15 dicembre 2024
Categoria: Notizie e politica -
Ringrazio Maurizio Blondet per la gentile concessione alla pubblicazione del suo interessante articolo pubblicato su EFFEDIEFFE
Maurizio Blondet
09 Agosto 2014
Padre Paul Karam è il direttore della Caritas-Libano. Ha sulle spalle il disperato peso di fornire un minimo di aiuto a oltre 1,6 milioni di profughi scappati dai jihadisti e dai massacri dalla vicina Siria, il cui numero aumenta di giorno in giorno, coi profughi provenienti dall’Iraq. Padre Karam ha recentemente chiesto alle potenze occidentali di smettere di armare ed addestrare gli insorti della Siria. Agli europei in particolare, chiede di far cessare il flusso di cittadini di stati membri della UE che continuano a convergere in Siria per unirsi ai guerriglieri salafisti e partecipare alla cacciata delle tormentate popolazioni civili. Sono già parecchie migliaia gli europei che combattono coi salafiti, spargendo morte e distruzione e costringendo alla fuga migliaia di profughi.
Il patriarca caldeo di Baghdad, Louis Raphael I Sako, ha scritto a papa Francesco una lettera aperta in cui invita «le superpotenze» a smettere di «sostenere a livello economico e militare» i terroristi dello Stato Islamico (il preteso Califfato che ha conquistato la vallata di Ninive obbligando alla fuga le antiche comunità cristiane), per così «tagliare alla radice le fonti di violenza e di radicalizzazione».
Veramente strano: gli esponenti delle chiese orientali sanno che sono gli occidentali e le «superpotenze» in particolare, ossia cristiane, ad alimentare la guerriglia salafita islamista che li devasta. Non sembrano credere alla narrativa ufficiale secondo cui il presidente Obama, benché a malincuore, è costretto a mandare di nuovo i bombardieri in Iraq (due F-16 due) per proteggere i cristiani e gli yazidi in fuga e per scongiurare un disastro umanitario. Probabilmente ricordano quello che i nostri media, nel libero Occidente, non ci hanno mai detto: che ancora nel giugno scorso il presidente Obama ha voluto stanziare mezzo miliardo di dollari «per addestrare ed equipaggiare» gli insorgenti siriani, perseguendo così il disegno di rovesciare il regime di Assad, a dispetto che tale regime oggi appaia una luce di civiltà in confronto ai tagliagole che stanno avanzando in tutta l’area. E ciò, nonostante già fosse noto che le armi finiscono in mano ai peggiori jihadisti, senza dimenticare i grandi e moderni armamenti Made in USA e lasciati al Governo iracheno era caduti nelle mani dello Stato Islamico, che oggi ha una potenza di fuoco mai vista, e tutta americana. Sembra quasi che i jihadisti siano favoriti dai «crociati», anziché contrastati (1).
Anche Berlino contro Assad
L’ostinato rifiuto americano (ed europeo) di cessare la guerra contro Assad nonostante l’avanzata travolgente dello Stato Islamico, che ora minaccia anche i kurdi autonomisti (coccolati fino a ieri da Israele ed USA) non sembra spiegabile in termini razionali. Nel dicembre 2013 Michael Hayden, ex capo della CIA, riconosceva che la vittoria di Assad era l’ipotesi preferibile. Invece, ora, anche a Berlino si alzano voci che esigono un intervento militare occidentale contro il regime siriano, come quello che fu sventato da Vladimir Putin con l’offerta delle armi chimiche di Assad alla «comunità internazionale» : bisogna «stabilire una no-fly zone sulla Siria e fornire sistematicamente armi agli insorti», ha scritto una tal Petra Becker, dell’Istituto Tedesco per gli Affari Internazionali e di Sicurezza (SWP) — ed il bello è che questa richiesta è stata ospitata dal giornale dei Verdi. Del resto la stessa Becker aveva scritto la stessa cosa sul moderato Suddeutsche Zeitung agli inizi di luglio: «Non si può aggirare la necessità di un impegno militare» diretto da parte di «USA ed altri» – per intanto «o si crea una fly-zone» che impedisca all’aviazione siriana di partecipare al conflitto, oppure occorre fornire ai ribelli «missili anti-aerei portatili». Una proposta massimamente irresponsabile.
Il Ministro degli Esteri germanico, Frank-Walter Steinmeier, il febbraio scorso ha ricevuto il fantomatico presidente del preteso Governo siriano in esilio e l’ha proclamato «legittimo rappresentante del popolo siriano», proclamando simultaneamente che Assad deve essere rimosso, «assolutamente». Dopo gli indubbi successi dei «regime changes» euro-americani imposti in Libia, Egitto e Iraq, è bella questa ostinazione germanica. Ciò mentre quasi l’intera grande stampa tedesca, col pretesto dell’abbattimento dell’aereo MH17 sui cieli ucraini, s’è lanciata in simultanei, rabbiosi, insensati attacchi contro Vladimir Putin, che ricalcano sinistramente il lugubre, irrazionale entusiasmo bellicista con cui, 100 anni fa, la stampa salutava l’entrata nella Grande Guerra. Letteralmente: invocazioni di guerra tali, da evocare una sorta di insanità mentale. Suddeutsche Zeitung: «Adesso o mai più». La FAZ: «Mostrare la forza». Tagesspiegel: «Basta parole!». Der Spiegel, il primo settimanale germanico, s’è distinto in ostilità delirante e preventiva. Il 27 luglio metteva in copertina un mosaico di foto dei morti nell’aereo malaysiano con la scritta cubitale: «Stop a Putin, adesso!».
Ovviamente dando per scontato che erano stati i ribelli del Donbass ad abbattere l’aereo, e che Putin aveva dato l’ordine: «Le tracce a carico sono chiare», proclamava il magazine: «la ragnatela di menzogne, propaganda e inganni di Putin sono state messe a nudo. Il relitto del MH17 è anche il relitto di una diplomazia rovinosa», per poi finire con l’esortazione: «Basta con la viltà».
Ovviamente, centinaia di lettori hanno bersagliato di insulti il sito di Spiegel il più lieve dei quali era «guerrafondai». Il direttore del primo giornale economico, Handelsblatt, ha paragonato questo stile a «teppismo da tifoserie calcistiche», e s’è proposto di «pulire la bava alla bocca» di questi «forsennati agitatori» che sembrano diventati i direttori dei media germanici, invitando al realismo. «Non ha senso seguire come sonnambuli un Obama strategicamente sub-dotato», ha scritto , ricordando che «la tendenza americana di escalation prima verbale poi militare, isolamento, demonizzazione e aggressione dei nemici non s’è mai dimostrata efficace. L’ultima grande azione militare di successo USA è stato lo sbarco in Normandia ...».
Handelsblatt ha pubblicato il suo editoriale, rara voce ragionevole, oltre che in tedesco, in inglese e in russo, giusto per farsi capire da tutte le parti. D’altra parte, gli articoli di Spiegel sono troppo simili a simili articoli pubblicati simultaneamente da Time Magazine (Usa) ed Economist (Gran Bretagna) per non far capire che vengono dalla stessa centrale.
Secondo l’analista Dmitri Trenin del Moscow’s Carnegie Center, una filiale del pensatoio americano US Carnegie Endowment for International Peace, nell’estate 2013, quando Mosca è riuscita ad offrire la distruzione delle armi chimiche siriane sventando l’intervento armato occidentale contro Damasco, «ha riconquistato la parità diplomatica con gli Stati Uniti» che aveva perduto dal crollo dell’URSS, «benché le risorse della Russia siano una frazione di quelle dell’America». La conseguente «irritazione è montata nei circoli politici USA» ed ha condotto alla schiacciante offensiva contro Vladimir Putin – di cui l’armamento dei «ribelli» salafiti anti-siriani fa parte.
Annientare Putin
Una volontà di annientamento anche verbale, che Obama ha confermato in un’intervista all’Economist: «Il presidente ha minimizzato il ruolo di Mosca nel mondo, archiviando il presidente Putin come un leader che fa guai di breve respiro per vantaggi politici che danneggeranno la Russia nel lungo termine... Non importa. La Russia non produce niente (Russia doesn’t make anything), gli immigrati non corrono a Mosca in cerca di opportunità. L’aspettativa di vita del maschio russo è 60 anni. La sua popolazione cala»...
Sono falsità – dal 2009 la popolazione russa, crollata durante la gestione Eltsin per il «passaggio istantaneo al mercato» sperimentato dalla Scuola di Chicago, sta crescendo di nuovo, con sorpresa dei demografi: sotto la gestione Putin l’indice di fecondità è cresciuto come la speranza di vita, è calato il tasso dei suicidi e delle malattie cardiache; e sì, la gente accorre a Mosca in cerca di opportunità. Ciò che rivela Obama con queste frasi è solo ignoranza, oltre che un grossolano disprezzo e diffamazione che non ha alcun precedente nel linguaggio diplomatico, e che si situa nella campagna di annientamento che l’America ha sferrato contro Putin (rivelatore quel «La Russia non fa niente», dunque può essere cancellata). I giornalisti americani seguono il dettato fino al ridicolo: come ha raccontato la Itar-Tass, il 6 agosto il ministero degli esteri russo ha organizzato un volo per portare i corrispondenti esteri a parlare coi 400 soldati ucraini passati in Russia a chiedere asilo e cibo: dei corrispondenti americani, è andato solo quello di Bloomberg. CNN, New York Times, Washington Post si sono rifiutati di fare il servizio. Il più comico è stato il corrispondente della Reuters, che aveva dapprima accettato; poi nel tragitto per l’aeroporto ha cambiato idea e non si è imbarcato. Piuttosto che dover raccontare la verità, ossia che gli ucraini si sono salvati andando in Russia, e sono stati accolti bene dai russi. «Russia does’nt make anything», è commercialmente inesistente – e dunque ontologicamente nulla; ha osato sfidare la superpotenza avendo solo «una frazione» delle sue risorse, dunque eliminabile.
Per gli europei, dovrebbe essere diverso. La Russia ci è vicina, è un grande mercato, è il terzo produttore mondiale di petrolio e il secondo di gas, e noi dipendiamo strettamente dalle sue forniture energetiche. Si pensa che questo induca a un certo buonsenso? No; la Commissione Europea, dopo aver ordinato sanzioni gravi contro Mosca (che danneggiano noi come loro), s’è indignata perché Putin ha risposto con contro-sanzioni, un anno di sospensione nelle importazioni di alimenti e prodotti agricoli europei.
Come osa, Putin, rispondere con le sue sanzioni alle virtuose, belle e giuste sanzioni eurocratiche? La Commissione ha emessso un comunicato fremente di offesa, quasi soffocato dall’indignazione: «L’Unione Europea si duole dell’annuncio della Federazione Russa di prendere di mira l’importazione di alimenti e prodotti agricoli. È, chiaramente, una misura politicamente motivata» (e le sanzioni UE ed USA invece no? ndr) Si sottolinea che le misure restrittive assunte dall’Unione Europea sono la risposta diretta all’illegale annessione della Crimea e alla destabilizzazione dell’Ucraina (...). Ci riserviamo il diritto di adottare le azioni appropriate».
È il cruccio della virtù offesa.
Quei lecchini degli americani che abbiamo lasciato insediare a Bruxelles, mai avendoli votati, hanno adottato evidentemente i principi del neo-diritto globale americanista: ho il diritto di fare a te il danno che tu non hai il diritto di fare a me. La «comunità occidentale», con le sue sanzioni, sta tagliando fuori la Russia dai mercati internazionali, usando tutto lo strapotere delle sue mega-banche e la sua pressione sui satelliti per ottenere lo scopo. Ha attaccato le maggiori banche russe, bloccato le sue istituzioni finanziarie e linee aeree; accusa la Russia falsamente di aver abbattuto l’aereo malaysiano; appoggia militarmente il Governo di Kiev (la cui legittimità è più che dubbia) nella sanguinosa repressione armata contro i russofoni, minaccia ogni giorno l’intervento Nato a fianco di Kiev, nega ogni ragione alle posizioni russe. E appena Mosca risponde con la sospensione dell’import alimentare – un fatto senza paragone minore alla serqua di gravissime sanzioni decretate da Washington – questi si indignano. Secondo loro, Mosca deve stare ai loro piedi di burocrati come una Grecia o una Croazia. Un diplomatico euripoide ha persino dichiarato alla Itar-Tass che «l’embargo russo sui beni agricoli europei è una misura irresponsabile che farà perdere miliardi di euro agli europei e ai consumatori russi»... Sì. Invece l’insieme di sanzioni comminate, per compiacere Washington, al nostro fornitore energetico principale ed amico, non sono «misure irresponsabili».
C’è qualcosa di patologico in tanta stupidità, cecità e presunzione. Chiaramente, è ispirata da una non si sa quale demenziale spocchia, una boriosa convinzione che «la Russia deve stare al suo posto», non pretenda «di essere alla pari» con le nostre sane, belle e virtuose «democrazie» (di non eletti) . Viene in mente il detto: «a chi vuol mandare in perdizione, Dio toglie la ragione». Davvero tremendo pensare che abbiamo ceduto sovranità, e ancor più dovremo cedere, a questa cosca di tracotanti imbecilli, servi-padroni per conto USA.
Il regime di Kiev è un regime pericolante, una coalizione fra oligarchi corrotti e neonazisti assassini, senza base popolare, che ha bisogno di una «fuga in avanti», di trascinare gli europei ad integrarlo nel loro sistema di difesa. E UE ed USA sostengono militarmente questo regime disperato, gli forniscono mercenari ed armi; di più, il segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen è andato il 6 agosto a Kiev, a strillare che le truppe russe al confine ucraino sono il segno di un’invasione imminente, e che l’alleanza atlantica sicuramente interverrà a fianco del regime… insomma istigano ed eccitano gli istinti di quei disperati, consci che possono avere un futuro solo se scoppia la guerra. Ecco il risultato:
«L’Ucraina farà la bomba atomica»
Almeno, questa è l’aspirazione del partito estremista Svoboda, che ha presentato un disegno di legge per «sviluppare con urgenza un programma statale di rinnovo dello status di potenza nucleare per l’Ucraina e d’iniziare a lavorare sullo sviluppo di armi nucleari». Ovviamente, è un delirio. Ma incontra altri deliranti a Bruxelles e a Washington . Dimitri Yarosh, leader del Pravi Sektor, ha incitato i suoi militanti a far esplodere centrali nucleari in Ucraina, ed effettivamente questi dementi hanno cercato d’impossessarsi della centrale nucleare di Rivne, situata a 100 chilometri dal confine con la Polonia.
Si vorrebbe sperare che in Occidente, questi forsennati trovassero dei moderatori, dei ragionevoli. È il contrario: elementi dell’esercito USA hanno compiuto misteriosi «lavori» nella centrale nucleare di Zaporozhye – da far temere la preparazione di un qualche false flag con materiali nucleari. E ciò, nei giorni stessi in cui il «governo» ucraino è spaccato da una guerriglia fra componenti del putsch: la polizia del sindaco di Kiev (Klitsko, il favorito dai tedeschi) e del presidente Poroscenko hanno mandato la polizia a smontare le barricate e le tende degli occupanti permanenti di piazza Maidan, stipendiati a 400 euro al mese dal Dipartimento di Stato: la polizia è stata respinta, si sono riviste le scene dello scorso inverno, lanci di molotov, abbruciamenti di pneumatici, , ma stavolta contro il «governo» uscito dalla «rivoluzione». Si ricordi che il partito neonazi Svoboda è uscito dal «governo», dove aveva nientemeno che il «ministero della difesa», mettendolo in crisi. Il capo del «battaglione Aidar», un reparto paramilitare di 400 neonazisti mandati a combattere contro il Donbass ( dove s’è macchiato di omicidi di civili, fra cui due giornalisti russi) ha dichiarato alla stampa: «Oggi l’Ucraina ha un nemico esterno. Dei nemici interni ci occuperemo dopo».
Questo è il solido Governo filo-occidentale e «democratico» a cui i nostri eurocrati tengono bordone. E che cosa si propone questo Governo a cui l’Europa dà corda?
Bloccare il transito del gas russo…
…quello che la Russia manda all’Europa, e in particolare all’Italia. Il Primo Ministro Arseni Yatsenyuk l’ha annunciato nel quadro delle sanzioni che Kiev, ad imitazione degli USA ed EU, ha elevato contro Mosca: una lista di 172 cittadini russi e 65 aziende da colpire con ritorsioni e sequestri di beni, divieto di sorvolo di aerei di linea, e appunto, il blocco del gas che la Russia manda all’Europa meridionale attraverso il territorio ucraino, al ritmo di 175 milioni di metri cubi al giorno (il resto, 95 milioni/giorno, passa nel Nord Stream in fondo al Baltico, ad alimentare la Germania).
Lo stesso Yatsenyuk, da demente, ha valutato in 7 miliardi di dollari il danno che le sanzioni da lui ordinate infliggeranno non a Mosca, ma alla sua stessa, fallita, disperata economia ucraina. Ed ha detto che userà parte del prestito del Fondo Monetario, 17 miliardi, per «conseguire l’indipendenza energetica da Mosca»: chiaramente, qualche altra potente centrale di dementi occidentali gli deve aver promesso di coprire le perdite e scongiurargli il suicidio economico prodotto dalle sue azioni anti-russe. La stessa centrale di dementi occidentalisti sta facendo irresistibili pressioni sulla Bulgaria, da cui passa il SouthStream, canale alternativo per farci giungere il gas: cari italiani, se questo inverno tremerete, sapete chi ringraziare? No. Vi diranno che è colpa di Putin.
I russi, sondati dalla Gallup, la pensano diversamente: la loro fiducia ed approvazione alle azioni nel capo è salita all’83%, un aumento di 29 punti rispetto al tempo delle Olimpiadi di Soci. Insomma, il popolo russo ha capito che l’Occidente gli ha sferrato la guerra, e fa quadrato.
Interessante quel che ha detto un consigliere di Putin, Sergei Glaziev – consigliere per l’integrazione è il suo titolo – a Bloomberg: «Il senso di questa serie di guerre regionali organizzate dagli americani, specie la catastrofe odierna in Ucraina, riguarda la necessità USA di assicurarsi il controllo di tutto il nord Eurasia, per rafforzare le sue posizioni contro la Cina».
E dunque, «il compito numero uno per noi è bloccare le minacce alla sicurezza economica che arrivano dagli USA, neutralizzarle riducendo la dipendenza della nostra attività economica estera dalla mercé dei politici americani, la cui aggressività minaccia oggi l’intero mondo». Per difendersi, la Russia diversificherà le sue riserve monetarie (le quinte al mondo): meno dollari e «più yuan, più rupie, più real brasiliani. Se un Paese aspira per la sua valuta allo status di moneta di riserva per la sua valuta, deve comportarsi bene, e non è il caso oggi».
Delle sanzioni imposte dagli americani, ha detto Glaziev, «la UE pagherà il prezzo più salato. Il blocco commerciale europeo perderà 1300 miliardi di euro, una stima che comprende il possibile fallimento di diverse banche e aziende europee dopo il taglio dei legami con noi. Una crisi energetica in Europa porterà un netto aumento di prezzi e perdita di competitività per i produttori europei. Mentre i turchi, i cinesi e le nazioni dell’Est-Asia riempiranno il vuoto lasciato dagli europei nel mercato russo. Per la sola Germania il costo del contraccolpo sarà di 250 miliardi di euro; per i tre Stati baltici sarà una catastrofe: Lettonia e Lituania perderanno l’intero loro prodotto economico, l’Estonia il 50% del suo Pil...».
Glaziev ha anche detto che «La Russia non può fare da sola», e sta cercando di mettere insieme «una coalizione anti-guerra per tenere a bada l’aggressore».
L’aggressore. Anti-guerra. Finalmente, non la solita demenza.
------ 1) Ovviamente, tutto il terrore scatenato dal Califfato contro i cristiani di Siria ed Iraq serve a creare le basi per lo «scontro di civiltà», e trascinare l’Occidente «giudaico-cristiano» (soprattutto giudaico) nello scontro «religioso» contro l’Islam. Israele non può tollerare l’esistenza di Stati come la Siria (o il Libano), modelli di pluralismo religioso e convivenza storica tra fedi diverse, e deve ridurli a disintegrati stati settari, feroci con le minoranze – come è Israele stesso. (Cancellare i Cristiani da Siria ed Iraq: prerequisito per uno scontro di Civiltà)
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Michele Bastanzetti
07/09/2014 - 19:48
QUANTO SOPRA
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Capitan Nemo
08/09/2014 - 4:12
Quanto sotto
Suo affezionatissimo Capitan Nemo.
P.S. Sta prendendo i psicofarmaci che le avevo suggerito? Nel caso in cui avesse perso la mia prescrizione gliela riscrivo.
1200 mg. di Clometiazolo al giorno: l'aiuterà a smettere di bere i suoi amati grappini; le fanno male, birichino!
Poi 10 mg. di Nitrazepam prima di andare a letto, ma può prenderlo anche più volte durante il giorno, così dormirà 24 filate e in compenso non avrà bisogna cercare di pensare, cosa estremamente pericolosa nel suo caso!
Infine 40 mg. di Nitrazepam per darle un po' di buonumore e tirarla un po' su, farle dimenticare le amarezze della vita e i dispetti dell'omino verde che le gira in casa.
Queste sono le dosi minime, ma lei potrà aumentarle a piacimento, raddoppiarle o quadruplicarle!
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Ben Canuto
08/09/2014 - 14:08
GLI psicofarmaci non I
...eccheccaspio...
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Capitan Nemo
08/09/2014 - 21:49
Grazie!
Lei è un maestro di scuola?
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Ben Canuto
09/09/2014 - 9:12
No, non sono un maestro di
Comunque per essere uno psicologo ha un comportamento davvero infantile, forse dovrebbe fare un po' di auto analisi.
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Capitan Nemo
11/09/2014 - 3:03
Psichiatra non psicologo!
Quindi al massimo mi posso fare un autoelettroshock (ma quello me lo faccio già quotidianamente), non un'autoanalisi.
Lei però è troppo serio: non è un buon segno... se lo lasci dire da un prefessionista; questo sintomo potrebbe essere prodomo di ben più gravi disturbi. La invito quindi a venire a trovarmi nel mio residence dove potrò farle una diagnosi e una terapia appropriata, anzi, se mi scrive il suo indirizzo, le mando due miei amici vestiti di bianco che l'accompagneranno qui in un furgoncino: vedrà, si divertirà molto e se farà il bravo le faranno anche suonare la sirena.
P.S. In questo post ho fatto alcuni errori: potrà divertirsi a correggerli, dimostrando così che ha frequentato con profitto la seconda elementare (altrimenti qualcuno, leggendo i suoi interventi, potrebbe avere dei dubbi in proposito).
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Ben Canuto
11/09/2014 - 14:10
Esca, veda gente, faccia cose
Comunque è più facile credere alla mia "seconda elementare" che alla sua laurea.
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Politicamente Scorretto
08/09/2014 - 20:53
Anche Fenobarbital, Sonirem e sereupin.
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Capitan Nemo
08/09/2014 - 21:52
Caro collega...
Le proporrei un consulto on line su questo caso interessantissimo, sul quale sarei anche disposto a fare una pubblicazione insieme a lei, da presentare al prossimo congresso psichiatrico di Chicago.
Sarei interessato, intanto, a conoscere la sua diagnosi.
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francescocecchini
07/09/2014 - 20:03
LA CREDIBILITA' DI BASTANZETTI.
Riporto le testuali parole di Bastanzetti che è vero che non fa nomi, ma la genericità è anche peggio:
Michele Bastanzetti
03/09/2014 - 7:19
LA BARBARIE TRA DI NOI
I fondamentalisti dell’Isis hanno sgozzato un altro giornalista. Pura,spregevole barbarie. E ciò che lascia vieppiù attoniti è che persino tra di noi, persino in questo blog ci sia gente che fiancheggia questa barbarie
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Capitan Nemo
08/09/2014 - 3:42
Bastancetti
E, in quanto a lei dott. Bastanpetti, non si agiti se la trattano così, io solo la so capire. Le rinnovo ancora la mia offerta di venire nel mio residence: le potrei mandare due miei aiutanti vestiti di bianco che la porteranno qui con un pullmino con la sirena. Ci pensi... venga, prima che sia troppo tardi!
Con affetto, l'aspetto.
Suo Capitan Nemo
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Capitan Nemo
08/09/2014 - 3:50
Bastanzetto
La sua psiche è fragile e le conseguenze di questo tuo atto potrebbero essere imprevedibili e catastrofiche. Potrebbe finire in una crisi catatonica (sguardo perso nel vuoto e bava che cola dalla bocca), oppure potremo vederlo correre nudo per Vittorio con una bandiera italiana in mano ululando: "La barbarie è tra noi!!!".
Ti rendi conto che col tuo comportamento potresti diventare responsabile di ciò?
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francescocecchini
07/09/2014 - 20:05
OBAMA E PUTIN.
Così Obama vuole spingerci alla guerra contro Putin
Di Giampaolo Rossi, il 7 settembre 2014 - # - 1 commento
hi-obama-putinSi chiama S2277, ed è un documento ufficiale del Senato americano, depositato il 1° Maggio scorso da 22 senatori repubblicani. Il titolo è Russian Aggression Prevention Act e la sua funzione è di «prevenire ulteriori aggressioni della Russia all’Ucraina e ad altri Paesi dell’Europa e dell’Eurasia».
In pratica, il documento è la pianificazione di come avverrà la guerra alla Russia e di come gli Stati Uniti la stanno preparando.
Ciò che in questi giorni sta attuando la Nato in Polonia, in Romania e nei Paesi Baltici è solo un inizio già scritto in questo documento, che aiuta a capire com’è stata programmata l’escalation militare contro la Russia. Il documento affronta tre aree di intervento: rafforzamento della Nato, azioni di deterrenza contro «ulteriori aggressioni russe in Europa», difesa dell’Ucraina e di altri Stati europei ed euroasiatici.
Il rafforzamento della Nato si concentra soprattutto su due azioni: 1) aumento «sostanziale» delle capacità militari di Polonia e repubbliche baltiche attraverso lo stanziamento «permanente» di forze Nato in questi paesi (quello che sta accadendo in questi giorni); 2) completamento del programma Bmd ( Ballistic Missile Defence ) attraverso la dislocazione nell’Europa orientale di sistemi missilistici.
Non è un caso che, nel giugno scorso, Obama si sia recato a Varsavia per annunciare un miliardo di dollari in spese militari aggiuntive, oltre che in Polonia, anche nei paesi vicini direttamente minacciati dall’espansionismo russo: «Il nostro impegno per la sicurezza della Polonia e la sicurezza dei nostri alleati in Europa centrale e orientale, è una pietra angolare della nostra sicurezza nazionale», ha detto.
La deterrenza prevede: 1) intervento di Washington su Bruxelles, affinché sia velocizzato l’ingresso di Ucraina, Georgia e Moldavia nell’Ue, al fine di «consolidare la loro democrazia»; 2) impegno degli Usa a condizionare la partecipazione della Russia al G8 e alla Banca mondiale, se Mosca non rispetterà «l’integrità territoriale dei suoi vicini e non accetterà di aderire agli standard delle società democratiche»; 3) sanzioni da applicare non solo al governo russo ma anche a cittadini e organizzazioni russe, compresi i familiari di funzionari responsabili di atti di illegalità contro l’Ucraina e i paesi aggrediti; 4) finanziamenti a Ong e organizzazioni umanitarie che dovranno agire per «migliorare la governance democratica nella Federazione russa», cioè la stessa strategia utilizzata in Ucraina per destabilizzare il governo.
La difesa dell’Ucraina e degli altri paesi euroasiatici dall’aggressione di Mosca riguarda: 1) rifornimento diretto di armi su «richiesta» dei governi minacciati; 2) riconoscimento di Ucraina, Georgia e Moldavia come «Alleati Maggiori Non-Nato ( Major Non-Nato Ally )», qualifica che consente di fatto di considerarli membri Nato anche se ancora la loro adesione non è stata ratificata; 3) accordi bilaterali con Azerbaigian, Serbia, Montenegro, Bosnia, Kosovo e Montenegro per ampliare il supporto militare della Nato (e isolare Mosca); 4) concessione dalla Banca mondiale e dalla Banca europea per la ricostruzione di un’autorizzazione che permetta agli Usa di partecipare allo sviluppo di energia in Ucraina, Georgia e Moldavia per lo sfruttamento delle riserve di gas naturale e petrolio (cosa che, come abbiamo già visto, sta avvenendo attraverso esponenti importanti dell’amministrazione Obama); 5) finanziamento a The Voice of America , l’emittente radiotelevisiva del governo degli Stati Uniti, affinché aumenti la produzione di trasmissioni in lingua russa nei paesi ex sovietici (comprese le repubbliche baltiche).
Per la dottrina militare americana tutto questo si chiama «dominio sull’intero spettro», vale a dire non solo il controllo egemonico dei teatri di guerra (cielo, terra, mare, extra-atmosfera e cyberware) ma anche il controllo totale delle risorse energetiche e del soft power.
Il documento è importante perché redatto dalla parte repubblicana, e serve a fornire la copertura da destra politica ed economica all’amministrazione Obama, che ha già iniziato a realizzare una parte di questa strategia.
Da notare che nel documento si dà per scontata un’aggressione russa all’Ucraina tutta da dimostrare e una volontà di aggressione ad altri paesi euroasiatici non dimostrata. Non ci sono documenti, dichiarazioni o azioni del governo russo che manifestino una volontà di attacco all’Europa.
Rimane il problema di capire perché gli Usa e i loro alleati abbiano deciso di aprire un fronte di tensione militare di questa portata con la Russia. L’espansione dell’integralismo islamico fin nel Mediterraneo, grazie soprattutto agli errori americani ed europei (dai finanziamenti all’Isis, ai disastri strategici in Libia e Siria) dovrebbe indirizzare l’Occidente a considerare Putin un alleato contro il jihadismo, più che un nemico contro l’Europa. Perché l’America ha bisogno di un altro inutile conflitto?
Giampaolo Rossi
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francescocecchini
07/09/2014 - 20:35
CREDIBILITA' DI BASTANZETTI 2.
Questa è accusa è innocua, ma significativa della personalità del personaggio Bastanzetti.
Piero Deola non è anonimo.
Piero Deola si firma con nome e cognomi reali. Indica altrove, perchè è così che richiede Oggi Treviso se non si risiede nella Marca.
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Capitan Nemo
08/09/2014 - 3:54
Bastardetti
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Ben Canuto
08/09/2014 - 14:15
Il vicino di casa Francesco Cecchini a giudizio
Aveva inviato a blog, riviste e siti internet delle note ed aveva diffuso decine e decine di mail con durissimi attacchi contro la sua vicina di casa: la senatrice del Pd, ed ex primo cittadino di Montebelluna, Laura Puppato. Dopo essersi sentita presa di mira ed essersi stancata delle ripetute "vessazioni" la parlamentare aveva deciso di querelarlo. Per il 68enne Francesco Cecchini, romano d'origine ma da anni residente a Montebelluna, è arrivata l'ora del processo per diffamazione e molestie. Il pm Francesca Torri, ritenute fondate le accuse, ha firmato la citazione diretta a giudizio. Cecchini sfilerà davanti al giudice in ottobre. Secondo la Procura trevigiana gli articoli e i commenti diffusi da Cecchini andavano oltre il diritto di critica politica, sconfinando nel reato di molestie e di diffamazione.
http://www.ilgazzettino.it/PAY/TREVISO_PAY/puppato_carrierista_a_processo/notizie/714841.shtml
Ma cosa ha fatto Cecchini? Secondo il capo d'accusa aveva inviato un paio di suoi articoli dal contenuto astioso e di forte critica politica, a riviste online come Imola Oggi, Infosannio.com, qdpnews.it, a siti internet e blog come Tu-parla, Comitato Gravina per Laura Puppato, blog.iodonna.it, europaquotidiano.it, huffingtonpost.it, il manifestobologna.it, facebook. E poi aveva riempito le caselle di posta di tutti i segretari Pd della provincia, delle senatrici del Pd, dell'auroparlamentare Andrea Zanoni, giornalisti come Daniela Brancati e altri, nonché sindaci e assessori di un paio di comuni. Cosa faceva secondo quanto evidenziato nelle indagini? Queste sue considerazioni le faceva arrivare dove la senatrice Laura Puppato doveva tenere dei comizi o degli incontri, o li mandava subito dopo che si erano svolti. Tra tutte anche l'accusa di aver ottenuto la carica di senatrice quale premio da Bersani per aver portato via una manciata di voti a Renzi nelle precedenti primarie. Poi sono comparse definizioni di opportunismo politico, di carrierismo e altro ancora. Insomma si era dato da fare. Solo che questo darsi da fare contro la senatrice del Pd è stato ritenuto una sorta di persecuzione denigratoria.
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2014/03/07/news/insulti-online-alla-puppato-il-pm-chiede-il-processo-1.8809298
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Capitan Nemo
08/09/2014 - 21:46
Innocente o colpevole?
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francescocecchini
08/09/2014 - 7:50
Bastanzetti nervoso.
Personalmente credo che sia un ottimo correttore di bozze, a volte mi aiuta, ed uno dei pochi ammiratori della senatrice Puppato ancora in circolazione. Ha una cultura limitata , non ha ancora capito, per esempio, la differenza tra semitismo ed sionismo, ed ultimamente, innervosito dalle varie critiche, spara accuse sia gravi, sia innocue senza senso.
Comunque giudico del tutto inutile una giornata di studio sul tema: Chi e' veramente Bastanzetti? A molti e' chiaro.
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Michele Bastanzetti
08/09/2014 - 8:51
SE FOSSERO AL GOVERNO
Ma ve lo immaginate se fossero al potere questi? cosa farebbero contro gli oppositori? userebbero i metodi jiadhisti?
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Capitan Nemo
08/09/2014 - 21:44
Hai ragione!
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francescocecchini
08/09/2014 - 9:26
Bastanzetti vittima.
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francescocecchini
08/09/2014 - 9:37
UCRAINA, EUROPA KO. HA VINTO PUTIN.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/07/cara-europa-ha-vinto-putin-e-obama/1113182/
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francescocecchini
08/09/2014 - 12:32
NATO UN AUTOGOL PER L' EUROPA.
NATO: UN’ AUTOGOL PER L’ EUROPA
Le sanzioni economiche alla Russia danneggeranno l'Europa ed innanzitutto la Germania e l'Italia che sono i partner economici più importanti per la Russia.
Le sanzioni colpiscono principalmente il settore energetico ed il gas in particolare. L’Unione Europea ha, finora, varato sanzioni individuali contro esponenti politici, vietato l’accesso al mercato dei capitali in Europa ad alcune banche russe, e proibito l’import/export di beni militari e l’esportazione di tecnologia destinata al settore petrolifero russo. Ed in prospettiva, a meno di un cambio di rotta, c’ è un inasprimento delle sanzioni. I dati del volume del commercio Unione Europea- Russia possono essere presi Commissione Europea Eurostat. Sono importanti ed in aumento. Mosca soddisfa circa il 32% del fabbisogno energetico europeo e assorbe oltre il 7% delle esportazioni UE delle quali la fetta più grossa è ad appannaggio della Germania con circa 40 miliardi di euro, seguita dalla Francia con 38 miliardi e dall’Italia con 10 miliardi. Per quanto riguarda l’Italia la meccanica strumentale è il settore che esporta maggiormente, seguito dall’abbigliamento e pellame, l’automotive, la chimica, i mobili, l’alimentare e gli apparecchi elettrici. Per quanto riguarda l’import, i prodotti energetici rappresentano tre quarti del valore di tutte le importazioni con petrolio e prodotti petroliferi a fare la parte del leone (85%), mentre il gas si attesta all'11%. Secondo l'Agenzia Internazionale per l’Energia la Russia ha superato l'Arabia Saudita in termini di produzione di greggio ed è oggi il primo produttore mondiale con 502 milioni di tonnellate contro le 471 dell’Arabia Saudita. Nel 2012 l’UE ha importato circa 190 milioni di tonnellate di petrolio greggio dalla Russia di cui Germania, Polonia, Paesi Bassi e Italia sono stati i principali paesi di destinazione. Piu'del 35% della quantità totale di gas naturale russo verso l'UE è destinato alla Germania, seguito dall'Italia, con una quota del 17%.
Questi dati ancora una volta ci mostrano la sbilanciata dipendenza energetica dell’Unione Europea dalla Russia.
Secondo un recente studio SACE, , si prevede una possibile chiusura delle pipeline russe che attraversano l’Ucraina, la fuga dei capitali dalla Russia e l’aumento dei tassi di interesse. Questa situazione causerebbe una brusca frenata dell’economia Russa(-2,2% nel 2014 e -4,5% nel 2015) a causa del drastico calo degli investimenti e dei consumi e una trasmissione dell’instabilità̀ alla valuta locale con un forte deprezzamento del rublo. Per l’Italia le conseguenze sarebbero significative: il rallentamento dell’export sarebbe pari al 12% nel 2014 e dell’11% nel 2015, esteso a più settori anche alla luce del probabile inasprimento del quadro sanzionatorio. In questo caso l’Italia registrerebbe una perdita totale di esportazioni pari a €2,4 miliardi nel biennio 2014-2015. di cui 1 miliardo solo nel settore della meccanica strumentale.
Il vero braccio di ferro si gioca però sul gas. L’inverno si avvicina e l’Unione europea, Italia in testa, ha estrema necessità del gas russo. Solo i tedeschi soddisfano il 40% del loro fabbisogno con il metano proveniente dall’Est e non esiste alternativa concreta ed immediata.
Sembra che per la prima volta quest’inverno l’Europa non stoccherà il Gas nei propri depositi e ciò renderà l’Europa ancora più vulnerabile e dipendente da Mosca. Per non parlare delle speculazioni sui prezzi.
Renzi e Mogherini dovrebbero nell’ interesse nazionale dell’ Italia riflettere.
i
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Ben Canuto
08/09/2014 - 14:17
Il vicino di casa Francesco
Aveva inviato a blog, riviste e siti internet delle note ed aveva diffuso decine e decine di mail con durissimi attacchi contro la sua vicina di casa: la senatrice del Pd, ed ex primo cittadino di Montebelluna, Laura Puppato. Dopo essersi sentita presa di mira ed essersi stancata delle ripetute "vessazioni" la parlamentare aveva deciso di querelarlo. Per il 68enne Francesco Cecchini, romano d'origine ma da anni residente a Montebelluna, è arrivata l'ora del processo per diffamazione e molestie. Il pm Francesca Torri, ritenute fondate le accuse, ha firmato la citazione diretta a giudizio. Cecchini sfilerà davanti al giudice in ottobre. Secondo la Procura trevigiana gli articoli e i commenti diffusi da Cecchini andavano oltre il diritto di critica politica, sconfinando nel reato di molestie e di diffamazione.
http://www.ilgazzettino.it/PAY/TREVISO_PAY/puppato_carrierista_a_processo/notizie/714841.shtml
Ma cosa ha fatto Cecchini? Secondo il capo d'accusa aveva inviato un paio di suoi articoli dal contenuto astioso e di forte critica politica, a riviste online come Imola Oggi, Infosannio.com, qdpnews.it, a siti internet e blog come Tu-parla, Comitato Gravina per Laura Puppato, blog.iodonna.it, europaquotidiano.it, huffingtonpost.it, il manifestobologna.it, facebook. E poi aveva riempito le caselle di posta di tutti i segretari Pd della provincia, delle senatrici del Pd, dell'auroparlamentare Andrea Zanoni, giornalisti come Daniela Brancati e altri, nonché sindaci e assessori di un paio di comuni. Cosa faceva secondo quanto evidenziato nelle indagini? Queste sue considerazioni le faceva arrivare dove la senatrice Laura Puppato doveva tenere dei comizi o degli incontri, o li mandava subito dopo che si erano svolti. Tra tutte anche l'accusa di aver ottenuto la carica di senatrice quale premio da Bersani per aver portato via una manciata di voti a Renzi nelle precedenti primarie. Poi sono comparse definizioni di opportunismo politico, di carrierismo e altro ancora. Insomma si era dato da fare. Solo che questo darsi da fare contro la senatrice del Pd è stato ritenuto una sorta di persecuzione denigratoria.
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2014/03/07/news/insulti-online-alla-puppato-il-pm-chiede-il-processo-1.8809298
Forse il sig. Michele Bastanzetti dovrebbe seguire la via legale come la Puppato...
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francescocecchini
08/09/2014 - 14:39
Coraggioso Ben Canuto.
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Ben Canuto
08/09/2014 - 14:46
Ma come... aspettiamo almeno
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francescocecchini
08/09/2014 - 14:59
ANONIMO BEN CANUTO, MICHELE BASTANZETTI E SENATRICE PUPPATO.
SENATRICE PUPPATO E L’ ART. 21 DELLA COSTITUZIONE.
Art. 21 della Costituzione: “Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
Quando nel marzo del 2013, Laura Puppato lo accusò di essere un piccolo ducetto , Flavio Zanonato, ora deputato al parlamento europeo affermò:
“ Mi sembra giusto che la gente sappia che la Puppato non accetta le critiche e che non è affatto quella che sembra in televisione.”
Sono stato denunciato da Puppato per averla diffamata con calunnie, il processo inizierà il 17 ottobre prossimo.
La mia non è diffamazione personale, ma critica a comportamenti politici della senatrice Puppato, diffusa con i mezzi a disposizione di un cittadino. giornali online, social network, emails etc.,etc.. Ho aumentato la diffusione dopo che Puppato mi ha inviato a casa due volte il comandante dei carabinieri di Montebelluna, Arcidiacono per farmi cambiare idea e dopo la denuncia.
Le mie critiche alla senatrice Puppato riguardano principalmente i seguenti punti:
• La strumentalizzazione partitica dell’evento del Cansiglio il 9 settembre 2012. Puppato si presentò come oratrice unica e capogruppo del PD in Consiglio regionale Veneto. Fatto grave che ruppe l’unità delle forze antifasciste. Allego la mia lettera aperta dell’ anno scorso a Carlo Smuraglia e la sua risposta.
• La sua performance come sindaco di Montebelluna. Tra l’altro fu denunciata al TAR dal WWF locale.
• Quando nel luglio del 2011 il Consiglio Regionale Veneto si è pronunciato a favore della riconversione a carbone della centrale elettrica di Porto Tolle, Puppato capogruppo del PD non si è opposta come hanno fatto altri, per esempio Bertolissi eletto nella stessa lista, ma si è astenuta, facendo passare questo come una critica / atto di accusa alla politica veneta.
• La legge 27/12 che permette al Movimento per la vita di entrare negli ospedali ottenne il voto favorevole da Puppato allora capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Veneto ( La commissione Sanità del Consiglio regionale poco tempo fa ha respinto il testo che autorizzava l' ingresso negli ospedali ad associazioni che si occupano di etica e salute. Il Movimento per la vita, innanzitutto. Così torna in giunta il regolamento della legge 27 approvata 2 anni fa. Una grande vittoria delle donne, una sconfitta per Puppato ).
• L’ aver votato in Senato l’abolizione dell’art. 138 della Costituzione, dopo aver partecipato alcuni giorni prima, il 12 ottobre 2013 a Roma ad una manifestazione a sostegno carta costituzionale.
• Il cambiare troppo spesso posizione. Puppattiana durante le primarie del PD del 2012 per ottenere la segreteria del partito e la presidenza del consiglio. Poi, via via, bersaniana, amica dei grillini,civatiana ed ora renziana.
• L’ aver abbandonato per ben due volte il territorio dove era stata eletta, prima di terminare il suo mandato. Prima Montebelluna dove era sindaco,per diventare consigliere regionale veneta, poi il Veneto per diventare senatrice.
Francesco Cecchini 21.06.2014
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Ben Canuto
08/09/2014 - 15:16
Art. 595 del Codice Penale:
Art. 595 del Codice Penale:
« Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1032.
Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro 2065.
Se l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore ad euro 516.
Se l'offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o ad una Autorità costituita in collegio, le pene sono aumentate. »
Art. 660 codice penale:
“Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda fino a euro 516”.
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francescocecchini
08/09/2014 - 16:42
Coraggioso Ben Canuto anonimo
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francescocecchini
08/09/2014 - 16:58
Coraggiono Ben Canuto anonimo
Comunque ringrazio di citare due articoli del codice penale che dimostrano che non hanno niente a che vedere con le mie critiche politiche alla senatrice Puppato. Critiche che sono state avanzate a Puppato da un ampio numero di esponenti politici da Zanonato, PD, Da Re della Lega Nord, al segretario di Rifondazione Comunists di Treviso, etc.etc.. Le critiche sono basate su precisi comportamenti politici della senatrice Puppato. C' e' anche chi l' ha offesa; per esempio il sen. Rotondi l' ha chiamata buffona puppona. Offese dalle quali ho sempre preso le distanze perché deformano la realta'. La denuncia e' in sostanza una gaffe politica della senatrice Puppato che non mi intimidisce per niente. Sto diffondendo un' analisi della sua performance amministrativa quando e' stata sindaco di Montebelluna. Chiudo dicendo che circolano anche diverse offese di Puppato da Zanoni a Renzi a Zaia.
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Ben Canuto
08/09/2014 - 21:46
Tranquillo, non ho nessuna
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Michele Bastanzetti
08/09/2014 - 18:54
BEATI QUANDO VI PERSEGUITERANNO...
Costui ha largamente superato il segno anche con me ma io sono un ottimo "incassatore" ed uno che non agogna la vendetta. Penso inoltre che i Tribunali italiani siano già a sufficienza intasati.
Infine, da (indegno) cattolico spero che poi, di fronte al Supremo Giudice , le offese che ho gratuitamente ricevute nella mia vita terrena mi varranno come sconto di pena.
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Capitan Nemo
08/09/2014 - 21:40
Le vogliamo bene!
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francescocecchini
08/09/2014 - 19:20
Bastanzetti offeso difeso dall' anonimo Ben Canuto.
NON CAMBIO IDEA SULLA GRAVITA' DI QUELLO CHE HA DETTO.
Un solo avvertimento: attenzione che le querele infondate hanno prezzo.
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Michele Bastanzetti
08/09/2014 - 20:21
BUONANOTTE
Dorma tranquillo. Non ho alcuna intenzione di portare sulla coscienza una decisione che potrebbe accrescere la sua preoccupazioni.
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Ben Canuto
08/09/2014 - 21:50
Pareggio il conto dato che
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Capitan Nemo
09/09/2014 - 0:28
Difeso?
In un solo, unico post ho semplicemente espresso la mia incrollabile fiducia nella magistratura.
Per il resto io e Francesco siamo sempre stati in disaccordo sulle terapie per Michelino, specie per l'elettroshock casalingo.
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francescocecchini
08/09/2014 - 20:46
Buono Bastanzetti.
Non e' difficile capire invece la contraddizione tra lil concetto che lei ha di se stesso e la realtà almeno come la racconta Oggi Treviso.
Da parte mia non c' e' nessun rancore personale. Ho esposto solamente, con le sue parole, le gravi accuse fatte a commentatori del blog di Francesca Salvador di fiancheggiare le barbarie del terrorismo islamico e continuerò a farlo ogni volta che la incrocero'.
Quindi non giochi a fare il buono, se pensa di darmi preoccupazioni lo faccia pure senza scrupoli.
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Capitan Nemo
08/09/2014 - 21:38
Mania di persecuzione, detta anche paranoia.
Era inevitabile: la mania di grandezza (candidatura a sindaco, le bandiere, "ho sempre ragione io", ecc.), quando viene frustrata, diventa mania di persecuzione; è il quadro completo della paranoia.
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francescocecchini
08/09/2014 - 22:23
Paranoia.
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Capitan Nemo
09/09/2014 - 0:22
Michelino
Rifiuto assolutamente il termine spietata attribuito alla mia diagnosi: io direi invece altamente professionale.
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Michele Bastanzetti
09/09/2014 - 6:16
PROVE SCHIACCIANTI
Intanto andiamo a farci una bella nuotata in piscina (comunale s'intende...)
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francescocecchini
09/09/2014 - 7:05
Michelino l' aquila. Una domanda per Capitan Nemo.
Quest' anno e' il sessantesimo anniversario della scalata del K2, oltre 8000 metri. Gli scalatori Achille Compagnoni e Lino Lacedelli arrivarono in cima ed issarono una bandiera tricolore che rimase li' per del tempo. Vere e proprie aquile, Compagnoni e Lacedelli, anzi meglio delle aquile.
Michelino ha scalato una collina di Vittorio, alta 500 m circa, per issare un tricolore, poi imbrattato o altro ( una vergogna!). Non certo un luogo dove osano le aquile, ma altri volatili.
E' sufficiente credersi un' aquila e poi nella pratica essere un' altro tipo di volatile, piu' modesto, per essere un paranoico?
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