«Un biglietto per chi entra a Venezia»
L'idea è lanciata da Borlotti Buitoni, sottosegretario ai Beni Culturali con delega al Turismo
VENEZIA – Turisti “mordi e fuggi”, rilancia l'ipotesi di un ticket apposito per l'ingresso a Venezia Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario ai Beni Culturali con delega al Turismo ed ex presidente del Fai (Fondo per l'Ambiente Italiano).
"Non si può adattare Venezia al turismo, ma è il turismo che deve adattarsi a Venezia rispettandone le dimensioni e l'integrità" dice in un'intervista a 'La Nuova Venezia'.
“Dovrebbero pagarlo tutti i turisti, tranne quelli che soggiornano a Venezia o che hanno meno di 25 anni. Chi paga avrebbe diritto anche all'ingresso gratuito in uno dei musei cittadini
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"Venezia - prosegue, affrontando una questione ormai da decenni al centro del dibattito - sta lentamente morendo di turismo, soffocata specie nei mesi estivi da visitatori mordi e fuggi in costante aumento che lasciano poco o nulla alla città e la stanno letteralmente consumando.
Per questo penso che per salvaguardare questa città e i veneziani, ma anche un patrimonio del mondo, si debba pensare seriamente all'introduzione di un biglietto di ingresso alla città.
Dovrebbero pagarlo tutti i turisti, tranne quelli che soggiornano a Venezia o che hanno meno di 25 anni e chi paga il ticket avrebbe diritto anche all'ingresso gratuito in uno dei musei cittadini, che oggi sono largamente sottovisitati in proporzione al numero di visitatori che ogni giorno affluisce in centro storici".
Secondo il sottosegretario, "in questo modo, oltre a regolare i flussi in entrata, si otterrebbero anche le risorse necessarie alla manutenzione della città e alla conservazione del suo patrimonio monumentale". Per Borletti Buitoni, nella città lagunare si fronteggiano due visioni opposte: una che ha a cura il suo mantenimento e la sua salvaguardia monumentale e l'altra di chi ha interesse solo "a vedere crescere a dismisura il numero delle presenze turistiche", "Io - dice - mi ritrovo nella
prima" e il governo è pronto a fare la sua parte per aiutare la città "a restare se stessa, senza distruggersi".