“Un nuovo lockdown non sarebbe sostenibile per le imprese trevigiane"
Maria Cristina Piovesana, presidente di Assindustria Venetocentro:"Per superare la pandemia servono visione e coinvolgimento delle parti"
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Un nuovo lockdown non sarebbe sostenibile per le nostra imprese trevigiane. Anzi sarebbe qualcosa di estremamente difficile da recuperare”. A dirlo è Maria Cristina Piovesana, da sei presidente degli industriali trevigiani e, dal 2018, anche padovani.
La presidente di Assindustria Venetocentro insieme a Massimo Finco, che venerdì terminerà il suo mandato, ha espresso forte preoccupazione per le decisioni prese dal governo per superare l’emergenza sanitaria. “Il governo sta mettendo in campo dei provvedimenti che a nostro avviso sono solo emergenziali per le imprese e le attività. Per noi servirebbe avere una visione ampia per capire la strada da intraprendere e comunciare perché certe decisioni vengono prese. I ristoranti, ad esempio, sono davvero luogo di contagi tanto da chiuderli o lo sono i trasporti pubblici? - continua Piovesana - Visti i tanti dati e le esperienze raccolte durante la prima ondata della pandemia forse bisognerebbe ragionare in maniera più scientifica e mirata senza gettare nella disperazione interi settori”.
Per la presidente degli industriali infine è necessario un maggior coinvolgimento delle parti: “Quando stai prendendo delle decisioni che vanno a ipotecare il futuro del paese e delle nuove generazioni, è necessario che ci sia un forte coinvolgimento di tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, e della classe dirigente, rappresentata dai corpi intermedi, da Confindustria, ai sindacati e tutte le associazioni di categoria”.