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23 novembre 2024

Vittorio Veneto

82enne in pronto soccorso a Vittorio Veneto: “Il medico mi ha trattato con durezza e non si è preso cura di me”

“Soffro di cuore, dove sarei dovuto andare con la febbre?”

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

ospedale di Vittorio Veneto

VITTORIO VENETO – Un pensionato vittoriese recatosi al pronto soccorso dell’ospedale cittadino per la febbre altra si è sentito umiliato e frustrato, per il trattamento che dice di aver subito. Ma ecco il racconto dell’anziano: “Il mese scorso mi sono dovuto recare la pronto soccorso di Vittorio Veneto perché da circa 24 ore avevo la febbre alta. Chiaramente mi sono visto costretto a chiedere aiuto in ospedale perché soffro di diverse patologie. Certo ho pensato anche al Covid ma temevo che la causa della febbre potesse dipendere da altro, viste le mie condizioni di salute.

Una volta arrivato, mia moglie di 77 anni ha dovuto attendermi fuori (dalle 7 alle 11, con il caldo) ma ovviamente se ci sono delle regole vanno rispettate. Una volta in ambulatorio il medico mi ha a malapena guardato, non mi ha nemmeno chiesto che patologie avessi e se prendevo dei farmaci: ha dovuto domandarmelo l’infermiera vedendo che il disinteresse del dottore. Ma il peggio è venuto quando dopo il tampone il medico ha appurato che ero positivo al Covid: è esploso!

Mi ha gridato contro perché a suo dire non avrei dovuto permettermi di andare in pronto soccorso con la febbre (come se io fossi stato in grado di capire da cosa dipendeva). Premetto che ero arrivato in ospedale in condizioni di prostrazione fisica e dal punto di vista psicologico ero vulnerabile perché preoccupato da quanto mi stava succedendo. Il comportamento del medico mi ha umiliato e fatto sentire impotente davanti a tanta aggressività: è stato crudele infierire così viste le mie condizioni”.

Il racconto del 82enne vittoriese prosegue, con la voce tremante di chi ricorda una circostanza poco piacevole: “Io capisco che fare il medico non sia facile, e che il Covid o la scarsità di personale possano mettere a dura prova il morale dei dottori ma il trattamento che ho subito non ha giustificazioni. Il medico, mi ha aggredito verbalmente a più riprese, con violenza e senza dimostrare in una sola circostanza dell’interesse per le mie condizioni. Nessuno merita questo trattamento, è un ospedale pubblico e ogni paziente ha diritto a essere trattato con rispetto e attenzione, per il suo stato di salute”.

L’anziano quindi conclude: “Solo ora ho preso il coraggio di raccontare questo fatto perché parlarne mi turba molto. Non intendo polemizzare. Umanamente tutti possono sbagliare ma se a 82 anni non posso rivolgermi al pronto soccorso quando sto male, cosa dovrei fare? Me lo chiedo da quando ho vissuto questa orribile esperienza. Ora mia moglie ed io siamo preoccupati perché invecchiando la nostra salute è destinata a peggiorare e non sappiamo cosa ci riserverà il futuro”.
 

 


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Ingrid Feltrin Jefwa

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