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17 agosto 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto, firmato l'accordo: al comune l'aerocampo di San Giacomo

L'accordo sancisce il passaggio al comune dell’Aerocampo di San Giacomo e di una porzione della Caserma «Gotti». Allo Stato va invece lo stabile della caserma «Luigi Maronese»

| Roberto Silvestrin |

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Vittorio Veneto, firmato l'accordo: al comune l'aerocampo di San Giacomo

VITTORIO VENETO - Le firma apposte martedì in calce all’accordo di permuta tra l’Amministrazione di Vittorio Veneto e l’Agenzia del Demanio, sanciscono il passaggio al comune dell’aerocampo di San Giacomo e di una porzione della Caserma «Gotti». Allo Stato va invece lo stabile della caserma «Luigi Maronese», sede attuale della stazione cittadina dei Carabinieri. Per il Comune l’accordo è stato siglato dall’ingegner Alessandra Curti, dirigente dei Servizi Infrastrutturali, mentre l’Agenzia del Demanio è stata rappresentata dall’architetto Danilo Faelli della Direzione Regionale del Veneto con sede a Mestre. A controfirmare per l’Agenzia delle Entrate è intervenuto il dottor Massimo Gambardella.

 

Il sindaco di Vittorio Veneto Antonio Miatto ha sottolineato come la firma di oggi rappresenti la «conclusione di un lungo percorso iniziato molti anni fa. La città acquisisce due aree che ci vedranno impegnati non poco nel loro processo di valorizzazione ai fini di un corretto utilizzo pubblico. Per il risultato di oggi – continua Miatto - voglio ringraziare l’Agenzia del Demanio che in questi anni è sempre stata al nostro fianco e assieme alla quale abbiamo ottenuto questo risultato. Il rapporto istituzionale tra i nostri Enti è sempre stato improntato alla massima correttezza. La progettazione – ha concluso il sindaco - per il futuro impiego della caserma «Gotti» è già iniziata e abbiamo ottenuto un finanziamento ad hoc che verrà impiegato per rinnovare le strutture in considerazione del fatto che quelle esistenti sono da abbattere. Quanto a San Giacomo, va precisato che la superficie dell’aerocampo è in parte occupata da qualche immobile che non può essere utilizzato ma il resto verrà impiegato per dotarci degli ultimi impianti sportivi che alla città ancora mancano». OT

 


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Roberto Silvestrin

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