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29 marzo 2024

Treviso

“Fermate l’apologia del fascismo nella nostra Provincia”, l'Anpi di Treviso scrive al Prefetto

L'appello dell'associazione partigiana dopo l'esposizione di simboli inneggianti al Duce in alcuni locali

| Isabella Loschi |

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TREVISO - “Fermate l’apologia del fascimo nella nostra Provincia”. Il presidente dell’Anpi provinciale Giuliano Varnier ha scritto una lettera al Prefetto di Treviso Angelo Sidoti dopo i recenti episodi di “ostentata esibizione, in alcuni locali aperti al pubblico della provincia, di propaganda smaccatamente apologetica del fascismo”. “Non è la prima volta che ciò accade - scrive l’Anpi - . Questi fatti vergognosi, che avvengono in spregio alle leggi e ai principi della nostra Costituzione, si verificavano anche negli scorsi anni, ma si trattava di episodi limitati che come Anpi abbiamo più volte denunciato. Tutto si limitava all’esposizione di qualche squallido calendario o all’esibizione di pessime bottiglie di vino sugli scaffali”.

“Ma da un po’ di tempo - continua il portavoce dell’associazione partigiani - questi episodi non solo si sono estesi, ma sembrano assumere un carattere apertamente provocatorio, violento e di sfida allo Stato democratico nato dall’antifascismo e dalla Resistenza. Quel che preoccupa è anche che alcune istituzioni elettive violino apertamente questi principi. Tutto ciò è ancor più preoccupante alla luce delle ultime notizie, secondo cui la Digos ha scoperto e arrestato degli estremisti neonazisti che sembra stessero preparando degli attentati e che pare abbiano degli addentellati anche nella nostra provincia”.

“Questa manifesta apologia del nazifascismo si fonda forse su una distorta interpretazione del recente risultato elettorale da parte di alcuni, ma siamo convinti che la stragrande maggioranza dei cittadini italiani e trevigiani aborrisca questi fatti e si riconosca nei valori dell’antifascismo, della Costituzione e della Resistenza. Per queste ragioni ci rivolgiamo a lei come massimo rappresentante dello Stato democratico in provincia di Treviso perché faccia presente sia alle autorità nazionali sia a quelle competenti della nostra provincia questa situazione affinché, nel rispetto delle leggi vigenti e della Costituzione, si perseguano con fermezza questi evidenti reati di apologia del fascismo”.

 

Leggi anche:

Oggetti inneggianti al Duce all’interno del locale. L’Anpi: “Sporgiamo denuncia alla Digos”

 


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