Era una giornata come tante altre per Giulia, una ragazza di 16 anni che vive con la madre Francesca a Roma. Mentre tornavano a casa dopo una giornata di scuola, Giulia non immaginava che quella sarebbe stata una delle esperienze più traumatiche della sua vita.

Tutto era iniziato con un semplice 5 in latino, un voto che aveva deluso le aspettative di Francesca. La tensione era salita rapidamente, fino a quando, in un momento di rabbia, la madre aveva ordinato a Giulia di scendere dall'auto, abbandonandola lungo il raccordo anulare, nei pressi della galleria Appia.

Giulia, spaventata e in preda all'agitazione, si era ritrovata a camminare da sola sulla corsia di emergenza, consapevole del pericolo che correva. Per fortuna, una pattuglia di vigili urbani l'aveva notata e soccorsa prontamente, conducendola alla caserma di Ponte di Nona.

Lì, Giulia aveva potuto raccontare l'accaduto, mentre i caschi bianchi del gruppo di sicurezza pubblica emergenziale (Spe) sottolineavano ancora una volta il loro ruolo fondamentale nell'intervenire su fenomeni di sicurezza urbana e fragilità sociali in una città come Roma, sempre più problematica.

La madre, Francesca, era stata immediatamente denunciata per abbandono di minore e la procura per i minorenni era stata informata della vicenda. Non si escludeva che Giulia possa essere allontanata dalla madre e che quest'ultima possa subire il divieto di avvicinamento alla figlia.

I nomi di Giulia e Francesca sono di fantasia per tutelare la privacy della ragazza. Questa storia mette in luce le difficoltà che possono sorgere nel delicato rapporto tra genitori e figli adolescenti, ma anche le sfide sociali e di sicurezza che la città di Roma deve affrontare quotidianamente. Ci si augura che episodi simili possano essere prevenuti in futuro, grazie a interventi più decisi e a risorse adeguate per sostenere le famiglie e i minori in situazioni di fragilità.

Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis

Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo