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26 giugno 2024

Conegliano

Conegliano, il ritorno di Lorenzo Damiano: “Istituiamo ministri e assessori della pace”

Dopo un silenzio mediatico durato più di due anni, il leader dei “Pescatori di Pace” lancia un appello ai grandi della Terra

| Roberto Silvestrin |

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lorenzo damiano

CONEGLIANO - Lorenzo Damiano è tornato. Dopo un silenzio mediatico durato più di due anni, il leader dei “Pescatori di Pace” lancia un appello ai grandi della Terra. Lo fa a modo suo, servendo il solito cocktail di fede, speranza e utopia. Sembrano lontani i tempi della sua candidatura a sindaco di Conegliano e delle sue lotte da leader del movimento “free-vax”. Oggi, soprattutto dopo il ricovero in terapia sub-intensiva causato dal Covid nel 2022, Damiano è un uomo diverso. La fede non lo ha mai abbandonato, e la sua nuova proposta, che ruota intorno alla sua devozione nei confronti di Dio, di Gesù e di Maria, lo dimostra ampiamente.

 

“La pace è oggi più che mai il tema – dichiara Damiano -. I nostri rappresentanti politici non hanno saputo costruire una cultura autentica e incisiva della pace, tale da intervenire nelle nostre coscienze e verso coloro che svolgono ruoli istituzionali. Ora vi è l'occasione vera per costruire un ministero della pace in ogni governo, da affidare a uomini e donne altamente qualificati. Il ministro della pace costruirà poi una sua squadra di ambasciatori, i quali saranno dei veri mediatori nelle “aree calde” del pianeta. Allo stesso modo, città e governi locali dovrebbero istituire subito un assessorato alla pace”.

 

Damiano parla anche di neutralità istituzionale. “L’Unione Europea non può accettare che questi venti di guerra sostituiscano ogni logica di pace – aggiunge -. Per questo ogni Paese deve preservare, ora più che mai, anche una sua autonomia giuridicamente stabilita, per non essere quasi obbligato ad aderire a qualsiasi tattica bellica stabilita a tavolino. Come si è visto, l’esclusione della Russia dai summit internazionali e le sanzioni sono strumenti che hanno scarsa efficacia. La pace può nascere solo tornando a dialogare fra tutti, anche con coloro che si sono resi autori di fatti gravissimi con cui è stato violato il diritto internazionale. Per questo sarebbe opportuno ripristinare il G8, cercando di farne una riunione per la pace assoluta nel mondo”.

 

Gli ultimi due punti riguardano invece la religione. “Gli ‘ambasciatori di pace’, guidati dal loro ministro, dovrebbero avere, ove possibile, l’ulteriore supporto di una commissione evangelica – conclude -. Bisogna inoltre consacrare ogni nazione a Maria, madre di Gesù e della Chiesa”. Damiano è pronto a divulgare i suoi cinque punti a “Mosca, Kiev, Washington e in tutto il mondo”. L’ultima meta? “Gerusalemme”.

 


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