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25 aprile 2024

Benessere

7 cose da sapere prima di fare il Cammino di Santiago

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santiago de compostela

Giallo e blu: ecco le tonalità principali del classico simbolo di uno degli itinerari più famosi al mondo. Stiamo parlando del Cammino di Santiago di Compostela e il simbolo è quello di una conchiglia posizionata in orizzontale su sfondo completamente monocolore. Fin dal Medioevo i pellegrini sono arrivati da tutto il mondo per iniziare questa grande avventura, allora certamente per fini religiosi. Oggi, invece, i gruppi e gli individui che è possibile incontrare su questi itinerari appartengono a qualsiasi ceto sociale e fede. Se anche voi avete intenzione di partire per questo pellegrinaggio, allora ecco le sette cose da sapere prima di mettersi in cammino.

 

Nessuna tenda da campeggio

Quanti devono iniziare per la prima volta il Cammino di Santiago potrebbero rimanere sbalorditi. Ma non in senso negativo, piuttosto perché, spesso e volentieri, si crede di doversi accampare per poter dormire la notte. In realtà non è così, infatti pagare per usufruire di un alloggio per uno o più giorni vi costerà molto meno dell’acquisto di una tenda. Su tutto l’itinerario, nei paesini ma anche nelle città un po’ più grandi, potrete trovare ostelli della gioventù, B&B economici e tanto altro. Da sottolineare anche che è difficile trovare un posto adatto per piazzare la tenda da campeggio.

 

Anche per principianti

Salite, discese, strade sterrate: questo e tanto altro lo si può trovare lungo il cammino francese ma anche in quello spagnolo. Ciò nonostante, anche se non siete escursionisti professionisti o particolari esperti del trekking, non sarà un problema. Alcuni tratti sono però senza servizi, e anche particolarmente faticosi, ma se siete allenati e in forma non avrete alcun problema. Infatti per arrivare in fondo, non sono richieste abilità particolari, tecniche speciali o chissà cos’altro: dovete portare con voi la pazienza e la passione per il pellegrinaggio. Potrete percorrere il Cammino di Santiago con i vostri tempi, perciò non preoccupatevi di fare tardi alla meta.

 

L’importanza del lessico

Se si tratta della vostra prima volta o se semplicemente non avete dimestichezza con le lingue straniere, allora sarà utile portare con sé un piccolo libricino. All’interno dovrete segnare tutti quei termini che sono di uso comune lungo l’itinerario, e che vi servono per orientarvi e soprattutto per farvi capire. Alcuni possono essere “albergue”, ossia un alloggio tipico riservato solo ai pellegrini, ma anche “municipal”, che è uguale al precedente ma molto più economico e basilare perché a gestione urbana. “Privado” e “Hospitalero/a” sono rispettivamente un piccolo albergo a conduzione privata e la persona che gestisce l’intera baracca. Infine, non possono mancare locuzioni come “buen camino”: un saluto da rivolgere a ogni pellegrino che si incontra, per augurare fortuna e prosperità.

 

Prendersi cura dei propri strumenti

Nessun jet privato, auto, moto, bicicletta, monopattino elettrico e chi più ne ha più ne metta. Il Cammino di Santiago si percorre esclusivamente a piedi, perciò vi suggeriamo di prendervi cura di questi vostri “strumenti” già prima di partire. Acquistate scarpe ad hoc (se non sapete quali scegliere potete dare un’occhiata a siti come https://2nomadi.it/) e sandali aggiuntivi. In più, vi suggeriamo di acquistare anche un bastone da passeggio, perché vi può alleggerire il carico sulle ginocchia del 20% se viene usato correttamente. Del resto, pensate alle salite o soprattutto alle discese: questo strumento potrebbe davvero fare la differenza. In più, la maggior parte dei modelli è pieghevole, quindi potrete muovervi comodamente.

 

Senza guide

Il Cammino di Santiago è percorso da circa mille anni, perciò il suo itinerario è abbastanza consolidato e soprattutto segnalato. Significa che non avrete bisogno di Google Maps o di cartine geografiche per orientarvi, perciò risparmierete tempo e spazio. Quest’ultimo è fondamentale, soprattutto se avete a disposizione solo uno zaino e non potete ricaricare sempre il cellulare.

 

Prepararsi al traguardo

Respirate, divertitevi, ridete, piangete per il dolore ai piedi, insomma: vivete. Al termine di tutto il percorso ciò che vi rimarrà più impresso è il cammino, ma anche il traguardo che finalmente avete raggiunto. Ricordatevi però che il documento che attesta il completamento del pellegrinaggio richiede il completamento degli ultimi 100 km. Perciò sarà normale trovare un aumento esponenziale di pellegrini a partire dalla città di Sarria, a circa 112 km da Santiago.

 

Andare oltre

La maggior parte dei pellegrini che si incamminano su questo percorso decide di terminare l’itinerario a Santiago, di fronte la cattedrale. Ma in realtà è possibile percorrere altri 90 km, raggiungendo una meta ambita da moltissimi: i fari delle città di Finisterre e Muxia, che si affacciano sul mare Atlantico.

 

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