Cà Sugana: "nessun aumento delle tasse e maggiori risorse per i cittadini"
Dal rendiconto 2017 emerge la riduzione del debito del Comune che scende da 61 milioni nel 2012 a 19 milioni nel 2017
| Isabella Loschi |
TREVISO - Nessun aumento delle tasse e maggiori risorse per i cittadini grazie alla riduzione dei livelli di indebitamento. E’ questa la fotografia scattata dal rendiconto 2017, il documento contabile che rappresenta le entrate e le spese del Comune di Treviso dell'anno 2017.
Tasse - Immutate negli anni e criterio di progressività delle imposte secondo la logica che “chi più ha più paga”. La politica fiscale dell’amministrazione Manildo si caratterizza per un aumento delle entrate tributarie (un complessivo di 37 milioni all’anno) derivanti non dall’aumento delle tasse ma dall’attività di accertamento e lotta all’evasione fiscale, rese possibili grazie a un importante aggiornamento delle banche dati effettuato nel corso degli anni. “I numeri del rendiconto mostrano come in tre anni dal 2015 al 2017 sono stati recuperati quasi 8 milioni di euro – dichiara l’assessore al bilancio Alessandra Gazzola - per la precisione 1,8 nel 2015, 3,8 nel 2016 e 2,1 nel 2017, quando in passato la media era di 600 mila euro l’anno”.
A emergere sono anche una maggiore efficienza nella gestione delle risorse, un trend di spesa migliorato e in particolare, nell’ultimo anno, risultati soddisfacenti sotto il profilo dell’andamento dell’avanzo e del fondo pluriennale vincolato.
Un altro importante obiettivo è stato raggiunto sul fronte dei livelli di indebitamento dell’ente che scende da 61 milioni nel 2012 a 19 milioni nel 2017, con una previsione di riduzione (grazie alle estinzioni effettuate fino al 2018) a 12 milioni al 2020. Un’operazione che ha consentito di liberare risorse che si è potuto reinvestire per mantenere elevati i servizi al cittadino.
Spese correnti - Sul fronte delle spese correnti, le somme spendibili da parte dell’amministrazione sono calate di circa il 12% rispetto al 2009/2010, vale a dire 8 milioni in meno. “Nonostante questo – sottolinea l’assessore – i servizi non sono mai stati tagliati e gli importi di spesa per il sociale sono rimasti in linea negli anni”. Nel 2017 le spese per il sociale sono addirittura aumentate di 1 milione e 350mila euro rispetto al 2016. Soldi destinati dall’amministrazione a nidi privati, al ricovero per i minori, agli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, ad interventi in ambito occupazionale, ai contributi per le famiglie numerose, per le deleghe Usl e infine per il progetto Sprar. “Tutto ciò grazie, oltre che all’economia generale dell’estinzione anticipata dei mutui, a un risparmio sul costo del personale e delle utenze – spiega Gazzola – Abbiamo infatti il numero dei dipendenti che in cinque anni sono passati da 557 a 538 unità fino ad arrivare a 534 al 31 dicembre 2017 ”.
Avanzo di amministrazione e FPV (fondo pluriennale vincolato) - Sul fronte dell’avanzo vi è una sostanziale coincidenza tra la previsione di spesa e quanto effettivamente è stato consumato. “Si è arrivati nel 2017 a meno di cinque milioni di avanzo effettivamente generato dalla gestione grazie a una maggior efficacia nella programmazione e all’eliminazione del patto di stabilità - rivela l’assessore – il segnale di una migliore capacità programmatoria è anche l’andamento del Fondo Pluriennale Vincolato che dimostra, per il 2017, un’accelerazione nel “consumo” delle risorse che derivano dagli esercizi precedenti”.
Risorse - “Anche se non tutte le somme sono evidenti dal Rendiconto 2017 perché arrivate successivamente (ad esempio i 13 milioni dal bando periferie ndr), l’amministrazione comunale può contare su importanti entrate straordinarie, in particolare i 25 milioni derivanti dall’alienazione delle quote Save. A questi si aggiunge anche il milione di euro, recentemente stanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali per completare i lavori di restauro e valorizzazione del Museo di Santa Caterina”.