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04 dicembre 2024

Vittorio Veneto

“Il Cansiglio non è un luna park, né un circo”

Il fotografo naturalista Giuseppe Zoppè denuncia i comportamenti incivili di chi in queste settimane sale sulla piana per ascoltare il bramito del cervo

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

cansiglio

CANSIGLIO – Auto che nel cuore della notte puntano i loro fari sui cervi arrivati sulla piana. Gente che si addentra nella foresta con potenti torce frontali, altri che corrono e urlano. E poi, l’ultimo caso, droni che sorvolano gli animali in quello che per loro è un delicato periodo della vita, quello della riproduzione.

 

A denunciare i sempre più incivili comportamenti ai danni della fauna selvatica del Cansiglio è il fotografo naturalista Giuseppe Zoppè, grande osservatore della foresta e della sua fauna, trattata sempre con il massimo rispetto, rispetto che invece molti di coloro che salgono in queste settimane sulla piana per ascoltare il bramito dei cervi non hanno.

 

“Sabato, per completare il bramito del cervo, siamo arrivati all'assurdo – ha denunciato Zoppè con un post sulla sua seguitissima pagina Facebook -. Ho trovato questo Genio (per non dargli il nome che si merita) che volava con un grosso drone sopra la testa dei cervi in Piana. Ho fermato la macchina, ho fatto il video, e poi gli ho detto tutto quello che pensavo fino a farlo andare via! Ho sbagliato, dovevo chiamare i carabinieri forestali, così passava per sempre la voglia di volare!!!”. Quello di sabato è solo l’ultimo di tanti episodi di non rispetto della fauna a cui Zoppè ha assistito negli anni.

 

«Ogni anno è sempre peggio – testimonia -: c’è gente che corre nella piana, gente che nella notte illumina con i fari i cervi, comitive che con torce frontali vagano per la foresta. I controlli sì ci sono da parte degli enti preposti, ma il territorio è enorme. Non c’è un minimo di rispetto per questi animali: molti arrivano in Cansiglio come se facessero un giro al luna park o andassero al circo». Sabato l’incontro con un padre di famiglia che armeggiava un drone sopra alle teste dei cervi. «Un signore con moglie e bambino, non un ragazzino» osserva Zoppè esterrefatto per quanto ha assistito. «Serve rispetto della natura, ma bisogna anche conoscerla, quindi documentarsi – dice -. Ci sono delle persone e delle associazioni che organizzano delle uscite per chi vuole andare a sentire e a vedere il bramito, piccoli gruppi e con indicazioni precise per chi partecipa». Vietato ad esempio indossare indumenti ad alta visibilità, profumi o deodoranti; bisogna cercare di fare il meno rumore possibile, per questo l’abbigliamento non deve essere tecnico; parlare a voce bassa, stare fermi e sedersi per terra anche per ore.

 

«Se uno è disposto a fare tutto questo, allora potrà godersi un vero bramito, diversamente se uno dice vado con gli amici a fare una passeggiata e chiacchiera crea un disturbo enorme in quello che è un periodo molto importante per i cervi che – sottolinea – non è che si accoppiano quando vogliono, ma solo in un limitato arco temporale di poche ore, per cui c’è anche il rischio con quei comportamenti irrispettosi di far saltare l’accoppiamento». Quanto ai lupi, «da quando sono presenti in Cansiglio hanno avuto ricadute positive sui cervi: essendo ora più sparpagliati, si evitano quelle situazioni di consanguineità e gli animali sono così molto più belli, come si registra da circa tre anni. E questo – conclude Zoppè – grazie al lupo».

 


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Claudia Borsoi

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