Aria inquinata, a Treviso panevin a rischio
La decisione del Comune: "Potranno essere accesi solo se i valori delle Pm10 saranno entro i limiti consentiti per legge"
| Isabella Loschi |
TREVISO - Panevin a rischio a Treviso per la sera dell’Epifania. Il motivo? L’aria è troppo inquinata. L’amministrazione ha quindi comunicato, nel rispetto delle misure per il contenimento delle polveri sottili che prevedono la limitazione dell’esercizio degli impianti termici e la regolamentazione delle combustioni all’aperto, che sarà possibile accendere i tradizionali falò la sera del 5 gennaio, solo se i valori delle polveri sottili saranno sotto i limiti consentiti, ovvero in condizioni di “nessuna allerta” (livello verde). In questo caso i panevin che dovranno avere dimensioni massime pari a 3,5 metri di altezza e 3 metri di diametro alla base, potranno essere bruciati.
Se, invece, i livelli delle Pm10 rilevate dalla centralina di via Lancieri di Novara superino i 50 microgrammi per metro cubo d’aria (limite consentito per legge ndr) rispettivamente per 4 giorni (allerta arancio) e 10 giorni (allerta rossa) sonovietate le combustioni all'aperto di materiale vegetale, compresi falò, barbecue e fuochi d'artificio.
“A prescindere dalle misure di contenimento delle polveri sottili, non ci sarà alcuna limitazione alle feste dell’Epifania che, come da tradizione, animano i quartieri di Treviso - le parole del sindaco Mario Conte - Tuttavia, in caso di allerta “arancio” o “rossa”, non si potranno accendere i falò, per evitare un ulteriore peggioramento della qualità dell’aria che, anche a causa delle scarse precipitazioni di questo periodo, sta caratterizzando il Bacino Padano”.