LA CATASTROFE GIAPPONESE ED IL RISCHIO NUCLEARE
Molti temono per le future centrali nel nostro paese
Il sisma che ha investito il Giappone ha fatto registrare almeno quattro fortissimi terremoti, tutti superiori al sesto grado della scala Richter con un bilancio reso peggiore dallo spaventoso tsunami e poi dal pericolo nucleare.
Un pericolo, quello nucleare, culminato anche questa volta con la conseguente fuoriuscita di materiale radioattivo; da un reattore della centrale nucleare in questo caso della centrale di Fukushima.
Sio tratta di una centrale progettata con tutti i più avanzati sistemi di sicurezza e dotata di criteri tecnici che avrebbero dovuto resistere a terremoti di qualunque entità, così come previsto da un Paese, tecnologicamente molto avanzato, abituato a fare i conti con onde sismiche di elevata potenza.
"Non c’è bisogno di aggiungere nulla all’evidenza – dichiara il presidente dell’ADICO (Associazione Difesa Consumatori), Carlo Garofolini - ma dobbiamo riflettere attentamente nel valutare e definire sicure le centrali nucleari che si vorrebbero costruire in Italia, paese a rischio sismico e idrogeologico, dove non è in alcun modo possibile garantire la stabilità e la sicurezza di impianti così pericolosi."