Bersani: "Con Verdini siamo alla Casa delle Libertà"
"Non è vero che abbiamo bisogno di Verdini, come non era vero che avevano bisogno di Berlusconi" per fare riforme e legge elettorale.
"E' una scelta e bisogna che Renzi decida se vuol fare quello che rottama o quello che resuscita...". Pier Luigi Bersani parla con i cronisti alla Camera e parlando della fiducia votata da Ala di Denis Verdini osserva: "Se uno che vota la fiducia non è in maggioranza, allora uno che non la vota non è all'opposizione... Siamo fra aggiuntivi e disgiuntivi, siamo nella Casa delle Libertà. Eccoci finalmente approdati alla Casa delle Libertà".
"Devo riconoscere a Renzi - aggiunge Bersani - una straordinaria qualità: è riuscito a cambiare le papille gustative di un bel pezzo dell'area democratica e del mondo dell'informazione visto che ora Verdini risulta improvvisamente commestibile. Io continuo a trovare questa cosa piuttosto sorprendente".
E a chi gli chiede se, con l'avvicinamento di Verdini al Pd, Matteo Renzi spinga verso l'uscita dal partito la minoranza dem, Bersani risponde: "Se riesce a buttare fuori me, deve avere un bel fisico...".
L'ex segretario definisce poi "una risposta tranciante e arrogante" il no alla richiesta di un congresso anticipato da parte della maggioranza Pd.
"Mi spiace non si veda che un po' di gente sta cercando di raffigurare un Pd ospitale per chi ha un'idea di sinistra. Se non si apprezza questo sforzo, vuol dire che non si sta capendo cosa sta succedendo", aggiunge parlando con i cronisti alla Camera.
"E' evidente che ci sono dei problemi e una discussione congressuale sarebbe più che utile. Cercheremo comunque di far vivere discussione nel partito. Vediamo a Perugia" quali iniziative mettere in campo, conclude Bersani riferendosi alla tre giorni organizzata a metà marzo dalla sinistra dem.