“Il PD un debito record di 38.5 milioni di euro”
Replica della maggioranza montebellunese alle affermazioni sull’avanzo di bilancio fatte dal gruppo d’opposizione Pd-Il futuro è adesso.
MONTEBELLUNA – I capigruppo di maggioranza Adalberto Bordin Lega – Salvini Premier, Lucrezia Favaro per Forza Italia e Sara Renosto per Montebelluna Futura, tonano contro l’opposizione che ha annunciato un sondaggio sul web per chiedere ai cittadini come vogliono spendere i 2 milioni di avanzo: “Il Pd si mobilita per tentare di imporre alla maggioranza come spendere le risorse dell’Amministrazione. Ma ci mancherebbe altro!”.
Sulla questione la maggioranza spiega che: “Il PD di Montebelluna ha lasciato a questa Amministrazione un debito record di 38.5 milioni di euro di cui 34 proprio da loro contratti. Oltre ad aver lasciato 38.5 milioni di euro di debiti, hanno lasciato in eredità a questa Amministrazione le scuole quasi tutte fuori norma sismica, il centro ridotto ad un “drive in”, Villa Pisani e la Barchessa Manin cadenti a pezzi ed alcuni nodi fondamentali della viabilità drammaticamente irrisolti: evidentemente non hanno consigli più costruttivi da proporre. È inoltre errata e fuorviante la loro teoria che l’avanzo sarebbe frutto di una mancata programmazione da parte dell’Ente: l’avanzo di 1.900.000 euro libero è infatti il frutto di un potenziamento delle entrate che si è registrato a fine anno quindi non in tempo utile per essere speso”.
Gli animi sulla questione sono particolarmente accesi, del resto l’avanzo aveva tenuto banco anche durante l’ultimo consiglio comunale. Ma i capigruppo ci tengono a essere precisi e aggiungono: “Si tratta dell’effetto per 400mila euro di un aumento delle entrate legato alla ripresa economica, altri 400mila euro per la maggior efficienza dell’Abaco nella riscossione dei crediti e la restante parte è data da due distinte ragioni: dall’effetto della progressiva entrata a regime del sistema di rilevazione contabile che impone di spendere le risorse entro fine anno, secondo il principio dell’esigibilità della spesa e dalla decisione di questa Amministrazione di effettuare quanti più risparmi possibili durante il 2018 a causa del congelamento della capacità di contrarre mutui da parte del Comune per le scuole di Biadene-Pederiva e Caonada. Scelta coraggiosa fatta per poter partecipare ai bandi di gara dei fondi europei ma che rischiava di ridurre troppo le manutenzioni in città, di qui l’esigenza di creare un “salvadanaio” allo scopo”.