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18 dicembre 2024

Mogliano

Al primo importante crocevia: la scelta della scuola superiore

Gli studenti di terza media dovranno scegliere nelle prossime settimane a quale istituto iscriversi. Ne abbiamo parlato con due psicologi del Cospes, esperti di orientamento

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

Al primo importante crocevia: la scelta della scuola superiore

MOGLIANO VENETO - Le vacanze di Natale, per gli alunni della terza media, sono cruciali per la scelta della scuola superiore: tra il 4 al 25 gennaio devono decidere a quale istituto iscriversi. Scelta difficile e complessa. Più di quanto potrebbe sembrare. Tanti fattori incidono. Non sempre adeguati i pareri né azzeccati i consigli. Ne abbiamo parlato con gli psicologi e psicoterapeuti Andrea Vettorato e Giada Toso, due specialisti che operano nel Centro di orientamento e consulenza psico-pedagogico al Collegio “Astori” di Mogliano (www.cospestreviso.it).

Settimane decisive queste per il futuro scolastico di molti studenti e per la riuscita dello stesso percorso formativo…

I mesi di dicembre e di gennaio come quello novembre sono i mesi principali per le attività di orientamento. Anche in questo periodo di emergenza Covid-19 e di limitazioni per i movimenti e la circolazione, la scelta della scuola superiore richiede attenzione e tempo. Ce ne siamo resi conto lavorando nelle scuole dove è stato possibile organizzare attività in presenza e nel nostro centro di orientamento e di consulenza al Collegio salesiano di Mogliano Veneto.

Come vi siete trovati nelle classi e che problemi avete incontrato?

Ragazzi e i genitori chiedono supporto, indicazioni e aiuto per svolgere in modo corretto la scelta dal punto di vista orientativo, ossia un percorso che si semplifica nelle quattro parole chiave dell’orientamento: aiutare, attitudini, interessi e motivazioni.

Quanto “pesano” i suggerimenti… da casa?

All’interno della famiglia i genitori possono aiutare i ragazzi a capire quali sono le loro attitudini, cioè i loro punti di forza. Riflettere sui propri interessi, le preferenze e su ciò che gli piace. Fare attenzione alle motivazioni e alle aspettative per il futuro. Questa è la base del percorso di orientamento. Sempre sostenuto dai genitori che aiutano e accompagnano i figli verso la scelta della scuola superiore. Certo che, come tutti sanno, “la scelta è del ragazzo”. Ma nella misura in cui lui diventa protagonista di questa ricerca al fine di compiere una scelta consapevole.

E per non sbagliare a scegliere come si dovrebbe fare?

Informarsi e conoscere bene la scuola che vuole frequentare, sapere quali materie si insegnano e quali sono le abilità che vengono richieste. Inoltre è significativo capire che tipo di formazione e di competenze la scuola prescelta fornirà quando il percorso sarà portato a termine, sia si voglia intraprendere un futuro universitario o lavorativo. Come dicono i ragazzi: “Avere chiara l’idea di cosa mi prepara a fare”.

In tempo di pandemia come si sono organizzate le scuole e si può accedere?

Si sono attrezzate organizzando degli open-day sia virtuali che reali, tramite appuntamenti oltre che con video presentazioni e altri tipi di iniziative. In tal senso cercano di rispondere alla grande domanda di informazioni. Sempre nel rispetto delle normative anti Covid che impongono le limitazioni per quanto riguarda gli aggregamenti al livello di partecipazione ad assemblee. In ogni caso ci sono sempre gli altri strumenti di ricerca che permettono di conoscere le scuole, i piani di studio, le materie e gli indirizzi.

Ci sono però anche ragazzi che non riescono a decidere…

E’ una situazione classica e ci sono tanti tipi di difficoltà: ci sono quelli che hanno idee di cui sono poco convinti e poco sicuri. Altri che sembra aspettino una soluzione dai genitori o dagli insegnanti. Qualcuno invece segue, quasi fosse una comitiva, la scelta dell’amico del cuore, senza riflettere che, al di là dell’amicizia, le potenzialità e gli interessi potrebbero essere differenti.

Che cosa consigliate in questi casi?

Una riflessione personale e sincera, che permetta di fare i conti anche con le proprie debolezze, per far sì che la scelta risulti sia piacevole all’inizio ma anche produttiva e vincente alla fine del percorso. Nel nostro centro affrontiamo a livello specialistico questi casi, cercando di aiutare i ragazzi e i genitori a fare un percorso sereno e strutturato di chiarificazione per essere maggiormente consapevoli di sé stessi e delle proprie risorse.

Da specialisti, quali riflessioni state facendo sull’orientamento al tempo della pandemia?

La scelta orientativa è sempre una scelta per il futuro. E in questo periodo di incertezze, sembra che fare una scelta di questo tipo sia quasi voler “gettare l’anima oltre l’ostacolo”. E’ un motivo in più per guardare in avanti, oltre le attuali difficoltà, con speranza per progettare e cercare di individuare un percorso di studi che faccia crescere e realizzare il proprio progetto di vita.

 


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