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14 gennaio 2025

Treviso

Avis a scuola, coinvolti oltre 10mila studenti sull’importanza della donazione

Cento volontari in campo per realizzare laboratori e attività per tutte le età scolastiche

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

volontari Avis

TREVISO - Più di cento volontari in campo e oltre 10mila studenti coinvolti tra atelier di pittura creativa, letture di fiabe, un viaggio online per sviluppare i sensi, il teatro d’immagine e l’apprezzatissimo Giocavis. Sono solo alcuni dei laboratori promossi dall’Avis Provinciale di Treviso con il coordinamento di Avis Regionale del Veneto per formare le giovani generazioni al dono.

Più di cento volontari in campo, un referente per ciascuna delle 89 Avis Comunali della Marca Trevigiana con l’aggiunta di cinque gruppi di zona (Treviso, Opitergino, Castellana, Montelliana e Sinistra Piave) chiamati a fare da collegamento tra gli istituti scolastici e l’associazione avisina, proponendo dei corsi formativi che spaziano dalla scuola primaria alle superiori. L’attenzione alla promozione della donazione di sangue ed emocomponenti tra i banchi di scuola è rimasta sempre accesa, nonostante le difficoltà che questi ultimi due anni di pandemia hanno provocato, portando le scuole a riorganizzarsi puntando sulla didattica a distanza per poi ritornare in presenza.

“Per rispondere alle esigenze abbiamo riconvertito e adattato le nostre attività. Nel corso del 2022 abbiamo programmato parecchi laboratori per tutte le età scolastiche e ottenuto un’ottima adesione con oltre 10.000 studenti partecipanti, più di 6.000 alle superiori, oltre 2.500 alle primarie e quasi 2.000 alle medie. Inoltre, altre attività sono in fase di programmazione per altri 4.000 studenti. Siamo entusiasti per l’enorme richiesta che stiamo avendo da parte degli insegnanti” evidenzia Graziana Fuser, vicepresidente dell’Avis Provinciale di Treviso e responsabile del Progetto Scuola.

Tutte le attività sono gestite da operatori professionisti con il supporto dell’associazione tramite un volontario di Avis. L’obiettivo è di creare attraverso l’educazione e la condivisione di esperienze una cultura della donazione sempre più diffusa tra i giovani che saranno chiamati a diventare i donatori di domani. L’impegno da parte di Avis per creare momenti di stimolo, continuerà, conclude Fuser: “Le prospettive future ci vedranno sempre più impegnati nell’offrire ai volontari l’opportunità di una formazione specifica e professionalizzante per favorire l’approccio con i giovani e gli operatori. Non da ultimo, puntiamo ad accrescere la nascita di presìdi di studenti donatori nelle scuole che promuovano dall’interno la donazione del sangue e le altre forme di cittadinanza attiva”.  

 



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Isabella Loschi

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