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22 novembre 2024

Treviso

Cgil Treviso: “Basta polemiche, riaprire le scuole in sicurezza è possibile"

Il sindacato lancia un appello alle istituzioni per la prossima apertura delle scuole

| Gloria Girardini |

| Gloria Girardini |

Cgil Treviso: “Basta polemiche, riaprire le scuole in sicurezza è possibile

TREVISO - “A quindici giorni dall’inizio dell’anno scolastico non possiamo aspettare oltre. Dobbiamo mettere da parte le polemiche, le accuse, le recriminazioni e le speculazioni politiche. Questo è il momento della responsabilità e della collaborazione. E serve lo sforzo di tutti - spiegano dalla segreteria provinciale della CGIL e dalle sigle interessate, FILT e FLC su tutte - perché come sindacato siamo convinti che riaprire le scuole in sicurezza sia possibile. È possibile iniziare l’anno scolastico anche se sappiamo che il rischio zero non esiste, perché l’unico vero rischio è non riaprire. È possibile riorganizzare il trasporto scolastico in sicurezza, con mascherine e igienizzante, aumentando il numero dei mezzi anche senza moltiplicare corse e orari. È possibile gestire entrate ordinate e scaglionate, sfruttando al massimo tutte le entrate degli edifici, misurando la febbre all’ingresso come si fa nelle aziende. È possibile utilizzare al meglio gli spazi delle aule, provando a evitare il più possibile l’obbligo della mascherina durante le lezioni, areando e sanificando spesso. È possibile anche utilizzare la didattica a distanza in casi di assoluta necessità, per affrontare focolai o particolari affollamenti. Ed è possibile che la Regione, con il dipartimento di Prevenzione dell’Ulss, supporti i referenti scolastici di ogni plesso e attivi medici di medicina generale e pediatri per far funzionare il sistema della prevenzione e della protezione dai contagi".

 

Una presa di posizione quella dei sindacati per il prossimo ritorno a scuola degli alunni, insegnati e personale che da fine febbraio sono rimasti a casa.  Hanno concluso:"Tutto questo è possibile se si smetterà la battaglia politica, se finirà lo scaricabarile tra Comuni, Regione e Ministero, ma anche aziende di trasporto, docenti e famiglie. Tutto ciò è possibile se il mondo degli adulti dimostrerà quanto tiene alla nostra scuola: gli insegnanti trasmettano l’importanza delle norme di precauzione per gli alunni e per tutto il personale scolastico effettuando i test e segnalando i rischi, le famiglie dimostrino responsabilità non mandando a scuola figli malati. C'è bisogno di collaborazione attiva tra scuola, studenti e famiglie per raggiungere l'obiettivo della riapertura come esigenza sociale e costituzionale di diritto allo studio. Tutti facciano la loro parte con senso di responsabilità e spirito di collaborazione, solo così eviteremo nuovi lockdown con tutte le conseguenze che conosciamo”.

 


| modificato il:

Gloria Girardini

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