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20 gennaio 2025

Treviso

CASARTIGIANI: PROROGHIAMO GLI STUDI DI SETTORE

Il segretario D’Aliberti è critico anche sulla liberalizzazione le autorizzazioni per aprire nuove imprese artigiane. La definisce un’operazione paradossale

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

TREVISO - Casartigiani chiede la proroga per gli studi di settore e lamenta ritardi nella predisposizione del software e nella pubblicazione dei correttivi.

Casartigiani Treviso pensa si tratti dell’ennesimo ostacolo posto di fronte agli artigiani con gli studi di settore. “Solo da pochi giorni la gazzetta ufficiale ha pubblicato i correttivi per l’applicazione degli studi di settore alle prossime dichiarazioni dei redditi, la cui prima scadenza di pagamento è prevista per il 16 giugno e la seconda al 16 luglio con la maggiorazione dello 0,4%.

Tutte le associazioni artigiane e del commercio (Rete Imprese Italia) hanno richiesto una proroga dei termini a causa della tardiva pubblicazione dei coefficienti per l’applicazione dei correttivi negli studi di settore. Ma ad oggi abbiamo solo vaghe promesse. Quasi nessuno riuscirà a rispettare i termini in queste condizioni. La proroga è assolutamente necessaria”.

E’ questo l’appello al ministro Tremonti del segretario di Casartigiani Treviso Salvatore D’Aliberti. E al ritardo nella pubblicazione dei correttivi si somma la lentezza nella predisposizione del software Ge.ri.co, necessario a fini del calcolo dei redditi e dei ricavi per gli studi di settore.

“Purtroppo ogni anno assistiamo a questi ritardi nelle comunicazioni fiscali. Questo avviene per gli studi di settore, ma anche per la prossima scadenza del 16 agosto i cui termini di proroga verranno comunicati solo pochi giorni prima. – prosegue D’Aliberti – Queste situazioni, oltre a creare disagio a coloro i quali devono assistere fiscalmente le aziende, creano difficoltà alle aziende stesse per l’incertezza della data nei versamenti all’erario”.

Casartigiani fa notare che quello che chiede sono richieste a “costo zero”, così come era stato per il 2009. “La proroga sarebbe un piccolo segnale per il Governo, ma molto significativo per la categoria. – dichiara D’Aliberti - Sarebbe stato un segnale ancor più importante abbassare la percentuale di anticipi delle tasse richieste alle aziende che, con il saldo 2009, devono pagare il 50% dell’acconto del 2010”.

E anche se in questi giorni il ministro dell’Economia ha annunciato di voler liberalizzazione le autorizzazioni per aprire nuove imprese artigiane, secondo D’Aliberti si tratta di un’ “operazione paradossale” in quanto rappresenterebbe un’ulteriore difficoltà per il settore.

“Il rischio è di aprire il mercato ad una concorrenza sleale e senza regole. Si tratta di una deregulation che porterebbe ad un abbassamento dei fatturati soprattutto per le piccole aziende a conduzione familiare” conclude D’Aliberti.

 



Laura Tuveri

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