“Miky il principe pasticcere”, un libro trasformato in mattoncini lego contro il bullismo
Il libro è esposto per la prima volta all’interno della mostra City Booming a Treviso realizzata con oltre 7milioni di Lego
| Isabella Loschi |
TREVISO - In occasione della giornata internazionale contro il bullismo di domani, 7 febbraio, LAB Literally addicted to bricks presenta il suo nuovo progetto di charity: un libro trasformato in mattoncini Lego in esposizione per la prima volta all’interno della mostra City Booming Treviso, realizzata con oltre 7milioni di mattoncini esposta in via Lungo Sile Mattei fino al 1 marzo.
“Miky il principe pasticcere” è scritto da Filieri Giuseppina, edito Punto di Vista, è una fiaba che racconta ai più piccoli la breve vita di Michele Ruffino, un ragazzo come tanti, con molti sogni e desideri, ma che a causa del bullismo, a soli 17 anni, decide di mettere la parola fine alla sua vita. Dopo quel tragico 23 febbraio 2017 è nata, per volere della sua famiglia l’associazione Miky Boys per non dimenticare Michele.
Il libro, frutto della intensa collaborazione tra la Fondazione Libra e l’associazione Miky Boys, si concretizza in uno strumento semplice e delicato in grado di parlare ai bambini ed alle bambine di un tema così complesso. Nel libro; Miky mette a nudo la coscienza di chi legge ed aiuta grandi e piccoli a riconoscere nelle diversità occasioni uniche ed irripetibili, in grado di trasformare le fragilità in forza.
È nata da un incontro speciale, tra Wilmer Archiutti, fondatore di Lab e Giuseppina Filieri, psicologa- psicoterapeuta, presidente di Fondazione Libra, che da diversi anni si occupa delle tematiche di bullismo, cyberbullismo e violenza di genere, l’idea di trasformare questo libro speciale in una storia in Lego. E non c’è voluto molto tempo, perché la creatività del laboratorio di Lab riuscisse a rappresentare il libro attraverso 20 scene, presentate in un disco rotante in modo che possa essere fruito attraverso il corso della sua storia e riprodotte poi anche in un video, disponibile sempre all’interno della mostra, che lo riassume ed esplica in tutti i dettagli.
L’obiettivo alla base della nascita del progetto è quello di sensibilizzare il pubblico delle mostre per favorire la presa di coscienza e l'assunzione di responsabilità rispetto ad una tematica molto importante, soprattutto in riferimento all’età media dei visitatori. “Pensiamo che attraverso l’uso dei mattoncini i bambini e le bambine possano essere stimolati, non solo ad apprendere comportamenti rispettosi che tengano conto delle fragilità di ciascuno, ma al contempo di far esternare eventuali segnali di disagio o malessere personali”. E’ indispensabile e di prioritaria importanza, attivarsi e recuperare tutti la responsabilità educativa che ci è in capo essendo adulti, affinché le azioni di prevenzione possano realmente attecchire ed essere in grado di porre fine alla perversa spirale di dolore che si trovano a vivere coloro che sono vittime di bullismo, cyberbullismo e violenza di genere.
Per maggiori informazioni: www.fondazionelibra.org - www.frenailbullo.it