VITTORIO  VENETO - Circa 10 anni fa la giunta comunale dell’ex sindaco Giancarlo Scottà lanciò, con l’aiuto dell’architetto Claudio Bertorelli, il progetto del nuovo sistema di visita della città per rilanciare il turismo vittoriese. Un’idea egregia, con tanto di progetto finanziato dalla Regione per circa 200 mila euro, che prevedeva totem informativi e percorsi di visita colorati lungo Vittorio Veneto per invogliare i turisti a visitare i centri storici, le chiese, le piazze, i monumenti.

Ora di quelle stazioni informative, circa una ventina, ne rimane una traccia a volte sbiadita. Come quella che si trova in piazza santa Giustina, a nord della città, e che sembra più un bidone arrugginito che una stazione informativa per raccontare la storia del quartiere ai cittadini di passaggio.

Una discrasia tra la lamiera del manufatto e il sito del Comune di Vittorio Veneto dove alla voce “Visitando” splendono le foto della città e dei suoi luoghi più belli. Il turista che gira per la città e che vorrebbe sapere la storia della chiesa di Santa Giustina con un “bidone” del genere fa fatica a leggere perfino dove si trova. Un biglietto da visita che non è certamente dei migliori per la città. E che magari potrebbe pure essere rimosso.