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19 ottobre 2024

Treviso

Accoglienza migranti: "A Treviso non ci sono più posti"

Conte: "Vanno cambiate le regole della redistribuzione dei migranti sui territori"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

ex caserma Serena

TREVISO - Si riaccende il dibattito sull’emergenza migranti. Il centro di accoglienza ex caserma Serena, tra Treviso e Casier, è arrivato ad ospitare circa 400 profughi e l’ex Zanusso, a Oderzo, ha quasi raggiunto la soglia massima. E i centri di accoglienza più piccoli sono stati ridotti.

“Non ci sono più posti nei centri di accoglienza e i Comuni non possono farsi carico di altri ingressi vista anche l’emergenza economica e assistenza sociale che già stanno affrontando”, ha detto il sindaco e presidente Anci Veneto, Mario Conte. “I numeri sono ormai saturi e c’è il rischio di non garantire l’accoglienza e la dignità che queste persone meritano”. Per questo il primo cittadino ha rivolto un appello al ministro degli Interni: “Si cambino le regole della redistribuzione dei migranti in modo da non gravare sui territori già saturi e impegnati con le precedenti emergenze”.

A replicare alle parole del sindaco Conte, Coalizione Civica per Treviso: “Ancora una volta la propaganda leghista dimostra la propria debolezza: quando si arriva alla prova dei fatti si scopre che non solo il centro d’accoglienza non è stato chiuso quando la Lega era al governo, non solo il numero delle persone ospitate non è aumentato ma è addirittura diminuito quando la Lega non era al Viminale (nonostante la chiusura delle strutture più piccole) e che torna ad aumentare adesso che la Lega è di nuovo al governo”.

“A giugno del 2018, durante un incontro della campagna elettorale di Mario Conte, Salvini appena nominato ministro dell’Interno, assicurava che il centro di accoglienza per richiedenti asilo alla ex-caserma Serena sarebbe stato chiuso entro un anno - continua Coalizione Civica - All’epoca le persone ospitate nella struttura erano circa 400 e la Prefettura ne prevedeva la diminuzione ma non certo la chiusura del centro, tanto che a febbraio 2019 rilanciava una gara per l’accoglienza dei migranti alla ex-Serena per un massimo di 300 posti. Insomma, l’obiettivo della chiusura della struttura era ben lungi dall’essere raggiunto mentre Salvini era ministro dell’Interno anche perché le nuove regole imposte ai soggetti che forniscono il servizio di accoglienza hanno indotto piccole cooperative e associazioni a non partecipare più ai bandi e, quindi, ad aumentare la concentrazione di richiedenti asilo nelle strutture più grandi”.

“Con il governo “giallorosso” i leghisti paventavano che i centri di accoglienza si sarebbero riempiti all’inverosimile a causa, appunto, dell’aumento degli sbarchi che sarebbe stato consentito dal “buonismo” della sinistra al governo. E’ stato così? No, anzi, è accaduto esattamente il contrario, cioè che il numero delle persone ospitate alla ex-Serena è progressivamente diminuito per arrivare a meno di 200. In buona sostanza, non solo non c’è stata “l’invasione di clandestini” con conseguente aumento dei richiedenti asilo presenti nei centri di accoglienza, ma il numero dei rifugiati presenti nella struttura al confine tra Treviso e Casier è drasticamente diminuito. Oggi i numeri parlano di 400 presenze, costringendo il sindaco Conte a chiedere di bloccare gli arrivi nella struttura. E questo sarebbe il governo del “blocco navale”, della fine dell’immigrazione illegale?”.

 


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