“Sul caso Sernagiotto la Regione deve costituirsi parte civile”
Lo sostiene il consigliere regionale Zanoni
MONTEBELLUNA – A Montebelluna la notizia che l’ex assessore regionale Remo Sernagiotto sia stato rinviato a giudizio è corsa rapidamente in città dove l’ex politico risiede ed è molto noto. Sulla vicenda ora interviene anche il consigliere regionale Andrea Zanoni che auspica: “Mi auguro che la Regione abbia almeno la decenza di costituirsi parte civile nei confronti di Sernagiotto e dell’ex dirigente di Giunta. Quanto emerso, grazie alla Corte dei Conti che ha chiesto il risarcimento milionario, è raccapricciante: fare soldi lucrando sui più deboli, in questo caso le persone disabili che grazie a quel progetto avrebbero dovuto trovare lavoro!”.
Zanoni ripercorre lo scandalo montelliano: “La vicenda giudiziaria riguardante Ca’ Robinia, con l’ex assessore ed europarlamentare rinviato a giudizio per truffa aggravata e corruzione, insieme all’ex dirigente dei Servizi sociali oltre a un imprenditore e un consulente finanziario: il finanziamento regionale di 3,4 milioni destinato a una fattoria per disabili, secondo i giudici, sarebbe stato utilizzato per realizzare, nell’area dell’ex Disco Palace di Nervesa della Battaglia, una birreria”.
Il consigliere quindi fa anche una considerazione di ordine politico: “Sul caso Sernagiotto è sorprendente l’assoluto silenzio, da un lato di Zaia e dall’altro di Berlato. Ancora una volta al governatore gliel’hanno fatta sotto il naso: un assessore da lui nominato e per un progetto da realizzare a due passi da casa sua. Ma non si è accorto di niente, come nel caso del Mose quando era vice di Galan. Fratelli d’Italia, invece, lo ha da poco accolto dopo l’addio a Forza Italia e pensa di candidarlo alle prossime Regionali. Direi che il rinvio a giudizio è un buon biglietto da visita per un partito il cui coordinatore regionale non perde occasione per ergersi a paladino della legalità”.