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20 ottobre 2024

Oderzo Motta

Auto elettriche, in provincia sono 71 le colonnine per la ricarica. “Ma manca coordinamento”

Presentato uno studio di Confartigianato Oderzo-Motta. Tante non funzionano, mentre ad altre mancano i servizi accessori. Alcune invece sono innovative

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

una colonnina in provincia di Treviso

ODERZO - Una linea comune per le colonnine destinate alla ricarica delle auto elettriche. E soprattutto regole chiare e uguali per tutti.

Si tratta della linea segnalata durante un incontro lo scorso weekend (nella foto sotto) dalla Confartigianato di Oderzo-Motta presieduta da Armando Sartori.

All’incontro era presente, tra le varie autorità, anche il presidente di Confartigianato Marca Trevigiana Vendemiano Sartor. L’iniziativa è stata illustrata dal direttore Luca Lava in un incontro al ristorante L’Evì di Motta.

La Confartigianato ha fotografato e schedato tutte le colonnine della Provincia. Tra queste ci sono colonnine private (concessionari, hotel...), private ad uso pubblico (centri commerciali, supermercati...) e le pubbliche, per la maggior parte comunali.

In Provincia, al 19 marzo di quest’anno, sono state censite 71 colonnine, di cui 49 private, (di queste 13 private ad uso pubblico) e 22 pubbliche. Tuttavia di queste 22, 9 non funzionano, 13 sono fruibili 24 ore su 24 e tra queste, 10 sono subito avviabili: solo 5 le “intelligenti”.

Tra le 49 private, 4 non funzionano, 40 sono sempre fruibili ma solo 5 sono avviabili da subito.

Al 31 dicembre 2017 le vetture elettriche in circolazione in provincia erano 199, nel 2018 il numero è in crescita.

A livello nazionale l’incremento dell’acquisto si attesta sullo 0,3%, cioè nell’ordine di circa 5.600 auto.

«Per quanto riguarda le colonnine private - è stato spiegato durante l’incontro da Confartigianato - nella maggior parte dei casi sono gratuite, ma non sono fruibili H24 e spesso sono troppo lente.

Mentre le colonnine private ad uso pubblico sono dislocate in zone di grande afflusso con posteggi quasi sempre disponibili; nella maggior parte sono gratuite.

Tuttavia gli orari sono limitati all’apertura degli esercizi commerciali, c’è la necessità di consegnare un documento di identità per il rilascio della tessera e solo 3 su 10 sono “intelligenti”».

«Le pubbliche sono sempre disponibili e alcune sono gratuite. Ma spesso non sono operative, i parcheggi sono spesso occupati abusivamente e manca l’opportuna segnaletica.

Pertanto chiediamo che sul tema venga scelta una regia unica che renda davvero possibile l’utilizzo delle auto elettriche in Provincia. Ci siano regole identiche per tutti e soprattutto via sia più consapevolezza sul tema».

 



Gianandrea Rorato

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