FARRA DI SOLIGO - “Vedo sempre più spesso influencer che pubblicano post con la propria famiglia (coi bambini) di momenti intimi ‘fintamente spontanei’ (ma che ai più risultano spontanei) accompagnati da collaborazioni e pubblicità. Sono sempre più basito non tanto da questa modalità quanto dai commenti della gente che sembra dare per normale, anzi bellissimo, tuto ciò. Ogni tanto io ve lo voglio ricordare: è strumentalizzato, è lavoro, non è autentico”. L’influencer di Farra di Soligo Canal il Canal si sfoga su Facebook e Instagram, contro ciò che ormai la gente reputa “normale e bellissimo”: immagini di bambini che abbracciano i genitori, momenti intimi che appaiono spontanei, ma che in realtà sono degli spot pubblicitari costruiti a puntino.

Nicola Canal, uno dei primi a farsi strada nei social, conta ora oltre 200mila follower su Instagram e oltre 300mila su Facebook. Facendosi conoscere e amare con brevi video divertenti, si trova ora in un mondo che, negli anni, è cambiato, facendo scomparire spesso quel confine tra finzione e realtà che, per il Canal, deve invece rimanere ben demarcato. Soprattutto quando sono coinvolti i bambini. “Vorrei precisare una cosa per dimostrarvi la mia coerenza (ci tengo, sì) - scrive ancora il Canal su Instagram - Anni fa ho fatto dei contenuti con i miei nipoti chiedendo la liberatoria più o meno formale ai genitori (non dandola per scontato). Io e i miei nipoti ci sedavamo a tavolino, scrivevamo battute e le provavamo insieme trasformandoci in piccoli ‘grandi’ attori. Questo consentiva loro di vedere chiaramente il confine tra finzione e realtà. Ho fatto solo un advertising con mio nipote (quando aveva 15 anni) con cui ho ragionato su quella che poteva essere la sua giusta retribuzione (diritti di immagine)”. Canal il Canal conclude con un invito: “Se un giorno dovessi ‘usare’ le persone raccontando la loro intimità accompagnando il tutto ad advertising vi chiedo la cortesia di togliermi il follow e di farmi andare a raccogliere gli asparagi col cul”.