IL ‘SECOLO D'ITALIA’ BACCHETTA LE RONDE
Flop quasi ovunque, ma a Preganziol pronti ad utilizzarle
| Laura Tuveri |
Roma/Preganziol – Dalle pagine dell’ex quotidiano di An ‘Secolo d'Italia’ giunge una nuova ‘condanna' del "metodo-ronde". A mesi di distanza dal provvedimento fortemente voluto dalla Lega Nord ma avversato da parte del Pdl, il giornale dedicate due pagine al "flop del decreto Maroni".
Anche se a Preganziol, caso più unico che raro, l’amministrazione leghista guidata dal sindaco Sergio Marton ha annunciato che sta lavorando alla creazione del gruppo di «Volontari della sicurezza». Il giornale con un articolo di Mario Ciatti e Maurizio Massari parte da Arcore, "il comune in cui vive il premier Berlusconi", come "prima tappa del nostro viaggio nel nord delle ronde e delle fronde".
Il sindaco del paesino brianzolo ammette "il fallimento" delle ronde e il ‘Secolo d'Italia’ offre i numeri: "15mila manifesti (uno per abitante) per reclutare due soli iscritti". Il focus si sposta su Milano, "dove il decreto Maroni e la sua tradizione nelle notti metropolitane si sta rivelando un flop" e il Pdl milanese "preferisce puntare ora su iniziative collaudate". Il quadro descritto dal 'Secolo d'Italia – dice l’Ansa - è impietoso: "A Milano stop alle squadre organizzate dal Carroccio per sorvegliare i Navigli", "nessun iscritto in tutta la provincia di Lecco, spariti i volontari anche a Verona".
"Gli 'ottomila volontari' che per anni Borghezio ha chiamato a raccolta per vigilare l'italico suolo - si legge ancora - sono spariti da Treviso, e da Milano fino a Trieste non c'é più nessuno che, nonostante la legge ora lo preveda, offra i suoi servigi alle amministrazioni locali".