21 maggio 2024
Categoria: Notizie e politica - Tags: ARGENTINA, F.M.I., MENEM, FERNANDO SOLANAS
DIARIO DEL SACCHEGGIO, è un docu-film, opera prima di Fernando Solanas, uscito nel 2006.
Racconta la crisi argentina, presentando un excursus della storia argentina dagli anni Settanta al 2001, identificando in questo periodo lo sviluppo della crisi socio-politico-economica del Paese, causata da una politica economica a dir poco scellerata, passando dalla dittatura ad un liberismo finanziario estremo.
Neoliberismo, mafiocrazia, privatizzazioni, corruzione, repressione, denutrizione, disoccupazione, traffico di armi e narcotraffico, riciclaggio di denaro sporco…
Risultato?
Un nuovo colonialismo più subdolo e difficilmente fronteggiabile, esercitato da multinazionali straniere, banche ed organismi internazionali.
Per gli estimatori dell’euro, vorrei precisare che, l’Argentina, in quegli anni adottava un regime di cambio fisso con il dollaro, come noi ora con la moneta unica europea.
Le similitudini con l'Italia, mi fanno rabbrividire. La longa manus della troika, da noi è già in azione.
L'Italia come l'Argentina? E' solo questione di tempo, a meno che...
... gli argentini hanno avuto il coraggio di ribellarsi...
... e noi?
Buona visione,
Francesca
"Il film colpisce non solo per la sua carica emotiva ma anche perché narra storie vere: le trame segrete della mafiocrazia argentina e l'alleanza spuria tra le corporazioni politico - sindacali, il potere giudiziario, le banche, le multinazionali e gli istituti finanziari internazionali.
È una vicenda universale che non tocca solo l'Argentina. Il pubblico vuole comprendere ciò che accade nel mondo contemporaneo e, proprio per questo, il film funge da acceleratore delle questioni.
È una sorta di lotta della memoria contro l'oblio.
La globalizzazione, infatti, impone la banalizzazione dell'informazione, disperde, confonde, crea pericolose zone di amnesia collettiva.
L'opera ha una decisa vocazione pedagogica.
Credo sia la sua forza. È concepita come un viaggio, una deambulazione attraverso l'allucinante realtà argentina. La macchina da presa si muove in maniera oggettiva, cercando di descrivere gli astratti scenari del potere: banche, corridoi, saloni, la Casa Rosada, il Congresso...
Sebbene si narrino fatti noti, il materiale d'archivio e il montaggio sembrano svelare una storia sconosciuta ai più.
Questa volta ho raccontato un periodo storico di cui sono stato uno dei protagonisti.
Nel 1989, per primo, ho denunciato il tradimento del presidente Menem nei confronti dell'elettorato argentino e gli atti aberranti commessi in nome delle privatizzazioni.
E nel 1991, per aver divulgato le mie idee, ho anche subìto un attentato.
Memoria del saccheggio è il mio personale contributo al dibattito internazionale attualmente in corso, certo come sono che 'un altro mondo è possibile' di fronte ad una globalizzazione sempre più disumana e disumanizzante.
Fernando Solanas
Nota: Fernando Solanas nel maggio del 1991 fu gambizzato ed esiliato per le sue continue denunce contro il presidente Menem.
.
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Michele Bastanzetti
01/03/2014 - 7:58
S.MARINO INVADE LA CRIMEA
Ma non facciamoci distrarre! Se la Sig.ra Gomblottista si decidesse a comprare un televisore vedrebbe coi suoi occhi i parà russi che hanno invaso la Crimea per difendere (come sostiene uno dei suoi 4 Valletti, il Pierodeola) “la libertà la pace e i diritti dei popoli”. Stanotte il buon Obama, in merito, ha detto cose forti e chiare. Speriamo vada sul concreto.
PS: Visto che furbo, lo Zar Putinoskj ? Ha mandato le forze speciali senza distintivi e i tank senza bandierette. Così nessuno, ma proprio nessuno, capisce che sono russi ma magari pensa che siano truppe della nostra San Marino!
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Politicamente Scorretto
01/03/2014 - 13:15
Per i duri di comprendonio
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Francesca Salvador
01/03/2014 - 13:36
GRAZIE
oggi piove, governo ladro!
approfitta per vederti TUTTO il documentario
☺ ☺☺
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Michele Bastanzetti
01/03/2014 - 18:00
SANO TROLLISMO
essendo Lei “Scorretto” per definizione non potrà mai condividere. Ma sappia che un sano trollismo, espresso a viso aperto e con la frizzante eleganza che contraddistingue il mio stile, è prassi dialettica eticamente commendevole quando serva a smascherare cogliendo l’attimo, et semper sine ira et studio, le aberrazioni di un pensiero deviato (e Lei sa a chi alludo…).
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francescocecchini
01/03/2014 - 12:18
La hora de hornos
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Francesca Salvador
01/03/2014 - 13:35
Grazie
Mi sono sforzata di seguire gli sviluppi dell'Argentina in questi ultimi anni, e, pur con i comprensibili errori, penso che la chiave di volta sia la frase pronunciata dalla Kirchner "che mi importa se abbiamo una inflazione del 20% o più. Preferisco la gente felice, che può mangiare e lavorare con dignità con l'inflazione alta, piuttosto di voi in Europa, con l'inflazione al 2% che diventerete sempre più infelici..."
(sono andata a memoria, ma questo è il senso...)
Fantastica poi la lotta fra le due Cristine, te la ricordi?☺ ☺
ne metto un pezzetto divertente!
(...)
""Per un mese l’Argentina protesta, soffre e si preoccupa. Dopodichè si fanno venire in mente un’ottima idea.
La Kirchner personalmente scrive una lettera al quartier generale della Coca Cola ad Atlanta dove spiega alla multinazionale che dal giorno dopo non beccano più neppure un limone. Non solo. Avvalendosi della denuncia dell’Unione Europea, confortata dalle dichiarazioni di origine stampate sulle bibite della Coca Cola, si appella all’OMS chiedendo che vengano tolte dalla circolazione in tutto il continente europeo le 22 bibite che contengono limoni argentini “perché prive dei dispositivi di salvaguardia sanitaria previsti dalle convenzioni europee vigenti, visto che l’Europa sostiene che i nostri limoni non vanno bene, si deduce che non possono andare bene neppure bibite composte con i nostri limoni”.
Per la Coca Cola si tratta di un danno di circa 25 miliardi di euro. Inizia un contenzioso durato ben 20 mesi, un braccio di ferro tra le due Cristine. Il finale della puntata è noto. Il presidente della Coca Cola tranquillizza la Kirchner dicendole “ghe pensi mi”. E ci riesce. 1-0 per l’Argentina.""
Un po' di più...
Ma quali armi ha l’Argentina? Enormi, gigantesche. E le sta usando tutte.
Vi racconto una delle armi usate nel recente passato (finito con successo venti giorni fa) relativa a una precedente lontana puntata della telenovela dal titolo “La guerra dei limoni tra le due Crisitne” con una successiva puntata dal titolo “Coke is the real thing, baby!”.
Veniamo alla puntata dei limoni.
Quando nel 2004 l’Argentina, reduce dal suo fallimento, comincia a rimboccarsi le maniche per l’auspicata ripresa, si avvale di diverse forme di consulenza economica, tra cui quella di un gruppo di scienziati tedeschi: per tradizione storica, i tedeschi sono di casa laggiù. Arrivano gli agronomi verdi dalla Germania, portandosi appresso la nuova tecnologia ecologica, evoluta nel campo dell’agricoltura. I tedeschi scoprono che i limoni argentini sono eccellenti. E varano un ingegnoso piano. Grazie al fatto di avere uno sterminato territorio a disposizione, il governo investe una massiccia quantità di denaro per lanciare un sistema di cooperative agricole occupando circa 150.000 ettari per produrre il più vasto limoneto del pianeta. Per avere il frutto ci vogliono anni, ma la tecnologia aiuta. Finalmente, alla fine del 2009, ecco i succosi limoni. Vanno al mercato internazionale. La frutta risulta seconda, per qualità, soltanto ai limoni italiani (la più pregiata specie in assoluto) con l’aggiunta del fatto che ha un prezzo di mercato inferiore del 212% ai limoni siciliani, liguri, greci, turchi, spagnoli, provenzali. I più grossi consumatori di limoni in Europa sono tedeschi e britannici, per via della loro alimentazione. Ai tedeschi servono per condire una loro insalata e i krauti di cui sono ghiotti e agli inglesi servono per spruzzare il loro piatto unico quotidiano, i celebri “fish&chips”, cartoccio composto da filetti di baccalà e patate fritte che ben si accompagnano con la pinta di birra al pub, ogni sacro giorno alle ore 17.,30. I tedeschi si avvalgono di forte sconto ma arriva anche la Coca Cola, il cui amministratore delegato, in persona, vola a Buenos Aires e firma un accordo commerciale della durata di 25 anni per avere i limoni con i quali compone la ricetta di ben 22 delle sue 30 bibite sparse in tutto il mondo. L’amministratore dichiara che il 93% dei propri limoni li prende in Argentina, il restante 7% dalla Florida. Poco tempo dopo, si passa alla soia. E arriva la Cina: contratto commerciale della durata di 50 anni; acquistano il 92% della produzione nazionale di soia (decine di migliaia di ettari coltivati sempre dai tedeschi) e 10 milioni di vacche. I bovini vengono allevati da produttori argentini nelle sterminate praterie d’altura, macellati, squartati come piace ai cinesi, incartati, messi su giganteschi aerei frigoriferi e ogni giorno partono 50 giganteschi aerei da trasporto che portano a Pechino la carne necessaria per sfamare circa 250 milioni di cinesi. Arrivano anche i giapponesi che si prendono la produzione di acqua minerale di ben 122 ghiacciai del polo sud per un totale di 20 milioni di ettolitri al mese per 50 anni. I giapponesi bevono l’acqua argentina ma non lo sanno. Tutto ciò contribuisce a un aumento del pil argentino dell’ordine di un +5% all’anno e sarà il trampolino di lancio della loro ripresa economica. Dai cinesi, l’Argentina si fa pagare in dollari e bpt italiani; dai giapponesi in dollari e bpt tedeschi. Dai tedeschi e inglesi in euro. Ma nel 2010 la situazione geo-politica cambia precipitosamente. Dall’Unione Europea partono chiare indicazioni di andare all’attacco delle economie floride keynesiane. Per un fatto politico. La Gran Bretagna è la prima ad adeguarsi. E’ il primo atto del neo-eletto David Cameron. Non appena insediatosi, scopre che i limoni argentini –all’improvviso- non rispettano i parametri sanitari internazionali. Di conseguenza, si rivolge per protesta all’Unione Europea e Van Rompuy in persona denuncia l’accordo chiedendo una penalizzazione per l’Argentina, oltre a chiuderle l’accesso alle esportazioni internazionali. Per un mese l’Argentina protesta, soffre e si preoccupa. Dopodichè si fanno venire in mente un’ottima idea. La Kirchner personalmente scrive una lettera al quartier generale della Coca Cola ad Atlanta dove spiega alla multinazionale che dal giorno dopo non beccano più neppure un limone. Non solo. Avvalendosi della denuncia dell’Unione Europea, confortata dalle dichiarazioni di origine stampate sulle bibite della Coca Cola, si appella all’OMS chiedendo che vengano tolte dalla circolazione in tutto il continente europeo le 22 bibite che contengono limoni argentini “perché prive dei dispositivi di salvaguardia sanitaria previsti dalle convenzioni europee vigenti, visto che l’Europa sostiene che i nostri limoni non vanno bene, si deduce che non possono andare bene neppure bibite composte con i nostri limoni”. Per la Coca Cola si tratta di un danno di circa 25 miliardi di euro. Inizia un contenzioso durato ben 20 mesi, un braccio di ferro tra le due Cristine. Il finale della puntata è noto. Il presidente della Coca Cola tranquillizza la Kirchner dicendole “ghe pensi mi”. E ci riesce. 1-0 per l’Argentina.
Fine della precedente puntata.
http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2012/09/la-guerra-tra-le-due-cristine-e.html
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Michele Bastanzetti
01/03/2014 - 14:39
ECONOMIA ASTRINGENTE
E poi, se il sistema tracolla, si lamentano della Spectre.
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Denisio
02/03/2014 - 3:49
gauchos
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Michele Bastanzetti
02/03/2014 - 6:18
ECONOMIA ASTRINGENTE 2
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Denisio
02/03/2014 - 14:24
licenza poetica
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francescocecchini
03/03/2014 - 10:24
Gauchos.
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francescocecchini
03/03/2014 - 7:49
ARGENTINA
Un caro saluto e buona scrittura,
Francesco
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Francesca Salvador
03/03/2014 - 10:32
☺ ☺ ☺
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Francesca Salvador
03/03/2014 - 17:31
PER FRANCESCO CECCHINI
Grazie, per la segnalazione, Francesco.
Ho letto la tua lettera.
Chissà che qualcuno....
ciao,
Francesca
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Michele Bastanzetti
01/03/2014 - 18:08
SANO TROLLISMO
Secondo lui la rivoluzione degli Eroi Euromaidan Ucraini è stata orchestrata dalla CIA! non solo, egli sa anche che è costata 5 mld di $ (sapete, la nota spese la CIA la manda sempre, per conoscenza, a pierodeola).
D'altronde, per far un paio di esempi, lui e la Sig.ra hanno già sostenuto che la guerra civile siriana è stata provocata dalla NATO e che l'Italia, 2 anni fa, in Libia ha perpetrato un GENOCIDIO! mitico...senza dubbio.
PS: ma che c'entra Renzi col disastro argentino? ah...pierodeola sta facendo del sano trollismo...
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roberto.granzotto.94
01/03/2014 - 21:18
michele..
Nel seguire. I post continui..che la signora elargisce al mondo..
Quasi sempre mi trovo in accordo con i tuoi scritti continua cosiii..:-)
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Michele Bastanzetti
02/03/2014 - 6:22
THE MISSION
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pippo
02/03/2014 - 10:04
faccio fatica a leggere gli
da quanto ho compreso i problemi di quei paesi sono principalmente interni: politiche economiche dissennate, protezionismo stupido che ha il solo effetto di causare ritardo tecnologico, speculazioni finanziarie che coinvolgono non solo gli apparati ma anche il semplice cittadino, che pensa di arricchirsi con la finanza e trafficando con l'import-export dai paesi limitrofi, incapacità di strutturare un sistema fiscale un minimo efficiente, poca voglia di lavorare. quest'ultimo aspetto sarà anche demagogico ma in ogni caso nei campi gli argentini non lavorano, la terra la coltivano immigrati da altri paesi.
a tutto questo si aggiungono varie pressioni internazionale, verissimo, ma vengono dopo.
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Michele Bastanzetti
02/03/2014 - 18:56
PRONTO SOCCORSO
ALLARME, ALLARME, DR. HOUSE! PIERODEOLA HA UN GRAVISSIMO ATTACCO DI CATASTROFISMO GOMBLOTTISTA TROLLISTICO!
PRESTO PRESTO! UN FIALONE DI BICARBONATO E ACIDO ASCORBICO !!!
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roberto.granzotto.94
02/03/2014 - 20:43
mi associo..
Be dopo adam kadmo se serve a mistero..possono assumerlo..
Come gomblottista non è male..
Trovo incredibile..ma succede e pure spesso oramai...che orfani di Stalin..vedi giuglietto chiesa... nazionalisti padani.. fascisti vari..amino in modo incondizionato tiranni vari...che siano fascisti o VETERO comunisti non cambia.. sono il nuovo la speranza di un sol dell avvenir..
Contro il male del mondo libero...certo con tutte le contraddizioni ..
Vuoi entrare in una comunità.. ci sono delle regole.. ecc ecc..
Il Putin è l ultimo esempio.. un Chávez versione freddolosa.. dunque da santificare..
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Denisio
03/03/2014 - 8:17
....
Guardi di fronte ai problemi ci sono di solito due tipi di reazioni, c'è chi cerca di approfondirli per almeno provare a capirli e chi si accontenta di mettere la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi per non vedere , non sentire , e nella peggiore delle ipotesi per parlare anzi stra-parlare a vanvera !
Se aveste l'onesta intelettuale di leggere gli articoli postati dalla sig.ra Salvador ad esempio sulla medicina alternativa trovereste spesso riferimento a trattamenti che sono stati studiati da professori con METODO SCIENTIFICO e poi insabbiati sistematicamente, sempre che per voi valga come metodo perchè stando alle esternazini dei qui presenti, dai cosidetti gomblotti alla spectre del bastanzetti mi sembrate dei veri e propri gauchos dell'informazione ovvero una razza quasi estinta che pensa di aver a che fare con degli animali.
A voi non dice niente che il nostro paese sia annoverato al 69 posto per qualità dell' informazione? beh, oggi c'è internet e pur essendo vero che anche qui gira una quantità enorme di spazzatura è altrettanto vero che esistono delle informazioni che spiegano in maniera più continua riscontrabile e verificabile gli eventi, naturalmente per qualcuno risulta più facile c0ontinuare a credere alle menzogne o alle mezze verità. Continuate per la vostra strada ma non venite qui a insultare chi propone rimedi naturali privi di effetti colleterali alle inneficaci chemioterapie (tra l'altro bocciate anche dall' OMS) .
Non penso che questa sia istigazione all'autoterapia piuttosto informazione di qualità medio alta per la quale mi sento di ringraziare la Sign.ra Salvador che a malapena conosco per essere partecipato ad alcune delle sue conferenze, ma ripeto che quanto da lei riportato anche in tema politico non è frutto di fantasie e seppur vero che richiederebbe del tempo per essere approfondito rientrerebbe certamente in un quadro che con la tipica faciloneria degli arroganti ed ignoranti ancorchè in buona fede viene chiamato complottista ma che nella realtà è riconosciuto da sempre più persone pensanti a livello internazionale.
Ma si sa che la cosa più difficile è proprio pensare, molto più facile scrivere slogan e insulti, vero?
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Michele Bastanzetti
02/03/2014 - 21:18
LA QUESTIONE E' SERIA
Il tutto può diventare una patologia veramente disturbante se queste ipotesi complottiste assumono una valenza di malignità assoluta ed onnipresente.
Particolarmente pericolose per gli altri sono invece le teorie complottiste legate ai temi della salute. Diffondere certe tesi può pregiudicare la individuale prevenzione sanitaria ed i percorsi terapeutici di persone in grave sofferenza e difficoltà.
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Politicamente Scorretto
02/03/2014 - 22:33
Ma chi se ne frega dell'Argentina!
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Michele Bastanzetti
03/03/2014 - 7:48
LA GRANDE BELLEZZA
Chissà che dirà ora, su questo oscar, quella ns. blogger permalosetta per la quale il film di Sorrentino è un semplice “film cartolina” e che mi aveva accusato di “parlare a vanvera”…
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Politicamente Scorretto
03/03/2014 - 13:33
La damigiana
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Michele Bastanzetti
03/03/2014 - 14:04
TROLLISMO & DAMIGIANE
Poi stia attento nel rincasare che se è vero che la bretella è così poco frequentata che i rischi che la investano sono pressoché nulli, non vorrei proprio che lei mettesse a repentaglio la sua integrità fisica magari scivolando nel sottopasso allagato!
PS: ma che c'entra la damigiana con l' Argentina? starà mica facendo del sano trollismo?
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