BANCA DI MONASTIER E DEL SILE: «NESSUN BUCO DI BILANCIO»
Il presidente Caverzan: «Le indagini della Procura? Un dovere»
MONASTIER - “Non c’è nessun buco. Il dato di 45 milioni di euro, riportato sulla stampa, riguarda un accantonamento per rischi sui crediti della banca e non ha nulla a che vedere con le indagini condotte dalla Procura della Repubblica".
Lo afferma Donatello Caverzan, presidente di Banca di Monastier e del Sile che questa mattina ha parlato al telefono con il Procuratore Antonio De Lorenzi.
"Mi ha riferito - fa sapere Caverzan - di non aver mai parlato alla stampa di dati, né di aver accennato ad un “buco”, ma di aver soltanto confermato che è in corso un’indagine. Voglio pertanto chiarire definitivamente che i 45 milioni di euro di cui si parla sulla stampa corrispondono esattamente nel bilancio 2011 ad accantonamenti per rischi su tutti i crediti della banca. Questi accantonamenti non sono una perdita, ma appunto degli accantonamenti prudenziali, definiti dalla banca anche durante la visita ispettiva di Banca d’Italia. Una somma che serve a bilanciare quanto la banca ha dato al territorio e che il territorio stesso, per effetto della crisi, fatica a restituire"
"La capacità di reddito della banca è buona e, una volta archiviata questa fase importante calcoliamo di poter ritornare all’utile già nel 2012. Per fare veramente pulizia e avviare una ristrutturazione definitiva questa azione era necessaria" precisa il presidente della banca.
"Per quanto riguarda l’indagine della Procura, mi preme sottolineare che la Presidenza di Banca di Monastier e del Sile era a conoscenza dell’indagine, sottoposta al segreto istruttorio. Dirò di più. Già nel luglio 2011, dopo aver esaminato a fondo i report dell’Ufficio controlli interno alla banca, ho presentato un esposto alla Procura perché si indagasse su possibili comportamenti non corretti, risalenti al periodo precedente all’attuale Presidenza. Comportamenti scorretti che si sarebbero verificati e dei quali il Consiglio di Amministrazione era all’oscuro. Ovviamente di tutto questo è stata informata all’epoca anche Banca d’Italia. L’ispezione conclusa da qualche settimana, pur rientrando nei controlli di routine, ha consentito di approfondire quanto la stessa Presidenza di Banca di Monastier e del Sile aveva già rilevato autonomamente. Le indagini della Procura riguarderebbero persone non più presenti in azienda. Sulle indagini della Procura ho piena fiducia. Lasciamo fare agli inquirenti il loro lavoro e, se saranno individuate delle responsabilità riferite a comportamenti scorretti di qualcuno, la Banca non potrà che averne beneficio.
A maggior riprova del nuovo clima che si è creato in questi mesi, pur nella riservatezza che abbiamo voluto mantenere, la nostra azione dal 2010 ad oggi è frutto della scelta di lavorare su una strada di totale discontinuità con il passato della Banca. Sarò a disposizione dei soci per qualsiasi chiarimento lunedì prossimo 2 aprile dalle ore 19,00 in poi nella sede della Banca a Monastier” chiude Caverza.
Nella mattinata di oggi il Direttore della Banca Giuseppe Maset, chiamato nei mesi scorsi dal Presidente Donatello Caverzan e dal CdA per mettere in opera in un momento delicato una strategia di pulizia, ristrutturazione e rilancio della banca, ha scritto a tutti i dipendenti: “Nessun buco e niente di nuovo… come sapete abbiamo fatto prudenti ed equilibrati accantonamenti per 45 milioni di euro con una perdita di 23 milioni totalmente coperta dal patrimonio, che rimane più che capiente per quanto previsto dalle norme di vigilanza. Vi invito ad essere fiduciosi e determinati. Insieme ritorneremo ad essere una Banca con l'anima!".