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20 ottobre 2024

Castelfranco

“Poteva essere una strage”: la rabbia del mondo sportivo per il crollo nella piscina di Castelfranco

“100 mila euro per il bar, mentre l’impianto elettrico della piscina prendeva fuoco, e ora crollano i soffitti. Per loro sono più importanti gli Spritz che la sicurezza della gente”

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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piscina di Castelfranco

CASTELFRANCO VENETO – Il crollo del soffitto dello spogliatoio femminile alle piscine comunali di Castelfranco Veneto continua a tenere banco e non potrebbe essere diversamente visto il rischio scampato dai fruitori degli impianti, giacché il fatto si è verificato fortunatamente di notte. Ieri sera è stato oggetto di una pubblica discussione in consiglio comunale ma è evidente che alle parole debbano seguire i fatti in tempi rapidi ed a chiederlo sono i cittadini. Infatti, solo pochi giorni fa il presidente dell’A.S.D. Antares Nuoto, Roberto Svaldi, non avendo ancora notizie sul futuro degli impianti di via Redipuglia ha deciso di scrivere ai soci atleti e ai genitori dei gruppi Propaganda, Esordienti, Categoria e Amatori dell’associazione sportiva, e vista la rilevanza dei contenuti, la missiva ha cominciato a girare nei gruppi WhatsApp.

Il tono è emblematico dello stato d’animo di chi fino al giorno del crollo ha frequentato abitualmente le piscine di Castelfranco: “Poteva essere una strage. Pezzi di intonaco e laterizio di quelle dimensioni e di quel peso non avrebbero causato solo semplici ferimenti, soprattutto se le vittime fossero state dei bambini. Anch’io, come voi, frequento la piscina e la frequentano i miei figli e la cosa, oltre ad angosciarmi, mi provoca una profonda rabbia”. Il presidente prosegue con un’analisi significativa di come gli impianti sono stati gestiti fino ad ora: “Il fatto che questa estate A.E.E.P. abbia speso quasi 100 mila euro per mettere a posto il bar “Chiringuito”, mentre l’impianto elettrico della piscina prendeva fuoco, e ora crollano i soffitti, evidenzia quali sono le priorità dei soggetti gestori di cui sopra. Chiaro che per loro sono più importanti gli Spritz che la sicurezza della gente”.

Affermazioni che danno da pensare anche a fonte del fatto che molti hanno visto l’intervista televisiva del Sindaco che, probabilmente con l’intento di minimizzare l’accaduto, ha rivelato che questo non è il primo crollo verificatosi in uno stabile comunale. Circostanza commentata anche da Svaldi: “Dire che è già successo in altre parti, compreso in una sala del Comune, a mio modo di vedere è peraltro un’aggravante più che una giustificazione”. Il presidente nella sua lettera carica di preoccupazione precisa in maniera inequivocabile che nessuna informazione sulle tempistiche di messa in sicurezza e riapertura degli impianti, sono state fornite all’associazione, con buona pace dei nuotatori castellani.

 

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Piscine di Castelfranco: “Poteva veramente finire in tragedia”


 


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