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14 dicembre 2024

Economia e Finanza

Belluno: i primavere il passaggio degli impianti del Nevegal

I tempi si sono allungati a causa delle lungaggini tecniche e burocratiche

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Belluno: i primavere il passaggio degli impianti del Nevegal

BELLUNO - Il passaggio degli impianti dal privato al Comune non si concluderà prima della prossima primavera: questo l'annuncio fatto dalla giunta e dai rappresentanti della maggioranza in consiglio a Belluno (presenti il sindaco Jacopo Massaro; la vicesindaco Lucia Olivotto; gli assessori Biagio Giannone e Alberto Simiele; i capigruppo di maggioranza Marco Ciociano Bottaretto, Massimo De Pellegrin e Giangiacomo Nicolini; i presidenti della Prima e Terza Commissione Walter Cibien e Pierenrico Lecis).

La cabina di regia interna alla maggioranza che si occupa del Nevegal ha ribadito la sua posizione sul Colle: «I tempi si sono allungati a causa delle lungaggini tecniche e burocratiche indipendenti dalla nostra volontà che tutti conosciamo e che ci hanno costretti più volte a rivedere procedure e tempistiche. - hanno commentato sindaco, assessori e consiglieri – La procedura per il passaggio degli impianti del Nevegal dall'Alpe al Comune potrà quindi essere perfezionata solo nella primavera 2021: i tempi per il passaggio dei dati dai privati che gestiscono gli impianti di risalita alla società che ha elaborato lo studio di sostenibilità economica sono stati lunghi e oggetto di diversi rinvii, e il processo di acquisizione degli impianti richiede ulteriore tempo. Per questo, l'operazione non potrà essere conclusa per questa stagione invernale».

Soluzioni per l'inverno
Se non potrà esserci Palazzo Rosso, non è però detto che gli impianti dovranno restare fermi: «Abbiamo ricevuto una lettera e letto dell'interessamento di privati; nulla vieta che possano procedere ad un accordo con Alpe del Nevegal per il periodo invernale, mentre si definisce la procedura di acquisizione degli impianti da parte dell'ente pubblico. - hanno spiegato – Da parte nostra, ribadiamo e assicuriamo la nostra vicinanza e il nostro impegno per quello che ci viene consentito dalle norme».

L'acquisizione in primavera
L'acquisizione degli impianti, come detto, si concluderà in primavera «previa verifica definitiva della sostenibilità economica e delle condizioni della cessione da parte di Alpe del Nevegal, preannunciata come gratuita». Se si verificheranno entrambe queste condizioni, prima della formalizzazione dell'acquisto verrà indetto un bando di gara per la loro successiva gestione. «Un comune non può fare attività imprenditoriale, - ha spiegato il sindaco – per questo non possiamo gestire direttamente gli impianti. Dovremo quindi prima trovare, tramite bando, un gestore e solamente dopo potremo chiudere l'operazione, portando a casa gli impianti e affidandoli al privato».

«Non stiamo fermi»
Nell'attesa della primavera, il Comune di Belluno non sta certo fermo: per il Nevegal sono state avviate diverse operazioni, alcune già finanziate ed appaltate. Si va dalla realizzazione dei percorsi bike al collegamento con Valmorel in comune di Limana, dallo studio di fattibilità del lago alla Grava al consolidamento della palestra naturale di roccia, dalle asfaltature alla rimozione degli ultimi schianti di Vaia - «ricordiamo che il Comune di Belluno è stato il primo a vendere e rimuovere il legname schiantato», ha ricordato Massaro -, fino all'identificazione di un percorso turistico che guardi ai patrimoni Unesco delle Dolomiti e delle colline del Prosecco. «Stiamo anche individuando delle risorse da destinare ad un bando per l'apertura di un “parco avventura” o altre attività imprenditoriali proprio per sostenere chi crede e vuole investire nel Nevegal».
 

 


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