ROMA - In queste ore sul tavolo di Silvio Berlusconi sarebbe arrivata la rosa di nomi proposta dal Pd per il Quirinale. A quanto si apprende da fonti parlamentari, si tratterebbe di una 'cinquina'. Tra i 'papabili' indicati da Pierluigi Bersani ci sarebbero Giuliano Amato, Massimo D'Alema, Franco Marini e Anna Finocchiaro. Della rosa, raccontano, farebbe parte anche un outsider, che per ora resterebbe 'coperto'. In questo momento a palazzo Grazioli il Cavaliere starebbe valutando con i suoi le candidature presentate dal segretario Dem. Ma pochi minuti il rilancio della notizia il Pd smentisce che ci sia l'elenco.

Sul fronte Pdl c'è stato ancora un rinvio per l'ufficio di presidenza del Pdl. Convocato per le 15:30, a quanto si apprende, sarebbe slittato a una data da destinarsi. Confermato per ora invece l'incontro tra Silvio Berlusconi e i gruppi parlamentari del partito alle 18.

Il Cavaliere era rientrato a Palazzo Grazioli intorno alle 13:45: c'è chi scommette che possa aver incontrato Pier Luigi Bersani. Prima dell'arrivo dell'ex premier, a Palazzo Grazioli c'erano già alcuni big del partito. Tra questi il coordinatore nazionale Denis Verdini e il segretario Angelino Alfano. Prima che Berlusconi rientrasse dalla sua residenza-ufficio romana, nel cortile di Palazzo Grazioli è spuntata la compagna, Francesca Pascale, con il suo barboncino Dudu.

Intanto Vendola avverte: "Non è una questione di nomi, tutti meritano rispetto, ma la discussione riguarda il merito e ha delle ragioni politiche di fondo: se lavoriamo nella direzione dell'inciucio non stiamo facendo l'interesse del Paese, mentre invece bisogna guardare con attenzione alle proposte del Movimento Cinque Stelle". Il presidente di Sel, facendo il punto a Montecitorio sulla girandola di nomi per la presidenza della Repubblica che continuano ad accavallarsi anche in queste ore. Crescono le quotazioni di Massimo D'Alema, Giuliano Amato e Franco Marini ma a parere del presidente di Sel, "bisogna ascoltare la domanda di cambiamento" e non le "nomenklature"

(Adnkronos/Ign)