“Regole fasciste”: papà no-vax porta la figlia a scuola senza vaccinazione
Si tratta dell’ex sindaco di Resana, Loris Mazzorato: “Non c’è alcuna emergenza”
| Matteo Ceron |
RESANA - La figlia più grande, 7 anni da compiere e nessun vaccino fatto, l'ha portata a scuola regolarmente, rischiando la sanzione; quella più piccola, appena 2 anni, all'asilo non viene mandata per scelta ("economica"), "ma in ogni caso non ci andrebbe, perchè non deve subire alcuna vaccinazione". Loris Mazzorato (in foto), ex sindaco di Resana, ex leghista, ha convinzioni granitiche.
Un po' su tutto - sui soprusi dei governi, sulle autorità Europee, sulla truffa delle banche - ma in particolare sui vaccini. Che ritiene inutili, e dannosi, "perché non esiste nessuna emergenza".
Mazzorato è uno che non si tira mai indietro. Dalla Lega l'hanno espulso perchè quand'era sindaco (unico caso in Italia) aveva abolito la Tasi nel suo comune. E non era cresciuto in popolarità agli occhi del partito nemmeno quando partecipò ad una messa in suffragio di Erich Priebke, o sfilò in mutande a fianco dei risparmiatori traditi dalle banche. Oggi per Loris Mazzorato e la moglie era il temuto D-Day: il primo giorno in cui, in base al decreto Lorenzin, i bambini entrano all'asilo solo se hanno i certificati di vaccinazione in regola, mentre a quelli dai 6 ai 16 anni l'ingresso in classe non è vietato, ma le famiglie dovranno pagare le sanzioni.
"La figlia più piccola - conferma Mazzorato - all'asilo non ci va comunque, non ce lo possiamo permettere. La più grande l'ho portata a scuola come tutti gli altri altri giorni. Se sanno che non è vaccinata? In teoria non dovrebbero saperlo, sono dati coperti dalla privacy. Ma credo sappiano le maestre come la pensiamo". E quando arriverà a casa la multa? "Me le facciano pure le sanzioni - risponde - io farò ricorso".
L'ex sindaco trevigiano si dice pronto a far studiare a casa le figlie. "E' un'ingiustizia - afferma - perchè lo Stato dovrebbe garantite questo servizio a tutti, ma sono pronto a pagare di tasca mia l'homeschooling, o un istituto privato, pur di non iniettare niente alle mie bambine". Mazzorato non crede nemmeno alle "storie" dei rischi cui i bimbi non vaccinati esporrebbero i compagni immunodepressi: "ma quelle dei bambini con Hiv, o con l'epatite B, il cui diritto allo studio è tutelato dalla legge - chiede l'uomo - sono situazioni diverse? Non vale lo stesso per gli alunni non vaccinati?".
Il suo giudizio sul decreto Lorenzin, contro il quale ha presentato a suo tempo un esposto in Procura, il papà no-vax l'ha scritto ieri sera in un post su Facebook: "Il fascismo è tornato, domani 10 marzo 2019 lo applicano sui bambini, questa è una data che non potremo dimenticare".