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30 novembre 2024

Treviso

Zero opere pubbliche: il nuovo piano della Provincia è ridotto all'osso

Lady-Bilancio: "Colpa delle sforbiciate e dei furti legalizzati di questo governo"

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

TREVISO – Addio alla sistemazione e all'ampliamento del liceo Giorgione di Castelfranco e del liceo Berto di Mogliano. Così come ai progetti per la nuova palestra del Nightingale, sempre a Castelfranco. Ma non basta. A questo punto, infatti, pure la manutenzione del ponte sul Piave a Vidor è diventata insostenibile.

 

E' quasi un bollettino di guerra quello che emerge dal piano triennale delle opere pubbliche appena approvato dalla giunta Muraro. Colpa, a sentire la Provincia, dei continui tagli dettati dal governo Monti. Sforbiciate che hanno costretto gli inquilini del Sant'Artemio a ridimensionare l'elenco delle cose da fare passando da un totale di 29 milioni di euro messo in conto sino a pochi mesi fa a un conto complessivo di appena 16 milioni di euro.

 

“Abbiamo dovuto ridimensionare sia perché non possiamo più accendere mutui sia perché sarebbe stato azzardato avviare opere dal momento che il governo ci ha già portato via, con due furti legalizzati, visto che fa chiedere le tasse a noi e poi se le accentra a Roma, oltre 10 milioni l'anno – tuona l'assessore al Bilancio, Noemi Zanette – in buona sostanza dai nostri piani sono stati tagliati circa 13 milioni l'anno, per un totale di 39 milioni sul programma triennale”.

 

Siamo disponibili a qualsiasi paragone con altre amministrazioni d'Italia: vengano a controllare se qui abbiamo buttato soldi pubblici

 

Certo non noccioline. Soprattutto mentre il mercato dell'auto, fonte di entrate per il Sant'Artemio, va tutt'altro che bene. “Da parte nostra siamo disponibili a qualsiasi paragone con altre amministrazioni d'Italia: vengano a controllare se qui abbiamo buttato i soldi – aggiunge furiosa – il governo cerca di recuperare risorse, ma lo fa in modo dissennato e finisce col mettere alle corde anche gli amministratori onesti”.

 

Fatto sta che ora non ci sono più il milione per dare almeno una sistemata al Giorgione e i 2,3 milioni per ristrutturare il Berto. Discorso identico per il ponte sul Piave di Vidor, che sino all'anno scorso per la manutenzione straordinaria poteva contare su circa 5 milioni di euro. Così i lavori sono praticamente azzerati: nel 2013 sul fronte dell'edilizia scolastica si punterà a realizzare solo il nuovo Itis di Vittorio Veneto, ammesso che vengano reperiti i soldi con una permuta, e su quello della viabilità si sistemerà un incrocio a Cessalto e si costruirà una rotatoria a Resana. Basta.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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