ASPETTANDO IL NEWPORT
Sabato 29 ottobre nuova sfida per il Benetton Rugby
TREVISO - Parlare di Newport (che incontrerà il Benetton sabato 29 ottobre) al tecnico del Benetton Treviso, Franco Smith, significa inevitabilmente ritrovare una parte importante del passato del tecnico sudafricano.
Nella cittadina gallese, infatti, l’head coach biancoverde ha trascorso il primo anno della sua avventura europea dopo le stagioni agli antipodi con le maglie di Griquas, Cheetahs e Bulls.
Era la stagione 1999/2000 e Newport ancora era un club e non una franchigia riconosciuta dalla Welsh Rugby Union e Smith, allora mediano di apertura e centro, collezionò un totale di 27 presenze e 38 punti, frutto di un calcio di punizione, un drop, sei trasformazioni e soprattutto quattro mete.
Il tutto prima di trasferirsi in Italia, lungo la via Emilia prima e a Treviso poi, dove lo attendevano i Leoni, poi riabbracciati anche come allenatore.
I Dragons, però, suscitano anche molti ricordi nel passato più recente del XV della Marca, visti i diversi scontri diretti tra Celtic League ed Heineken Cup.
I primi precedenti risalgono alla Coppa Europa nella stagione 2007/2008, la prima di Smith alla guida del team a Monigo.
Due match estremamente equilibrati e combattuti, terminati con risultati opposti e non senza soprese.
Sotto pesantemente all’intervallo tra le mura amiche, i Leoni si ridestarono nella partita dell’andata arrivando vicinissimi al risultato pieno, ma perdendo comunque 33-35.
La rivincita arrivò, tuttavia, in maniera immediata. Al Rodney Parade, i biancoverdi si imposero per 22-24 in quella che era, fino a questa stagione, l’ultima vittoria all’estero del Benetton nelle competizioni europee, oggi ormai offuscata nel ricordo dai trionfi di Glasgow e Belfast.
A decidere l’incontro furono due episodi particolari. Prima un tentativo di trasformazione di meta da parte dei gallesi stoppato in maniera incredibile da Brendan Williams e poi un calcio piazzato di Marius Goosen all’ultimo secondo per regalare ai trevigiani il sorpasso ed una splendida vittoria.
Vittoria bissata, poi, lo scorso anno a Treviso, l’1 ottobre per 20-13. Match molto tirato con Botes e Jones a combattersi al piede, ma anche con le mete di Robert Barbieri per i Leoni, di Morgan e Price per i Dragoni.
A decidere fu, quindi, una meta a cinque minuti dalla fine di Kris Burton (nella foto), bravo a trovare il varco giusto e ad infilarsi nella difesa giallorossa.
Senza storia, invece, l’incontro del ritorno il 3 aprile con la vittoria netta per 33-10 dei padroni di casa.
I Dragons che, come detto, disputano i propri incontri casalinghi al Rodney Parade, capace di un totale massimo di 11676 spettatori e ristrutturato da poco, sono una formazione recente nella strutturazione attuale.
Fondati il 1 aprile 2003 grazie ad un accordo tra Ebbw Vale RFC e Newport RFC, hanno attraversato diverse fasi tra fallimenti e litigi o contenziosi pesanti tra le varie entità e la federazione gallese.
Dopo alcune stagioni travagliate, anche sul piano dei risultati, stanno recuperando la forma iniziale degli esordi celtici, quando conclusero l’annata 2003 al terzo posto.
A guidarli allora era Mike Ruddock, premiato poi con la chiamata della Nazionale, condotta fino al Grande Slam nel Sei Nazioni 2005.
Molti i nomi di peso passati per Newport. Su tutti basti citare i nazionali gallesi di ieri come Gareth Cooper, Michael Owen, Kevin Morgan, Ceri Sweeney (ancora oggi miglior marcatore del club con 570 punti), Ian Gough e Colin Charvis, e quelli di oggi: Luke Charteris, Dan Lydiate, Toby Faletau e Aled Brew (metaman del team) che bene si sono comportati anche alla Coppa del Mondo in Nuova Zelanda, facendo del Galles la grande sorpresa della kermesse.
Particolare anche il rapporto con l’emisfero australe, che ha portato ad indossare la maglia dei Dragons l’ex All Black Tom Willis ed in passato l’ex Springbok Percy Montgomery, mentre da poco il club ha siglato un accordo con l’ala Tonderai Chavhanga, considerato in Sud Africa una delle alternative più efficaci a Bryan Habana.
Per non parlare, poi, di altri nazionali passati per la cittadina britannica, come il mediano di apertura statunitense Mike Hercus o quello giapponese James Alridge.
Le due squadre arrivano da momenti opposti. Vittoriosi a Belfast per 12-23 i Leoni, giunti così al quinto posto in classifica con 14 punti, tre vittorie e altrettante sconfitte, 112 punti segnati e 111 subiti, sei mete fatte ed undici a sfavore e due punti di bonus conquistati.
Sconfitti a Glasgow 24-19 i Dragons che stazionano così in decima posizione a quota 10 punti, con due vittorie e quattro sconfitte, 99 punti a favore e 115 subiti, sei mete realizzate ed otto contro e anch’essi con due punti di bonus.
A dirigere l’incontro è stato chiamato il fischietto irlandese John Lacey, già giocatore del Munster e dell’Irlanda Seven.
Una nuova pagina della storia tra Benetton Treviso e Newport Gwent Dragons è pronta ad essere scritta.
benettonrugby.it