69 anni fa nasceva a Nervesa la Resistenza trevigiana
Una commemorazione per ricordare la prima riunione della Resistenza trevigiana
NERVESA DELLA BATTAGLIA - L’ANPI di Nervesa e Giavera e lo SPI CGIL dei Comuni montelliani si ritrovano per ricordare la prima riunione delle forze antifasciste, avvenuta il 7 ottobre 1943, che ha portato alla nascita del CNL in provincia di Treviso e dato il via alla lotta al nazifascismo. La cerimonia si terrà sabato 8 ottobre, dalle 09.30, in piazza Sant’Urbano, (nel piazzale della chiesa parrocchiale di Bavaria) per portare dei fiori sulla lapide che riporta alla memoria come in quel luogo, 69 anni fa, ci sia stato l’incontro tra forze e personalità antifasciste da cui è nata la Resistenza in provincia di Treviso.
"Il 7 ottobre 1943, presso la canonica di Bavaria allora guidata da don Pasquale Roncato, su iniziativa del professor Teodolfo Tessari di Treviso ci tenne una riunione per organizzare ufficiali e soldati sbandati con la partecipazione dei rappresentanti provinciali dei partiti antifascisti. Nella frazione del Comune di Nervesa della Battaglia ha quindi avuto inizio l’attività del Comitato di Liberazione Nazionale della Marca Trevigiana - spiega l'ANPI -. Ad oggi c’è una lapide che ricorda questo avvenimento, la nascita del gruppo “Forze armate della Patria” e le sezioni locali di ANPI e CGIL vogliono commemorare anche la memoria di tanti giovani che nelle zone montelliane hanno dato la loro vita per liberare l’Italia dal nazifascismo. Il gesto di portare una corona di fiori nei luoghi simbolo della Resistenza assume un significato particolare in questo momento poiché a fine mese, il 27 ottobre, ci sarà il 100° anniversario della Marcia su Roma che ha portato l’Italia a subire oltre un ventennio di oppressione dovuta al fascismo".
“Nella canonica di Bavaria, 69 anni fa, nacquero le prime formazioni partigiane che si batterono per portare la libertà in Italia – spiegano dall’ANPI di Nervesa e Giavera e lo SPI CGIL montelliano – Oggi più che mai i valori della Resistenza vanno difesi e riconfermati perché la democrazia e l’antifascismo sono e restano l’essenza della Costituzione. Con questo gesto ricordiamo il sacrificio di tanti giovani anche delle nostre zone”.