“Sei diventato la nostra stella”: l’addio straziante a Mattia Da Ros
Presso la chiesa di Castello Roganzuolo l'ultimo saluto al diciottenne che si è spento nel sonno
| Sara Saccon |
CASTELLO ROGANZUOLO- In moltissimi si sono recati alla chiesa monumentale di Castello Roganzuolo per l’ultimo doloroso saluto al giovane Mattia Da Ros, che è mancato all’affetto dei cari lo scorso sabato 27 giugno.
La comunità si è stretta attorno alla famiglia per la celebrazione del funerale, tenutosi alle 16.30, al quale hanno partecipato in numerosissimi tra amici, parenti e compagni di classe del diciottenne sanfiorese, uniti nel dolore per una perdita così improvvisa. A causa delle normative anti-covid, la maggioranza dei presenti ha dovuto assistere alla celebrazione rimanendo all'aperto, fuori dalla chiesa.
“Si tratta di un momento così doloroso che anche le parole suonano vuote e sembrano non servire a niente – commenta addolorato don Luca Maria Bronzini nel corso dell’omelia – ma siamo qui per sorreggere, accompagnare e consolare la famiglia di Mattia, che perde un ragazzo buono, solare, che non parlava mai male di nessuno”. Il parroco continua rivolgendosi ai familiari e agli amici: “Sono sicuro che in questo momento Mattia direbbe grazie a Dio per la famiglia che gli ha dato. Noi preghiamo per lui. Sarebbe bello che la sua vita rimanesse in noi, facendo qualcosa per lui, non tanto che esca dal portafoglio, quanto dal cuore e dalle mani! Mattia era, è, un appassionato di computer e videogiochi: mi sono chiesto se si potesse organizzare un torneo in suo nome. Insomma, facciamo cose che escano dal cuore degli amici e che rimangano nella nostra vita. Una persona così buona, solare, semplice e schietta può e deve restare nei nostri cuori in maniera autentica e non costruita. Noi possiamo fare qualcosa”.
Il funerale, al quale ha partecipato anche il sindaco Giuseppe Maset, ha raccolto gli amici, gli insegnanti e i compagni dell’Itis di Lancenigo, che al termine della celebrazione si sono espressi con parole commosse rivolte al ragazzo e di vicinanza alla famiglia.
La sorella Asia ha ricordato la bontà del fratello e il legame speciale che li lega, chiedendogli dal cielo un aiuto per la sua famiglia, così scossa dall'accaduto: “Caro Mattia, per me e mamma sei diventato la nostra stella. Da lassù veglia su di noi. Aiutaci a convivere con questo dolore immenso che al momento sembra insuperabile”.
Anche gli insegnanti hanno ricordato la delicatezza di Mattia, un diciottenne timido, ma sempre sorridente. “Non eri certo un casinista - hanno detto i compagni - ma ricorderemo sempre il tuo cuore gentile e la tua sincera amicizia”.
Al termine della funzione, la bara chiara del ragazzo, morto nel sonno probabilmente a causa di un infarto, è proseguita per la cremazione.