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22 novembre 2024

Chi si nasconde dietro un mignolo?

Categoria: Altro - Tags: La Grande Bellezza, facebook

immagine dell'autore

Emanuela Da Ros | commenti | (23)

Eccoci qui, in un pomeriggio di sole (c'è il sole!) per una chiacchierata via blog.

In realtà, anziché scrivere a ruota libera, avrei voluto scrivere un post indirizzato a Francesca Salvador e Michele Bastanzetti (a proposito, Michele: perché non tieni un blog su OggiTreviso? secondo me, avrebbe un bel seguito...Pensaci), perché - attenti a Quei Due - Francesca e Michele (nonostante si accapiglino come matti alla tastiera) sono due persone autentiche. Due Persone Vere.

Mi spiego: sia l'una che l'altro, quando scrivono, postano, commentano, si tirano per i lembi della giaccaweb, ci mettono la faccia. Si dichiarano (con nome e cognome, e non con un inglorioso nikname) e comunicano. Ok, ok: più che altro "dissentono".

Ma lo fanno in Prima Persona. E - leggendo le loro parole - noi attribuiamo ai loro screzi un volto, un'identità.

A me invece capita di ricevere dei commenti anonimi o privati-su-Facebook da fantomatici lettori che hanno la pretesa di definirsi Delusi, Scocciati, Irritati da quanto scrivo. Lettori che hanno il buon gusto di scrivermi qualcosa tipo "Tutti hanno un'opinione poco lusinghiera di te. Ecc.". Lettori che non si firmano. Che non hanno nemmeno il coraggio di esprimersi senza una maschera (tristissima, immagino) di anonimato.

Be', ciascuno di noi - soprattutto sul web - può dire la sua senza che sia sua. Può parlare e commentare ecc. senza mettersi in gioco.

Il problema è: che gioco è? chi si divertirebbe a giocare a - che so?- tombola per delega?

Quello che vorrei trasmettere (non a Francesca, non a Michele) è che io sono qui. Mi chiamo Emanuela. Questo è il mio blog. E' uno spazio aperto alle dissonanze. Volendo è anche un ballo mascherato, ma se uno vuol fare il serio, vuole mostrarsi suscettibile, be', per essere preso in considerazione, dovrebbe almeno togliersi la parrucca da Colombina. 

Comunque il sole splende; la temperatura è audace per la stagione e mio papà ha arato l'orto.

Tutto lascia presagire che primavera non bussi, nemmeno quest'anno, prima di sorprenderci.

 



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Cara Emanuela,

dobbiamo essere delle "signore"

a chi si nasconde dietro il mignolo, brindiamo gentilmente con un suo "parente stretto"

oppss... scusa... ☺ ☺

Bella l'idea del blog del Bastanzetti!

Sarebbe interessante vedere gli argomenti proposti.

Ma no, figurati, mi sa che gli piace troppo andare a "ravanare" in quelli degli altri...

ciaooo

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Dobbiamo insegnare al tuo papà a "non" arare l'orto, si rovina la terra!

ciao

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L'anonimato sul web è l'essenza del web stesso, dove non circolano persone ma idee. Quindi il problema non è tanto scrivere o meno con un nickname ma cosa si sta scrivendo.

Frequento da tanti anni blog e forum, ben prima della rivoluzione data da Facebook, dove l'identità si è fatta elemento fin troppo sopravvalutato a scapito dei contenuti.

Ho interagito e interagisco con moltissime persone senza conoscere nulla della loro vita o del loro nome e cognome. Non mi interessa. Non ho problemi a conversare via internet con utenti anche se anonimi, proprio perché a parer mio conta il valore dell'opinone, se è o meno condivisibile e se non lo è perché. E soprattutto il modo attraverso cui quell'opinione viene espressa, che spiega molto di una persona, molto più che conoscerne i connotati, di cui alla fine, in internet, non me ne faccio proprio nulla.

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Mah! Non so, Silvia, se sia condivisibile quanto scrivi. Vorrei quanto meno dubitare dell'affermazione-relazione tra anonimato e web. L'anonimato o lo pseudonimo onirico sono maschere/corazze di cartapesta che sdoganano dalla responsabilità di opinioni che molti altrimenti non esprimerebbero.
Credo che il web sia una straordinaria piazza o platea o finestra, ma il bello, il vero, il buono consista nell'affacciarsi non con i propri connotati, ma con le proprie, peculiari connotazioni.

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C'è chi pratica l'anonimato legittimamente, scrivendo con onestà e magari con bello stile quello che pensa sulle questioni sollevate.
C'è chi pratica l'anonimato con disonestà assoluta; in modi diversi, per finalità diverse, mentendo senza scrupoli persino a se tessi.
Assolutamente inqualificabili sono quelli che si mascherano dietro l'anonimato per attacchi ad personam.
Graziosissima Direttora, questi ultimi non potranno mai ingiuriare la pulizia del suo volto né quando lei si guarda allo specchio né quando guarderà il suo volto chi la conosce.

Aprire io un mio blog? non scherziamo con la nitroglicerina, o Graziosissima Direttora!

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"Non scherziamo con la nitroglicerina " mi pare un bel titolo. Mi sa che con lei il giornale raggiunge in poco 1,5 milioni di visite. Si faccia pagare Sig. Bastanzetti però.
Voglio essere io a commentare per primo il suo blog.
Per il resto concordo anch'io con la Sig.ra Da Ros e con lei: non se ne può più di questi anonimi quindi adesso mi firmo e le dirò di più: metto pure la mia mail se qualcuno vuol contattarmi in privato
E se non basta metto pure una mia foto.E' una di quelle che mi sono venute meglio!
Firmato

Politicamente Scorretto (ora e per sempre)
e-mail politicamentescorretto76@gmail.com

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Il riflesso rosso della mia spada laser mi rovina la foto. Devo ritoccarla con il photoshop!

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Come anonimo lei, Lei Sig Scorretto, è una figura borderline. Ha dei momenti di miseria assoluta ed altri di sorprendente nobiltà. Pur nell' ondivago percorso interiore mi pare potenzialmente avviato alla guarigione :-)

PS: Farmi pagare? per la stima e la gratitudine, come cittadino, che ho del loro lavoro non accetterei un euro dalla Redazione di OT neanche se mi servisse per sopravvivere.

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Mi piace TNT come titolo del blog. Fatta

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Ringrazio per la stima, Sig.Carlo, ma declino; e non per fare il prezioso.

Magari potessi accettare...magari potessi...

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Dai Michele, bloggati! Ti aspettiamo al varco/post.

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Uno scambio di opinioni, frizzi e lazzi.
Comunque sempre metterci la faccia o, almeno ...
il nome e cognome.

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Sono per giustificare il pseudonimo se lo scritto porta idee pe un confronto civile. Tesi a favore: chi scrive può non avere interesse a farsi pubblicità, a salire sul palco; può non voler far dipendere la bontà o la cattività di quello che dice dal suo nome visto che molte volte in tanti danno più peso alla vita vissuta dello estensore che a quanto dice.
In un momento dove si tende a far sparite l’individualità, il padre e madre per sostituirlo con genitore 1 e 2, figli in provette esenti da difetti ecc. ecc. mi pare proprio che condannare aprioristicamente il pseudonimo sia una battaglia di altri tempi. E’ pur vero che molti commenti on line sono insolenti , di parte per lo più di sinistra contro gli altri e coperti da anonimato ma il problema è culturale. L’antiberlusconismo visto dal buco della serratura è più facile da commentare che da un punto di vista politico.
Porrei anche un altro problema. Il blog o l’articolo di un “maggiorente” è commentabile ma deve portare anche a una discussione, a un confronto ? Si può sottrarre l’intervistato dal Vice Direttore alla replica ?
Che poi i commentatori debbano cercare di interagire fra di loro per arrivare a meglio approfondire e circoscrivere il loro pensiero su argomenti concreti è un altro fatto. Che qualcuno fugga dall’affrontare problemi posti, non risponda è un altro fatto ancora che però porta a dare un giudizio negativo sullo interrogato che anche se firma con nome e cognome non sfugge a un voto negativo che non si accorge di meritare.

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Brutto articolo di sapore oscurantista della Direttora, secondo la quale chi usa il nickname si nasconde dietro una “maschera tristissima”, mentre chi palesa l’identità e “ci mette la faccia”, sarebbe autorizzato a dire quello che gli pare, come fa, tanto per citare un esempio, un certo sedicente depositario dello scibile umano, pure sponsorizzato dalla stessa Direttora, il quale continua imperterrito nelle sue diuturne azioni di disturbo, senza apportare granché in termini culturali, che lasciano alla fine il tempo che trovano.

Il post della Direttora, che non ha capito come funziona il web, è stato scritto probabilmente sull’onda emotiva a seguito di offese da essa ricevute da anonimi (Delusi, Scocciati, Irritati da quanto scrivo. Lettori che hanno il buon gusto di scrivermi qualcosa tipo "Tutti hanno un'opinione poco lusinghiera di te. Ecc.”), ma questo, comunque, non la autorizza ad essere offensiva nei confronti di chi usa il nickname “un inglorioso nickname”.

Con questi presupposti illiberali, per quanto mi riguarda, la cosa finisce definitivamente quì .
Nessuno ne sentirà la mancanza? Nemmeno io.

P.S.: Bello il commento scritto da Silvia Albrizio che consiglio la Direttora di rileggere.

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La Direttora, cioè la sottoscritta, è Lusingatissima dai commenti (anche se questi sono per lo più negativi).
La Direttora avrebbe - da direttora, appunto - qualche osservazione da fare sulla morfosintassi di Corvo Rosso e di Quousquetandem-tuttavia, ma si limita a leggere e a ringraziare per l'attenzione. Alla Direttora fa inoltre piacere che pur riscontrando - a livello personale - una coda di puah!, i lettori /commentatori trovino che il blog di OggiTreviso abbia dei contributors di spessore. Come la brava Silvia Albrizio, che gode della stima mia e di tutta la redazione.

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Concludendo: a prescindere dal contenuto di ciò che si scrive il mettere la propria firma costituisce pubblica assunzione di responsabilità e quindi fornisce un valore aggiunto al commento.

PS: Fortunati gli uomini e le donne che possono parlare senza bisogno di nascondersi!

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Chi si nasconde dietro un mignolo?... chi si nasconde dietro un nomignolo ? non essendo la negazione del mignolo forse riesce a rimanere nascosto un pò di più... chi lo sa , ma chi sa se è davvero sua intenzione quella di nascondersi? di certo l'unica cosa obbiettiva che si vorrebbe palesare in un blog è la propria idea !
Per come la vedo io preferirei in antitesi che le idee fossero esposte esclusivamente dai nomignoli in modo che si possa discutere sulle idee e non in base a (eventuali) pregiudizi sulla persona fisica come vedo succedere regolarmente, tutto qui.
Quindi io, anzi un signor nessuno mi trovo controccorrente rispetto alla missiva della dott.ssa Da Ros ma solo per una questione di priorità alle idee piuttosto che alle "personalità".
Ad ogni buon modo rispetto il parere di chi mette a disposizione questo blog e farei anche a meno di commentare se non fosse chiaro, non ho l'arroganza di pensare che le mie opinioni siano importanti, in definitiva chioso facendo un riferimento al film "il marchese del Grillo", un film un pò datato con la celebre frase del Grande Albertone, "io so io e voi non siete un ca@@o..." etc...penso che questo concetto nell'epoca del 2.0 abbia fatto il suo tempo e dato i suoi ... frutti no ? o c'è già qualcuno che li rimpiange ?

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Dice, o Denisio, che l’uso del nomignolo garantisce che si discuterebbe SOLO sulle idee? la quotidianità dei “dialoghi digitali” dimostra ampiamente il contrario, e questo per una ragione semplice. Che, mentre molti usano l’ anonimato con onestà, molti altrri lo usano per esporre “idee” delle quali mai si assumerebbe la paternità perché impresentabili, talora anche nel lessico. O può essere usato per “buttar là “ delle provocatorie panzanate col solo intento di vedere “l’effetto che fa”…
In più, non di rado, chi usa l’anonimato lo fa con vili attacchi alla persona conditi di insulti e falsità, per placare le proprie frustrazioni-vendette-ripicche.
Dall’altra non è che se uno si firma le sue opinioni diventino, ipso facto, verità rivelata o capolavori letterari; semplicemente si assume la responsabilità pubblica di quel che scrive. E questo è sicuramente un valore aggiunto al commento a prescindere dalla successiva valutazione delle idee, che dovrebbe sempre dominare . Alle volte,come ben sa, quello (la firma) è il solo valore di quanto espresso…

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Vede, ho espresso un concetto semplice ovvero che l'anonimato è come un filtro che lascia passare le idee ed esclude il ruolo sociale e l'influenza soggettiva nonchè le relative implicazioni in termini di autoproclamazione, pubblicità, influenza sui commenti di alcuni etc, la responsabilità giuridica è comunque una cosa che non sfugge.
Lo scritto è anche l'espressionbe dell'intelligenza quindi un'idea non si nasconde dietro un mignolo, neppure un nomignolo potrebbe mai nascondere un omignolo oppure un ... comignolo !

p.s: apra il suo Blog !

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Il suo concetto lo rispetto, posso spingermi a considerarlo teoricamente condivisibile ma lo trovo, ad oggi, "intellettualistico". Nella realtà non accade come secondo i suoi auspici.
Tranne in casi come il suo, forse (alle volte sono un po' ruffiano, lo ammetto...)

PS: Anche lei co' 'sta fissa che devo aprire il mio blog?
La mia ora non è ancora giunta.

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Sior Dottor Michele il blog è suo quasi più che della direttora o della Sora Dottoressa Francesca, apra un suo spazio di proposta, visto che nei blog altrui al 95% delle volte risponde in maniera, a mio umile modo di vedere, negativa.

P.S. Poi che la Sora Dottoressa ogni tanto esageri questo ci sta :D

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La "maniera" di inervenire, positiva o negativa (cosa di cui mi accusa), dipende esclusivamente dal personale punto di osservazione/valutazione.

Non sono così cretino da paragonarmi a certi personaggi, li ricordo solo come iperbolico artifizio retorico ma le faccio notare che molte splendidi personaggi dell'umanità ci han lasciato le penne (Socrate, Gesù, Bruno, Gandhi, Luther King...) perché qualcuno riteneva che dicessero cose "negative"...

PS: e anche lei co 'sta fissa di aprire il mio blog!? ma sentite la primavera?

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Passano i millenni e le cose ritornano. Questo dibattito realtivamente al fatto di scrivere sotto pseudonimo (o nick nel gergo del Blog 2.0) mi fa venire in mente Pasquino.
Cito da Wiki "Pasquino è la più celebre statua parlante di Roma, divenuta figura caratteristica della città fra il XVI ed il XIX secolo.

Ai piedi della statua, ma più spesso al collo, si appendevano nella notte fogli contenenti satire in versi, dirette a pungere anonimamente i personaggi pubblici più importanti. Erano le cosiddette "pasquinate", dalle quali emergeva, non senza un certo spirito di sfida, il malumore popolare nei confronti del potere e l'avversione alla corruzione ed all'arroganza dei suoi rappresentanti."

Dal che se ne evince che già tanti anni fa c'era chi trovava il modo di far sentir la sua in maniera anonima.

Cmq volemmose bbene ognuno esprima i propri giudizi pro o contro , in maniera anonima o firmata l'importante che sia una discussione civile e non si rischi di far arrivare querele alla signora direttora a causa di qualche anonimo .

P.S. Voto anch'io per il Blog TNT

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