La Camera cancella le Province
Nella tarda notte di sabato il voto favorevole, ora il ddl passa al vaglio del Senato
| Julia Gardiner |
ROMA– Via libera alla Camera al disegno di legge sulle Province e le città metropolitane, che nella notte incassa 277 voti favorevoli e 11 contrari (Sel). Hanno votato a favore Pd, Nuovo centrodestra, Scelta civica, Per l’Italia; contro Lega e Sel, mentre non hanno partecipato alla votazione in segno di protesta la Lega Nord, Forza Italia e il Movimento 5 Stelle.
Nel ddl, che deve passare ora all'esame del Senato, è prevista la trasformazione dei consigli provinciali in assemblee dei sindaci, che lavoreranno a titolo gratuito, con abolizione dell'elezione sin dal prossimo appuntamento elettorale. Viene sancita, inoltre, la creazione di 9 città metropolitane e disciplinata la fusione dei comuni.
“Dopo tanti anni di attesa, un passo avanti enorme per semplificare i livelli amministrativi del Paese ed essere più vicini a cittadini e imprese” è stato il commento, postato sul suo profilo Facebook, del ministro degli Affari regionali Graziano Delrio, all’approvazione del disegno di legge.
Di tenore opposto le dichiarazioni dell’ex ministro e presidente dei deputati di Forza Italia Renato Brunetta: “Il disegno di legge sulle province si può definire a tutti gli effetti una vera e propria legge truffa, questa nuova legge non abolisce le province, ma crea enti di secondo livello: di fatto trasforma le province in enti di area vasta, li sottrae alla rappresentanza democratica, escludendo ogni tipo di elezione diretta, con l’obiettivo di rendere le nuove province e le nuove città metropolitane assemblee monocolore di sinistra”.
BDN