Carbonera, al via l’innovativo progetto di agricoltura sociale “SocialAgrinet”
Continua così l’impegno di Alternativa Ambiente nel sviluppare nuove opportunità di lavoro per soggetti svantaggiati e deboli
| Manuel Trevisan |
CARBONERA – Nonostante i rallentamenti imposti dalla pandemia non si ferma l’impegno di Alternativa Ambiente, cooperativa sociale di Vascon di Carbonera, nel creare e sviluppare pratiche e reti per la diffusione dell'agricoltura sociale.
Con SocialAgrinet – innovativo progetto avviato nel settembre 2019 giunto ora a metà del suo percorso (che si concluderà a febbraio 2023) – la cooperativa sociale si pone infatti l’obiettivo di rompere il muro tra profit e no-profit creando, testando e promuovendo un modello di collaborazione per favorire gli inserimenti socio-occupazionali nel settore agricolo, al fine di sviluppare nuove opportunità di lavoro per soggetti svantaggiati e deboli all'interno delle imprese agricole, in particolare nel settore viticolo.
Spiega meglio di cosa si tratta Marco Toffoli, presidente di Alternativa Ambiente: “Anche se Alternativa Ambiente è oggi impegnata in un ampio spettro di attività, l'agricoltura sociale resta il ‘cuore storico’ del suo operato. Siamo sempre impegnati nel ricercare nuove opportunità di lavoro per persone con diverse tipologie di svantaggio. Il progetto SocialAgrinet prevede la realizzazione di una pratica di agricoltura sociale basata sul ruolo dei ‘tutor di mestiere’, figure appositamente preparate per affiancare soggetti in marginalità sociale soprattutto per problemi psichiatrici.
Specifica Piero Cavarzerani, responsabile della divisione sociale di Alternativa Ambiente: “Parallelamente all'attività di affiancamento degli utenti da parte dei tutor, abbiamo avviato un innovativo percorso utilizzando il Profilo di performance (Butler), solitamente utilizzato nello sport, per incrementare la consapevolezza nel riconoscere i punti di forza e le aree di miglioramento. La sua applicazione in questo contesto di inserimento lavorativo rappresenta una novità che ora siamo anche pronti a replicare, sia per creare nuove occasioni lavorative per i nostri utenti, sia per portare questo significativo progetto di agricoltura sociale anche nelle tante aziende viticole del territorio”.