CONDOMINIO ALLAGATO: AL COMUNE NON SPETTA PAGARE I DANNI
L'edificio non sarebbe stato costruito correttamente. Il Comune offre supporto tecnico
MASERADA SUL PIAVE - Innalzamento delle falde, a Maserada, ma non solo, che causano allagamenti negli scantinati delle abitazioni costruite in economia e, quindi, senza un’idonea coibentazione di garage e aree interrate. A Maserada, in via padre Kolbe, è stato realizzato un condominio proprio con tali caratteristiche, circa 25 anni fa, inoltre, in un’area impropria e fragile. E’ stato finito alla meno peggio da tre diverse ditte che si sono succedute a causa del fallimento delle precedenti.
Quegli appartamenti sono stati venduti a prezzi bassi e nessuno originario di Maserada li ha acquistati sapendo le problematiche dell’edificio. “Quand’ero consigliere di opposizione – ha affermato il sindaco di Maserada sul Piave, Floriana Casellato -abbiamo fatto grandi battaglie contro quella costruzione, ma non c’è stato nulla da fare per fermarla oppure per indurre i costruttori a realizzarla a regola d’arte. Siamo molto dispiaciuti per i disagi che stanno vivendo i nostri concittadini, ma il Comune più di dire loro quali accorgimenti tecnici da adottare e sostenerli con gli operai e con la Protezione Civile, non può far altro”.
Quando, soprattutto fra novembre e dicembre, le piogge sono eccezionalmente abbondanti come quelle di quest’anno e quelle di due anni fa e lo scioglimento delle nevi ingrossa i fiumi, gli scantinati e i garage dei venti condomini si allagano a non sono in quella via anche in via Marmolada e in altre aree. Il Comune, sindaco in primis, oltre a prestare tutta l’assistenza morale possibile, ha messo in campo, anche il giorno di Natale, la squadra degli operai del Comune, e lo stesso responsabile dell’ufficio tecnico, che più volte al giorno, anche durante le festività, si è recato in sopralluogo.
L’amministrazione ha fatto giungere in via Kolbe anche tre pompe della Protezione civile e domani, giovedì 30 dicembre, sarà lì, ma anche in altre zone interessate all’innalzamento delle falde, con un ingegnare del Genio civile che il sindaco ha voluto interpellare per spiegare nuovamente ai residenti le soluzioni da adottare per poter arginare il fenomeno. “C’è in particolare un condomino di via Kolbe, Italo Coglievina, (autore delle foto del servizio) che continua ad attribuire, ingiustamente, la responsabilità al Comune e a pretendere che sia la stessa amministrazione a dover pagare il carburante per alimentare le pompe.
Questo non è proprio possibile, non spetta assolutamente al Comune, bensì al privato, altrimenti dovremmo farlo con tutti i nostri concittadini che hanno lo stesso problema. Questo signore deve aver ben chiaro che le cause degli allagamenti in alcune zone di Maserada e Varago non sono assolutamente imputabili al Comune, bensì a difetti nelle costruzioni e all’improvviso innalzamento delle falde, oltre alle abbondanti piogge e al disgelo delle nevi, anche perché si è pensato a disboscare molto a vantaggio dell’edilizia.
Si pensi solo che fino a tre anni fa c’era il problema della siccità. Questo fenomeno è stato improvviso. L’innalzamento delle falde – ricorda Casellato - è a macchia di leopardo è si era già presentato due anni fa, tant’è che avevo che il Comune aveva attivato tutte le associazioni di Protezioni civili della provincia che ci erano venuti incontro prestandoci pompe idrovore”. Nel frattempo alcuni cittadini che hanno abitazioni in zone ove si verifica il fenomeno avevano provveduto in proprio, così come dovrebbero fare i residenti di via Kolbe, all’acquisto di pompe che sono in grado di monitorare il livello dell’acqua, entrando in funzione per prevenire gli allagamenti oppure hanno provveduto all’isolamento degli interrati.
Due anni fa, il Comune aveva messo a disposizione, a proprie spese, un ingegnere idraulico ai cittadini che hanno subito danni alle proprie abitazioni in occasione dell’ eccezionale evento alluvionale del dicembre 2008. Li ha incontrato i cittadini per analizzare le cause dell’infiltrazione negli interrati e per offrire eventuali suggerimenti per evitare in futuro inconvenienti di questo genere.
“Qualche mio concittadino suppone che possa essersi rotta qualche falda, ma a me i tecnici hanno detto che il fenomeno è stato causato dallo sconvolgimento climatico” ha detto il sindaco di Maserada che ricorda che nel P.I, il piano degli interventi, lo strumento che attua e concretizza le linee guida tracciate nel Pat, l’amministrazione ha prestato particolare attenzione e rispetto, nella fase di pianificazione dell’importante strumento urbanistico che, in pratica sostituisce il vecchio Prg, agli studi prodotti dall’ingegnere idraulico, per preservare la fragilità del territorio comunale.
Questo ha consentito che in alcune aree venissero precluse a nuove lottizzazioni, proprio per impedire l’edificazione in aree improprie, di fatto scontentando molti proprietari terrieri che non potranno veder trasformato il proprio terreno agricolo in area residenziale, e tutto questo impedendo al Comune. “Bisogna rispettare il territorio visto i danni che si possono avere quando non si rispetta il territorio e i fiumi che lo attraversano altrimenti sempre più emergeranno disastri ambientali” ha concluso il sindaco Casellato.