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04 dicembre 2024

Treviso

Antonio, calciatore 14enne affetto da leucemia: Paese di mobilita per trovare un donatore compatibile

Diversi atleti del Rugby Paese procederanno alla tipizzazione direttamente in campo mentre l’Associazione Amatori ha donato un contributo alla famiglia

| Isabella Loschi |

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Katia Uberti, Adoces Treviso

PAESE - Tutto il comune di Paese si mobilita per aiutare Antonio, giovane calciatore 14enne, affetto da una grave forma di leucemia che attende un donatore compatibile.
In occasione di “Non c’è due senza te. Match It Now”, la settimana nazionale dedicata alla donazione di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche che si terrà dal 21 al 29 settembre, eccezionale è stata la risposta del paese: diversi atleti dell’Asd Rugby Paese si sono preregistrati e procederanno alla tipizzazione con campione salivare la prossima settimana direttamente in campo, l’associazione Amatori Calcio di Paese, composta da persone che hanno superato l’età per l’iscrizione al Registro, ha donato un sostanzioso contributo alla famiglia di Antonio e una quarantina di giovani, fra i quali molti scout delle diverse parrocchie, si è già iscritta.

A tenere le fila di tutto è Adoces Treviso, che si occupa di sensibilizzare e arruolare donatori volontari di cellule staminali emopoietiche, con numerose iniziative promosse per sostenere il difficile percorso verso il trapianto di Antonio, giovane calciatore colpito da una grave leucemia e seguito dall’associazione dallo scorso luglio, appena segnalato il caso da parte dei familiari.

Adoces Treviso, venuta a conoscenza della necessità del ragazzo di trovare al più presto un donatore compatibile per il trapianto, ha coinvolto subito il Comune di Paese e numerose società sportive del territorio: il sindaco Katia Uberti si è interessata personalmente al caso, favorendo il contatto con il tessuto associativo locale. Venerdì 13 settembre, grazie alla disponibilità del ASD Rugby di Paese, da sempre sensibile alla tematica della donazione di cellule staminali emopoietiche, è stata organizzata una serata con gli atleti delle squadre under 18 e seniores. Sono intervenuti anche il personale medico e Alberto, calciatore che ha potuto beneficiare del trapianto grazie alla donazione di cellule staminali emopoietiche di una donatrice argentina, che ha regalato ai ragazzi il racconto toccante della propria esperienza, di esempio per tutti i giovani. Al termine dell’incontro molti atleti si sono preregistrati e nella settimana dal 23 al 27 settembre Adoces Treviso organizzerà l’arruolamento direttamente in campo.

Domenica 15 settembre, inoltre, l’associazione Amatori Calcio di Paese ha partecipato alla Giornata dello Sport e ha consegnato alla famiglia di Antonio un generoso contributo, un gesto di solidarietà da parte di chi, avendo superato i 36 anni e non potendo dunque più iscriversi al Registro IBMDR, ha voluto comunque manifestare la vicinanza ai genitori in questo momento difficile. La famiglia del ragazzo utilizzerà la somma per acquistare il pc e i programmi che gli consentiranno di seguire le lezioni scolastiche in didattica a distanza. 

Ad oggi sono già una quarantina i giovani, in particolare gli scout delle diverse parrocchie, che hanno già aderito all’invito dell’Associazione e si sono iscritti al Registro IBMDR recandosi alla Medicina Trasfusionale dell’Ospedale di Treviso, dove ha sede Adoces Treviso. Visto il forte interesse manifestato da parte dei giovani di Paese, Adoces ha attivato la possibilità di preregistrarsi per effettuare poi l’anamnesi medica all’Ambulatorio del Campo Sportivo, assieme agli atleti dei Rugby dal 23 al 27 settembre.

“Rivolgiamo un doveroso e sentito ringraziamento all’amministrazione di Paese e al presidente dell’ASD Rugby Paese Pierluigi Pozzebon per la preziosa collaborazione e disponibilità per l’organizzazione di tutti gli eventi, e all’Associazione Amatori Calcio di Paese per la sensibilità e la grande generosità. Aiutare Antonio, un ragazzo della nostra comunità che molti conoscono personalmente, è per tanti giovani un gesto istintivo e naturale: ricordiamoci però che in Italia ci sono 1700 persone come lui, la cui speranza è appesa alla generosità di un donatore volontario. Mi auguro che la donazione di cellule staminali emopoietiche possa diventare una scelta sempre più condivisa e spontanea”, ha sottolineato la presidente di Adoces Treviso Alice Vendramin Bandiera.


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