Allarme sulle spiagge: "Terroristi travestiti da ambulanti"
La notiza diffusa dalla stampa tedesca fa infuriare Zaia e il sindaco di Jesolo
VENEZIA - Il giornale tedesco Bild lancia l’allarme-kamikaze, dicendo che le spiagge venete potrebbero entrare nel mirino dei terroristi islamici durante la stagione estiva: l’Isis, secondo l’allarme diffuso dalla stampa tedesca, manderebbe i suoi martiri travestiti da venditori ambulanti.
Il governatore del Veneto Luca Zaia chiede al governo di fare immediata chiarezza agli italiani sulla notizia. Notizia che successivamente ambienti di intelligence hanno valutato come "destituita di fondamento". "Trovo vergognoso e scandaloso - dice Zaia - dare una notizia di questo tipo con una leggerezza sconvolgente, facendo finta di ignorare l'impatto che ha sull'opinione pubblica e le conseguenze nefaste che può avere sull'economia di interi Paesi. Non sto dicendo di sottovalutare i possibili pericoli, ma le modalità e i tempi con cui oggi si lancia questo allarme appaiono, anche ripensando a situazioni simili già vissute in passato, scorrette e furbescamente mirate". "La cosa più grave - prosegue Zaia - è che si citino i servizi segreti italiani che avrebbero contattato quelli tedeschi sui possibili attentati terroristici nelle nostre spiagge. Se così fosse, sarebbe inaccettabile che noi venissimo a sapere di tali rischi da un'agenzia di stampa e per di più da Berlino".
"Non basta che fonti anonime dei nostri servizi segreti affermino l'inattendibilità della notizia - sottolinea il governatore -: sono il Governo e il ministro dell'Interno che devono chiarire al più presto, senza tergiversare, questa situazione. Delle due l'una: o la notizia è vera e quindi si spieghi agli italiani perché devono venire a sapere dalla stampa tedesca, nemmeno fosse un bollettino meteo, che i luoghi nei quali vivono e lavorano sono sotto la minaccia incombente dell'Isis; oppure la notizia è priva di ogni fondamento e allora il Governo intervenga immediatamente per denunciarne la falsità e per impedire che un'economia trainante come quella del turismo balneare, che nel solo Veneto conta ben 25 milioni di presenze annue, subisca danni ingenti a causa di una bufala diffusa ad arte".
Con Zaia concorda il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia: "Sono d'accordo con il Presidente della Regione sul fatto che mettere in giro notizie come quella pubblicata dalla Bild sia un fatto grave e di una disarmante leggerezza. Allarmi come questo, lanciati in apertura di stagione - rileva Zoggia -, si trasformano in boomerang per località come la nostra che ospita migliaia di turisti provenienti proprio dalla Germania e potrebbe portare gravi conseguenze per l'economia non solo della mia città ma anche di tutte quelle del litorale adriatico". Il sindaco si dice sollevato dal fatto che anche il Procuratore Aggiunto Anti terrorismo di Venezia Adelchi D'Ippolito abbia smentito la notizia "ma - sottolinea - serve davvero più attenzione e maggiore sensibilità a livello mediatico per evitare danni e conseguenze che potrebbero davvero mettere in ginocchio intere categorie".
A prendere la parola sul caso anche Jacopo Berti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale: “I tedeschi pensino agli enormi contrasti sociali che la Merkel ha creato con la sua politica sull’immigrazione – dice Berti – l’unico attentato alle nostre spiagge l’ha portato la direttiva Bolkenstein”. “Le nostre spiagge sono sicure e sono pure un’eccellenza mondiale, e gli stessi tedeschi le affollano ormai da tempo, confermando la bontà del lavoro svolto dai nostri albergatori e dai gestori degli stabilimenti – continua Berti – il Movimento 5 Stelle si batte ogni giorno in consiglio regionale per il ripascimento delle spiagge e per la tutela del territorio del litorale veneto, perla inestimabile nello scrigno turistico della regione più visitata d’Italia”. “L’attentato – conclude il consigliere regionale – è invece quello lanciato da Bild per spaventare i turisti tedeschi e impedirgli di venire qui in Veneto per le loro vacanze estive”.