C'era bisogno dei (costosi) vigilantes?
Prevenire la criminalità ha un prezzo. Per qualcuno, basterebbero le forze dell'ordine
PIEVE DI SOLIGO - Sicurezza sì, ma come? Pieve di Soligo ha reagito con fermezza agli ultimi fatti di cronaca. Un omicidio e una rapina con ferito, entrambi ancora senza colpevoli, e tanti piccoli furti. Per combattere la criminalità, telecamere, pattugliamenti, e vigilantes privati. Costano 450 euro al mese per l’ente, 15 euro per le famiglie.
Nella Marca delle “ronde padane”, rimaste spesso sulla carta, parlare di vigilantes non convince qualcuno. Il centro sinistra, per esempio: «La parabola della sicurezza secondo le forze politiche che ci governano disegna una curva poco comprensibile» commenta Giovanni Bottega, segretario Pd pievigino «solo qualche anno fa vivevamo nel picco dell’emergenza bisognosi di “guardie padane”. Ora che la preoccupazione della gente cresce, l’andamento dell’ordine pubblico secondo i politici che ci governano è assolutamente piatto e tranquillo. Al limite ci pensano i Vigilantes».
Tra guardie private, carabinieri, polizia e polizia locale, non si rischia un po’ di confusione? Gianfranco Sech, consigliere di minoranza, avrebbe un’altra proposta: «Anziché affidarsi a una società privata, era meglio coordinare le varie forze dell’ordine ufficiali». La caserma dei carabinieri in via Sabin, infatti, sta funzionando a pieno organico. Gli uomini dell’Arma stanno pattugliando a piedi le vie del centro. E anche i vigili urbani sono sempre meno tempo in ufficio. C’era bisogno dei vigilantes a pagamento?
A.D.P.