Clamoroso furto di biciclette Pinarello delle nazionale di ciclismo su pista
Gli azzurri sono impegnati nella rassegna iridata nel velodromo francese di Roubaix. L'a.d. Fausto Pinarello: "Mi viene da piangere"
ROUBAIX (FRANCIA) - Sgradita sorpresa per i campioni del mondo sul velodromo di Roubaix Filippo Ganna, Liam Bertazzo, Jonhatan Milan, Simone Consonni, Francesco Lamon, Martina Fidanza e Letizia Paternoster che si sono trovati senza bicicletta al momento del rientro in Italia.
Sono state rubate nel parcheggio custodito. Le biciclette della Cicli Pinarello di Treviso del gruppo inseguitori e velocisti sono state trafugate nella notte. Il furgone su cui erano state caricate, pronte per tornare in Italia, è stato scassinato e sono state prelevate 20 biciclette di cui 15 da pista.
“Mi viene da piangere perché oltre il valore materiale, c’è anche quello affettivo
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Dai primi rilevamenti della polizia è emerso che si è trattata di opera di professionisti, che sapevano quale furgone scassinare, nonostante i controlli del parcheggio privato e custodito in cui si trovava il mezzo.
Fausto Pinarello, amministratore della Cicli Pinarello. “Mi viene da piangere perché oltre il valore materiale, c’è anche quello affettivo. I ladri hanno, rubato tra le altre cose, le biciclette delle Olimpiadi di Tokyo vinte da Ganna, Lamon, Milan e Consonni. E’ stato un’azione ben organizzata visto che le biciclette erano in un parcheggio custodito. La nazionale azzurra si è accorta del furto stamattina alle 5 quando atleti e tecnici dovevano rientrare in Italia”.
“E’ stata opera di professionisti ben organizzati
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“E’ stata opera di professionisti ben organizzati – commenta il capo delegazione qui a Roubaix Roberto Amadio -. Sapevamo della difficoltà, da questo punto di vista, della trasferta e per questo abbiamo scelto di soggiornare in un albergo con parcheggio privato e controllato pur a costo di spostamenti giornalieri più impegnativi.”
Sandro Bolognini