e con tanto rimpianto – ammette Oscar Da Rold -. Noi siamo già in pensione. Abbiamo comunque portato avanti l’attività in questi anni: ora è arrivato anche per noi il meritato riposo. Se la licenza del monopolio l’abbiamo già venduta al bar Mathilda (che si trova non lontano, all'angolo delle vie Rizzera e Franceschi ndr), quella dell’edicola non ha trovato acquirenti. Anche con un subentro a costo zero, nessuno ha deciso di prende l’attività, frenato dagli orari di lavoro e dall’apertura sette giorni su sette».
Oscar Da Rold aveva preso in gestione l’attività, che storicamente era di Luigi Ceccato, il primo maggio 1984. Nel giorno della Festa del lavoro, lui aveva invece intrapreso il mestiere di edicolante, affiancato inizialmente dalla dipendente Carla Colussi e poi da Federica. «Tanti sacrifici – ammette -: io ogni mattina sono qui alle 4.45 ed apro alle 5.30. Il giro non è mai mancato, proprio perché siamo tra i primi ad aprire, perché posti lungo una strada di passaggio e dotati di ampio parcheggio. Nel tempo abbiamo registrato un drastico calo sui giornali: la vendita dei quotidiani è calata di un 60%». A pesare sul calo di vendite dei giornali anche il vicino supermercato Emisfero, che offre questo servizio ai clienti.
Nessuno dei cinque figli ha voluto prendere le redini dell’attività. «Ognuno ha preso la propria strada. Nostro figlio Leonardo ci ha aiutato molto in questo ultimo periodo, anche apportando delle migliorie» sottolinea Da Rold. «Mio marito – testimonia la moglie Susanna che pure lo ha affiancato nel lavoro quotidiano in edicola – ha sempre fatto questo mestiere con passione. E sempre con carta e penna, non ha mai voluto il computer».
In edicola il viavai di clienti è continuo. Tutti i clienti hanno una parola di stima ed affetto per i coniugi Da Rold in questi ultimi giorni di apertura. «Stamane – racconta Oscar – una cliente è arrivata con un mazzo di fiori. Tanti ci stanno dimostrando il loro affetto». C’è chi augura a loro di prendersi una meritata vacanza, chi da lunedì dovrà cambiare la quotidiana abitudine di prendere qui il giornale. Per i coniugi Da Rold lunedì 3 luglio sarà un giorno in cui scandire la propria vita di nuove abitudini: «Mi dedicherò al giardinaggio e alle passeggiate con il cane» confida l’edicolante.
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