Cison, 50 anni del rifugio dei Loff
Anniversario ricordato dai volontari anche con una mostra fotografica
| Claudia Borsoi |
CISON DI VALMARINO – Sono trascorsi cinquant’anni da quando, portando il materiale a spalla percorrendo i ripidi sentieri, su iniziativa di un gruppo di amici cisonesi, grandi appassionati della montagna, prendeva forma e vita il rifugio dei Loff (dei lupi) sulle Prealpi Trevigiane.
Ieri, domenica 18 ottobre, è stato ricordato questo mezzo secolo di vita. L’associazione Amici del Rifugio dei Loff aveva in programma una festa in pieno stile, ma la pandemia in atto ha fatto ridimensionare il tutto. E così alle 9.30 si sono dati appuntamenti in quota, a 1.130 metri, volontari, amministrazione comunale e il sacerdote che ha celebrato la messa. Sono stati ricordati questi primi 50 anni di storia anche con una mostra fotografica all’aperto, pannelli che scandiscono l’ultimo tratto di sentiero e che potranno essere visionati almeno fino a metà novembre dagli escursionisti che raggiungeranno il bivacco ad esempio partendo dal passo San Boldo.
Vari incendi e gli eventi atmosferici negli anni hanno deturpato la zona e minato la sopravvivenza del bivacco che però, grazie al lavoro di custodia dei volontari, è sempre rimasto in piedi pronto ad accogliere gli escursionisti.